07.09.12 Erano 66 al 31 luglio i contratti integrativi territoriali edili sottoscritti, a fronte di 176 piattaforme presentate, e molto altri sono in dirittura d'arrivo per i prossimi giorni. Per Mauro Livi, segretario nazionale Fillea, si tratta di un buon risultato "che premia lo sforzo e le iniziative messe in campo da parte di tutte le strutture territoriali nel corso di questi difficili mesi , e che ci auguriamo possa consentire di avviare le trattative per il rinnovo dei CCNL nelle prossime settimane, avendo superato almeno la soglia minima del 50% che ci eravamo posti come obiettivo prima delle ferie. Una soglia, quella del 50%, che è già stata superata con  ANCE. E questo è un dato politico molto importante."
Ma il dato politico più rilevante è "che siamo riusciti a contrattare nel modo migliore possibile  nonostante la peggior crisi che ha colpito il settore negli ultimi decenni" sconfiggendo la tesi di coloro che dicevano c’è la crisi, niente contrattazione, una tesi che per la Fillea "continua ad aleggiare ancora a macchia di leopardo in alcuni territori. Ma è sempre più evidente che laddove i negoziati sono bloccati, il motivo è da ricercare nella mancanza di volontà politica di quelle controparti territoriali, non certo della la crisi.
Una difficoltà che oggi abbiamo ancora di fronte e che dobbiamo superare, forti dei risultati già raggiunti in molti territori."
Nel merito gli accordi sottoscritti finora sono positivi "in molte circostanze si sono raggiunti importanti e significativi risultati anche sul piano politico oltre che contrattuale,
Così come si sono registrati importanti adeguamenti salariali delle indennità di mensa e trasporto e di altre e specifiche indennità" spiega Mauro Livi, che prosegue "anche per quanto riguarda l’EVR, possiamo dire che nella forma il risultato complessivo è in linea con quanto previsto dal CCNL, in modo specifico per quanto riguarda la erogazione mensile ed in busta paga da parte delle singole imprese."
L’EVR, la vera novità di questa tornata contrattuale "in troppi casi è stata male interpretata proprio da quelle controparti che tanto avevano insistito perché venisse introdotta" sottolinea il segretario Fillea "anche per queste ragioni  si sono creati non pochi disagi e ritardi per la definizione degli accordi stessi. Questo ci fa dire fino da subito che il tema EVR, compresa la discussa “verifica aziendale”, dovrà essere oggetto di una qualche rivisitazione e semplificazione nel prossimo rinnovo contrattuale nazionale."