Realizzato dall'editrice Futura, è in distribuzione il libro di Luciana Castellina "L'edile numero 33. Le mani della Cia sull’Italia degli anni Sessanta". Il 1 luglio presentazione a Roma.
Lunedì 1 luglio la Fillea Nazionale e di Roma e Lazio presenta in anteprima il libro di Luciana Castellina dal titolo "L'edile numero 33. Le mani della Cia sull’Italia degli anni Sessanta", il racconto delle giornate in cui, nell'ottobre 1963, Roma fu teatro di una straordinaria mobilitazione degli edili contro i "palazzinari" che - ricattando, sfruttando e negando diritti e salario ai lavoratori - stavano dando vita alla più vasta operazione di speculazione edilizia del dopoguerra, che poi fu chiamata il "sacco di Roma". Alla mobilitazione degli edili, le forze dell'ordine risposero con inaudita violenza e decine di arresti.
A Regina Coeli finì anche Luciana Castellina - giornalista, scrittrice, parlamentare per diverse legislature ed eurodeputata, attivista, una vita intera spesa a difendere i diritti dei più deboli - che in questo libro, edito da Futura Editrice, ripercorre il racconto di quelle giornate e narra la verità che venne alla luce a distanza di 25 anni, la regia occulta della Cia ed il ruolo di Gladio.
Di seguito il comunicato Fillea Nazionale e Roma e Lazio
“E’ quasi notte, mentre è in corso la discussione in Parlamento, quando arriviamo alla prigione. Io sono un’edile, l’edile 33, isolata nel settore femminile di Rebibbia, gli altri 32 sono a Regina Coeli”. Quel numero 33 è Luciana Castellina, unica donna arrestata nella manifestazione del 1963, in cui gli operai edili della capitale, organizzati dai sindacati confederali, rispondono in piazza con una protesta alla serrata decisa dall’associazione dei costruttori. Il contesto storico è quello segnato dall’imminente ingresso del Psi nel primo governo di centro-sinistra. In piazza Santi Apostoli scatta la repressione delle forze di polizia. Cinquecento lavoratori vengono fermati e 33 arrestati. A distanza di 30 anni “L’edile numero 33” ricostruisce una vicenda giudiziaria dalle pagine dell’Unità, dall’archivio storico della Cgil nazionale e dalla testimonianza della Castellina, al tempo giovane funzionaria del Pci e testimone oculare degli scontri, con le rivelazioni di agenti provocatori infiltrati da Gladio. “Non una manifestazione come un’altra – ricorda Castellina nel libro – ma uno dei più incredibili, illegali complotti che hanno segnato la storia del nostro Paese”.
Lunedì 1 luglio a partire dalle 17.30 alla Villetta Social Club, in via degli Armatori 3 ci sarà la presentazione del libro a cui parteciperanno l’autrice Luciana Castellina, Benedetto Truppa segretario generale Fillea Cgil Roma e Lazio, Alessandro Genovesi segretario generale della Fillea Cgil, Natale Di Cola segretario regionale Cgil Roma e Lazio, Felice Casson ex magistrato, saggista e politico italiano Giusto Trevisol già segretario generale Fillea Cgil Roma e Lazio. Modera la giornalista Clara Habte. Un importante documento per dirigenti e militanti della Fillea Cgil. “Una ricostruzione storica riproposta in occasione dei 136 anni del sindacato degli edili, resa possibile grazie al prezioso lavoro della Fillea Cgil Roma-Lazio e del segretario Benedetto Truppa. Un vuoto che andava colmato in modo esaustivo nel rispetto di tutti quegli edili che per difendere i propri diritti finirono in carcere. Un libro che ha l’obiettivo di mantenere vivo l’insegnamento che la lotta politica-sociale non è un pranzo di gala. Emancipazione è la parola che meglio lega i fatti raccontati con attualità, politica e cultura, di una stagione che deve prima di tutto sconfiggere l’idea che non vi siano alternative all’attuale modello di ‘ridurre il danno’. Negli edili romani subentrò in quegli anni la consapevolezza della loro funzione sociale e produttiva. Una voglia di riscatto e cambiamento. Ad un certo punto questa massa di operai incontra il sindacato e il Pci. Luciana Castellina, nostra amica e tesserata numero 1 del 2023, fornisce una chiave di lettura importante. Lo scontro tra edili e ‘palazzinari romani’ è dentro un triplice processo: crescita della capacità organizzativa della classe operaia, modifica degli assetti di potere nella capitale e il primo centrosinistra con il Psi al Governo”, spiega il segretario generale della Fillea Cgil Alessandro Genovesi.
“Ambizione al protagonismo e all’emancipazione dei lavoratori non scompare. In una Roma, certo molto cambiata dal 1963 ci sono più di 100mila operai edili. Il sistema di relazioni industriali e presidi organizzativi è oggi consolidato e ancora più forte. Dal rilancio delle casse edili, all’equiparazione dei contratti di lavoro e poi la direttiva casa green e poi il Durc di congruità strumento obbligatorio nel 2021, il nuovo codice degli appalti, le norme su formazione e sicurezza, la forza della Fillea Cgil ha portato con il sostegno della Camera del lavoro ad un accordo storico sui cantieri per il Giubileo con oltre due miliardi di lavori pubblici. Tutto questo a riprova che la capacità sindacale e vertenziale degli edili romani è ancora buona al Quarticciolo come a Bastogi o in tutti gli spazi autogestiti. La battaglia si muove per promuovere comunità energetiche, riqualificare case popolari. Il ringraziamento sentito a Luciana Castellina che è tornata ad interloquire con noi. Ha conosciuto dirigenti e militanti. Emancipazione è la parola che meglio lega i fatti raccontati con attualità, politica e cultura”, conclude il segretario Genovesi.
L'articolo del 2 luglio su quotidiano Il Manifesto >