18.06.12 Firmato stamane il rinnovo del contratto integrativo territoriale per i dipendenti delle aziende artigiane del settore legno, lapidei e restauro. Il contratto che copre circa 2.100 lavoratrici e lavoratori dipendenti di poco meno di 500 aziende artigiane ed è valido a partire dal 1° giugno 2012 e fino al 31 dicembre 2014, era scaduto dal 2004 quando era stato aggiornato parzialmente il trattamento economico.

Per le organizzazioni sindacali la firma del nuovo contratto è un risultato molto positivo. «Con questo accordo - spiegano infatti i segretari generali di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil. Tomasi, Pisetta e Zabbeni - abbiamo garantito aumenti economici e miglioramenti normativi in un grave momento di crisi per il settore. Inoltre per il settore dei lapidei si tratta del primo contratto provinciale. Questa firma non era scontata. Siamo riusciti a mettere a fattor comune l'impegno delle lavoratrici e dei lavoratori nel far crescere il settore e la volontà delle aziende di investire sull'occupazione e su mature relazioni industriali».

Nel merito l'accordo introduce diverse novità. La prima riguarda l'istituzione di un osservatorio che dovrà analizzare l'andamento dei settori della pietra, del legno e del restauro artistico fornendo indicazioni utili alle parti per qualificare la contrattazione, definire le attività di formazione e stabilire gli indici di redditività dei comparti.

Inoltre, per il settore porfido, oltre ad introdurre per la prima volta il contratto integrativo territoriale, le parti hanno concordato di discutere nel dettaglio la proposta di istituire una forma di sostegno al reddito per gli operai licenziati in occasione della sospensione invernale delle attività di cava. L'intervento è motivato dal fatto che questi lavoratori non possono accedere agli ammortizzatori sociali previsti per altri settori.

Inoltre, imprese e sindacati hanno assunto il comune impegno a dar vita ad un tavolo sulla conciliazione tra tempi di vita e di lavoro, allo scopo di attuare strumenti organizzativi innovativi nel campo della conciliazione, a partire dalla flessibilità contrattata e dagli interventi del Piano di politiche del lavoro della Provincia autonoma di Trento.

Infine, per quanto riguarda la parte economica, imprese e sindacati hanno deciso di consolidare l'indennità integrativa territoriale prevista dal contratto previgente per il settore del legno che ora garantirà in quota fissa circa 80 euro lordi mensili a livello medio. A ciò si aggiunge un premio di produttività per i settore del legno e dei lapidei calcolato sulla base di precisi indici di redditività delle aziende dei due comparti. Ad un livello medio il premio potrà variare da un minimo garantito di 50 euro ad un massimo di 95 euro lordi mensili. È stata poi introdotta una indennità per il riconoscimento economico della professionalità degli operatori del restauro artistico cui si applica il contratto nazionale del legno.