20.02.12 Domani Convegno a Pietrasanta sul tema del rilancio del settore lapideo, promosso dalla Fillea di Lucca e concluso da Moulay El Akkioui, segretario nazionale gli Edili Cgil.

"Il settore è in emergenza occupazionale da anni, abbiamo perso 700 posti di lavoro. Il settore nel 2000 contava 2.000 addetti che nel 2010 sono scesi a 1.300" afferma Leonardo Quadrelli, segretario generale Fillea Lucca "i blocchi che si cavano dalle montagne ormai si vendono direttamente all’estero, soprattutto sui mercati cinesi, saltando la fase della lavorazione. La lavorazione era peculiarità, storia e valore aggiunto del nostro territorio. Per le imprese che hanno cave è più semplice ed economico vendere blocchi. Il territorio si sta quindi impoverendo. La Regione Toscana non interviene, ed intanto siamo diventati il supermercato all’ingrosso dei blocchi di marmo dei cinesi."
Per questo occorre far capire alla Regione Toscana "la necessità di una presa di posizione" prosegue Quadrelli "o si scontentano gli imprenditori delle cave che non vogliono restrizioni o si mettono regole incrementando la trasformazione del prodotto e creando posti di lavoro. Una percentuale di blocchi, il 50% per esempio, dovrebbe essere venduta passando almeno da una prima fase di lavorazione: solo questa operazione, stante le tonnellate estratte attualmente dalle cave, incrementerebbe subito da 300 a 500 posti di lavoro nelle province di Lucca e Massa. "

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