Discussi all'Istituto Europeo di Formazione Sindacale - Etui - i contenuti della Direttiva Europea sulla rendicontazione di sostenibilità delle imprese di grandi dimensioni.
Lo scorso 11 luglio all’ETUI - Istituto europeo di formazione sindacale - sono stati discussi i contenuti della Direttiva Europea 2022/2464 Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), che disciplina l'obbligo per le imprese di grandi dimensioni di comunicare le informazioni non finanziarie tramite la redazione di un Bilancio di sostenibilità, e sono state fornite le indicazioni per un primo approccio sindacale a questa novità legislativa. Alla riunione ha partecipato Emanuele Verrocchi, del Coordinamento CAE Fillea Nazionale, che racconta: "al 2025 le imprese quotate con più di 500 dipendenti saranno obbligate a redigere il Bilancio di Sostenibilità (dati 2024). Nel 2026 l’obbligo spetterà alle imprese tra i 250 e i 500 dipendenti (dati 2025). Stiamo parlando di ambiente, sociale, governance delle aziende (business conduct). Con la Direttiva, i sindacati, attraverso i loro rappresentanti e i delegati dei CAE (Comitati Aziendali Europei), riceveranno preventivamente ancora più informazioni rispetto alla Direttiva sulla rendicontazione non finanziaria. La norma è maggiormente dettagliata e il cambio di passo della rendicontazione e dell’analisi sindacale è fondamentale."
Certamente, prosegue Verrocchi "il rischio è che ciò diventi esclusivamente uno strumento di marketing e di comunicazione distorta dei dati e delle informazioni da parte delle aziende, ma la nostra azione dovrà essere attenta alla ricezione di alcune e selezionate ‘notizie’ e carpire ipotetiche strategie aziendali. Alcuni esempi: sarà utilissimo conoscere nei Paesi dove opera una multinazionale il livello di copertura della contrattazione collettiva, l’eventuale insorgenza di fenomeni di discriminazione, i regimi salariali, la presenza o meno di episodi di sfruttamento (anche del lavoro minorile), l’organizzazione degli orari di lavoro."
"Inutile sottolineare che l’azione informativa sui salari, per il sindacato italiano, sarà quella maggiormente attenzionata (basti solamente pensare alle discriminazioni di genere in questo campo)" racconta Verrocchi, riportando "un primo breve elenco di concetti a cui prestare particolare interesse con riferimento ai Bilanci di Sostenibilità:
- Le mappe aziendali dovranno essere complete (contesto, subappalti…);
- No alle informazioni troppo ‘veloci’ (così si eliminano temi importanti dal tavolo;
- Individuare le priorità che le imprese rappresenteranno (e riordinarle a nostro modo);
- Esigere report accurati sui temi di nostro particolare interesse."
Per concludere, "l’Italia non ha ancora concluso l’iter di trasposizione della Direttiva. La deadline era il 6 luglio, ma il 10 settembre dovrebbe esserci il recepimento" conclude Verrocchi.