È dal 13 febbraio scorso che la Conferenza Unificata Stato Regioni ha licenziato il testo del decreto che definisce criteri e modalità per la realizzazione della prova di idoneità per la Qualifica Restauratori.
Per essere operativo il decreto deve essere firmato dai due Ministri, quello dei Beni Culturali e quello dell' Istruzione Università e Ricerca.
Però tutto è completamente fermo.Una lunga e problematica (per chi lavora) attesa.
Ecco che cosa stanno aspettando migliaia di lavoratori del restauro:
* l'attivazione della procedura della prova di idoneità in tempi rapidi;
* la revisione delle modalità di esame, che discriminano tra Coordinatori qualificati per titolo di studio e Coordinatori qualificati tramite il bando ex art. 182 del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (vedere lettera ai Ministri dei Segretari Generali di Fillea Cgil, Filca Cisl, Feneal Uil);
* la nuova finestra del bando 2015 per la Qualifica Restauratore, per chi non ha potuto partecipare (per i motivi più diversi) al bando, a suo tempo.
Tutto questo rappresenta un problema per chi lavora nel settore.
È stata inviata dal MIBAC una circolare che vincola le Soprintendenze a dare l'autorizzazione per progetti di restauro solo se firmati da restauratori con qualifica, e con stretta correlazione ai settori riconosciuti.
Questo, nel concreto, significa che coloro che sono in attesa di completare la procedura (o attraverso la prova di idoneità, o la nuova finestra o il corretto riconoscimento dei propri settori), rischiano di vedersi negata la possibilità di lavorare pur avendo decine di anni di esperienza e rapporti consolidati con le Soprintendenze !!!!
Tutti questi aspetti vanno evidentemente chiariti e risolti in tempi rapidi.
Intanto, rispetto ai settori, suggeriamo di continuare a scrivere a ottobrerestauratori@beni culturali.it per farsi riconoscere settori eventualmente mancanti. La mail è sempre attiva.
Vai alla lettera ai Ministri MIBAC e MIUR dei Segretari Generali di Fillea Cgil, Filca Cisl, Feneal Uil >>