Pubblicato il decreto che dà avvio alle prove di idoneità per la qualifica di restauratore. Domande entri il 13 agosto. Tutte le info ed i link al decreto e alla scheda di sintesi.
Info in pillole:
- la domanda va presentata ENTRO IL 13/8/2024 (entro le ore 23.59);
- si può PARTECIPARE AD ENTRAMBE LE PROVE, SE si è iscritti all’elenco dei Tecnici/Collaboratori del Restauro e se si ha anche uno dei titoli di studio richiesto; nel qual caso si può scegliere per quali settori con l’una e con l’altra;
- NON ESISTONO LIMITI O DIVIETI ESPLICITI A CHI ABBIA GIA' CONSEGUITO il titolo di restauratore tramite la precedente procedura pubblica e voglia partecipare qui per l’acquisizione del titolo per altri settori;
- per i candidati che abbiano DISABILITÀ, disturbi DSA o siano in fase di ALLATTAMENTO, c’è la possibilità di avere più tempo o condizioni specifiche a disposizione per la prova (vedere art.5, punti 8, 9, 10);
- la Commissione esaminatrice vaglierà le domande e i requisiti dichiarati, li verificherà e stabilirà chi ammettere alla prova (in base strettamente a tali requisiti); l’elenco dei CANDIDATI AMMESSI sarà pubblicato con avviso pubblico sul sito del Ministero della Cultura e sul Sito del Ministero dell’Università e Ricerca;
- si supera la prova con un PUNTEGGIO minimo di 60/100;
- la PROVA TEORICA è basata su quesiti a risposta multipla (60 minuti di tempo), di cultura generale sui settori che si sono scelti; quella PRATICA su un elaborato del candidato/a di natura progettuale di un intervento di restauro, in merito al settore che si è scelto (90 minuti; se per due settori, le due prove sono separate e durano in tutto 180 minuti);
- la PROVA TEORICA si svolge su una piattaforma predisposta ad hoc; quella PRATICA in presenza, presso le sedi che verranno comunicate;
- per fare la domanda è INOLTRE NECESSARIO avere o lo SPID o la Carta di Identità Elettronica (con relativi codici) e pagare la tassa d’iscrizione (tramite pagoPA) di 49,58 euro (se si partecipa ad entrambe le prove, vanno pagate due tasse di iscrizione).
Per il resto si rimanda alla scheda >
Il decreto sulla G.U. >