Sindacato Nuovo, maggio 2022, pagina 9. I contenuti degli ultimi contratti sottoscritti, Edilizia Artigiani e Lapidei - Legno Pmi Artigiani. A cura della Redazione.
Contratti nazionali, avanti tutta. I contenuti degli ultimi contratti sottoscritti, Edilizia Artigiani e Lapidei - Legno Pmi Artigiani
a cura di Redazione
Ancora buone notizie dal fronte dei rinnovi contrattuali: chiuse le trattative per il rinnovo di due contratti, edilizia comparto artigiano, scaduto a dicembre del 2020, e legno-lapidei Pmi e artigiani, scaduto nel 2018. Contratti che interesseranno in totale oltre 600mila addetti e circa 150mila aziende.
Il Contratto edilizia artigiani, sottoscritto da Fillea Filca Feneal e Anaepa Confartigianato Edilizia, Cna Costruzioni, Fiae Casartigiani, Claai, è in vigore fino al 30 settembre 2024 e prevede un incremento, a regime, al primo livello di 92 euro lordi sui minimi tabellari con le seguenti tranches: 52 euro nel mese di maggio 2022 e 40 euro a luglio del 2023.
Di fatto, dopo i rinnovi del 2018, anche questa tornata in edilizia, segna aumenti salariali e costi contrattuali identici tra imprese Ance, cooperative ed imprese artigiane (e ci auguriamo anche Pmi aderenti a Confapi) una prassi che si consolida contro ogni forma di dunping nel settore!
L’accordo muove nella direzione di una sempre maggiore qualificazione delle imprese e del lavoro, con una particolare attenzione alla sicurezza, alla formazione e al riconoscimento delle professionalità. Tra le novità, ricordiamo l’istituzione del “mastro formatore artigiano”, figura cui si riconosce la competenza acquisita in anni di cantiere, quindi il giusto inquadramento e ruolo.
L’accordo prevede anche una più adeguata caratterizzazione dell’elemento variabile della retribuzione centrato anche sull’andamento aziendale, attraverso un innovativo sistema contrattuale di riforma dello strumento in una logica di riduzione del cuneo fiscale. Vanno nella direzione di valorizzare le specificità della piccola e media impresa anche le previsioni contrattuali che adattano il regime di orario di lavoro alle esigenze temporanee dell’impresa, previa comunicazione ed eventuale confronto con il sindacato, soprattutto nelle tipologie di lavorazioni tipiche del settore, quali lavori nei centri storici delle città ed interventi di riqualificazione e manutenzione di edifici situati in aree con restrizione di accesso.
Il contratto legno-lapidei Pmi e artigiani, sottoscritto da Fillea Filca Feneal e Confartigianato (Legno e Arredo, Marmisti), Cna (Produzione, Costruzioni), Casartigiani e Claai, è in vigore fino al 31 dicembre 2022 e prevede 150 euro di una tantum uguale per tutti, divisa in due tranches: 75 euro a luglio e 75 ad ottobre. Gli aumenti salariali sono invece diversi per i due settori, vi rimandiamo al sito filleacgil.net per tutti i dettagli.
Lunga e complicata la strada per il rinnovo di questo contratto, scaduto nel lontano 2018, ma il risultato è senza dubbio positivo, non solo dal versante salariale ma anche da quello normativo. Tra i punti qualificanti ricordiamo: 8 ore di formazione aggiuntive sul tema dell’alfabetizzazione digitale, aumento di 2 mesi di aspettativa non retribuita e l’invito agli Enti bilaterali a integrare le prestazioni per le donne lavoratrici vittime di violenza, aumento da 18 mesi a 24 dell’intervallo del periodo di comporto per i lavoratori affetti da patologie oncologiche, degenerative e richiedenti terapie salvavita, con la relativa indennità elevata al 50% della retribuzione netta per i 90 giorni successivi ai 180 giorni. Regole per la stagionalità, con l’inserimento di sole 4 lavorazioni prettamente dal carattere stagionale, una finestra aziendale di massimo 5 mesi e la predisposizione di una informativa di carattere nazionale ai sindacati per il monitoraggio e la verifica dello strumento contrattuale all’interno dell’Osservatorio bilaterale di settore che si incontrerà già il 6 giugno p.v.. Respinta la richiesta di inserire normative peggiorative su dimissioni.
Ora la parola spetta ai lavoratori, che dovranno esprimere il proprio giudizio con il voto sulle due ipotesi di accordo al termine delle assemblee che saranno programmate in tutti i posti di lavoro.