Sindacato Nuovo, gennaio 2024, pag. 8. Sottoscritto il Contratto Nazionale legno Piccole e medie imprese. Di Tatiana Fazi, Segretaria nazionale Fillea Cgil.
Il giorno 15 novembre 2023 in sede Confapi è stato sottoscritto l’accordo di rinnovo per il comparto delle Pmi Confapi Unital settore legno, scaduto il 28 febbraio 2023.
Un accordo importante che, sulla strada aperta dal CCNL legno industria, mantiene anche per queste lavoratrici e lavoratori il sistema a “doppia pista” e conferma il principio che tra i contratti legno industria e legno PMI i minimi tabellari rimangono equivalenti.
Anche per questo contratto l’approccio che abbiamo tenuto è stato quello di provare a concludere in tempi brevi il rinnovo, sapendo che le aspettative tra le lavoratrici e i lavoratori erano molto alte in virtu’ degli importanti aumenti che avevano visto realizzarsi per le colleghe e colleghi del comparto legno industria.
Ci siamo concentrati, cosi, sulla parte economica provando a recuperare il tempo trascorso con una “una tantum” importante uguale per tutti e un aumento immediato per rispondere alle esigenze salariali delle famiglie.
Il risultato di lunghe giornate di trattative è stato un aumento a livello intermedio (AS2) di 133 euro dal 1 dicembre 2023 e una “una tantum” di 900 euro a copertura del periodo marzo – novembre suddivisa in due tranche di 450 euro, la prima erogata a novembre 2023 e la seconda ad aprile 2024, in attesa poi delle verifiche inflattive per i prossimi due anni.
Ci siamo lasciati, inoltre, un rinvio alla parte normativa, con la possibilità, dove le Parti dovessero ritenerlo utile, di trovare un’intesa per rinnovare il testo contrattuale in materie quali: tutele, organizzazione del lavoro, sicurezza, etc.
Rimane confermato il Fondo Sanitario Altea, altro punto qualificante di questo contratto, e la bilateralità di settore.
Il contratto già sottoposto, nelle settimane scorse, al voto delle lavoratrici e lavoratori è stato approvato a pieni voti in tutte le assemblee svolte e la riserva sciolta a fine dicembre; prossimo appuntamento con la verifica di marzo 2024 per il recupero inflattivo 2023, calcolato con l’indice IPCA non depurato dai costi energetici che, dai dati Istat pubblicati in questi giorni, prevederà un ulteriore aumento del 5.9% ed una successiva verifica a gennaio 2025.
L’indice del 5.9% è ovviamente lo stesso che verrà applicato, dal 1 gennaio 2024, alle lavoratrici e ai lavoratori del settore legno industria, il verbale sottoscritto prevede al livello intermedio AS2 un aumento che, sommato a quello già avuto lo scorso anno, porta nelle tasche delle lavoratrici e dei lavoratori oltre 250 euro di aumento, in attesa poi dell’ulteriore verifica a gennaio 2025.
Conclusa anche la trattativa per il rinnovo Confapi materiali. Pur consapevoli che parte da percorsi diversi rispetto al legno abbiamo chiuso l’accordo agli stessi livelli dell’industria per non creare differenze tra lavoratrici e lavoratori di settori uguali.
Ci attenderà poi l’ultima la sfida, la più complicata, per concludere la stagione contrattuale del “dipartimento impianti fissi”: il rinnovo del CCNL artigianato legno - lapidei, scaduto a dicembre 2022; un contratto che necessita di un cambio di rotta importante e che vedrà impegnata tutta la Fillea nel provare a restituire dignità ad un pezzo del mondo del lavoro sempre più sfruttato e frammentato.