Sindacato Nuovo, maggio 2024, pag. 14. Con quello degli Artigiani legno e lapideo, completati tutti i rinnovi contrattuali dei materiali da costruzioni. DiTatiana Fazi, Segretaria nazionale Fillea Cgil

Lo scorso 5 Marzo 2024 è stata sottoscritta l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto legno e lapideo artigiano scaduto a dicembre 2022, che coinvolge 80.000 lavoratori e circa 20.000 imprese e avrà validità fino al 31 dicembre 2026.

Il percorso di rinnovo si è prospettato fin da subito complicato, d’altronde cosa non inusuale per questo contratto, e pur avendo noi presentato la piattaforma in tempi utili per aprire la discussione e concludere il rinnovo senza ritardi, le controparti hanno sempre evitato di convocarci.

Diversi sono stati i nostri solleciti nel tempo, formali e informali, fino a dare” un ultimatum” i primi di novembre, proponendo alcune date per affrontare la discussione.

La convocazione è arrivata soltanto con il nuovo anno, nella giornata del 22 febbraio 2024, avendo noi anche manifestato la volontà di procedere ad un presidio per il giorno 1 marzo, davanti alle sedi di Confartigianato e Cna, in caso di ulteriori ritardi nella convocazione e nella definizione del CCNL.

Al primo incontro abbiamo manifestato con forza la volontà di chiudere il contratto in tempi strettissimi, considerato il tempo trascorso, e la necessità di dare in questa tornata contrattuale, ancora più che altre volte, una risposta economica importante alle lavoratrici e lavoratori del settore, cosi come avvenuto per le colleghe e i colleghi dell’industria. 

Siamo partiti, nella richiesta di risposte importanti sul salario, non solo dalla considerazione che le lavoratrici e i lavoratori hanno subito negli ultimi anni l’aumento inflattivo ma anche dalla considerazione che il settore del legno-arredo e quello del lapideo, mondo artigiano compreso, hanno visto un aumento importante della domanda di beni.

Salario più alto significa, inoltre, in un periodo in cui per le aziende di questi settori è complicato trovare manodopera specializzata e ancor più per quelle artigiane che soffrono la concorrenza dell’industria che viene vista dalle lavoratrici e lavoratori più stabile e attrattiva, una leva per attirare forza lavoro.

Le controparti preso atto delle richieste, preoccupate per il presidio annunciato, per la determinazione a volere dare risposte immediate alle lavoratrici e lavoratori hanno calendarizzato in fretta una nuova data per il giorno 5 marzo con conseguente sospensione da parte nostra del presidio previsto il 1 marzo e spostato al 7.

Sicuramente l’insieme delle variabili di cui sopra e l’essere riusciti a tenere al tavolo tutte le controparti, che più volte avevano manifestato posizioni diverse al loro interno e importanti divisioni, ha fatto sì che nella tarda serata del giorno 5 Marzo venisse siglata l’ipotesi di accordo.

Un accordo che in estrema sintesi ha previsto per il livello D del Legno un aumento medio di 180 € per l’artigianato e di 181€ per le Pmi, mentre per il settore Lapideo al 5° livello l’aumento medio è di 189€ per l’Artigianato e di 191 per le Pmi. Previsti, inoltre, 5€ di incremento per ogni scatto di anzianità, elemento che la nostra delegazione ha ritenuto qualificante e su cui non si riusciva a fare avanzamenti da moltissimi anni e un “riconoscimento” di 130€. 

Per la parte normativa, che pur non era l’obiettivo principale di questo rinnovo, sono stati introdotti piccoli miglioramenti, tra cui l’indennità al 30% durante i due mesi aggiuntivi di aspettativa per il congedo delle donne vittime di violenza, la possibilità di richiedere il part-time reversibile e una revisione della disciplina per il preavviso di dimissioni e licenziamenti.

La Fillea è stata fin dal primo momento elemento trainante di questo rinnovo: nell’invio della piattaforma, nei solleciti, nel credere nel presidio, nel rivendicare salario, nel credere fino all’ultimo in quel qualcosa in più.

Con la delegazione presente al tavolo: Cristian, Giuseppe, Ibrahima, Luca, Marco, Roberta, Sabatino abbiamo, con Emanuele e Serena, affrontato anche momenti non semplici, l’abbiamo fatto tutti insieme, con la consapevolezza di avere una grande responsabilità rispetto alle aspettative che molti avevano da quel tavolo, ne siamo usciti soddisfatti e più forti. 

Certo il lavoro da fare nel mondo dell’artigianato è ancora lungo e in salita: sicurezza, diritti, salario rimangono priorità, noi ci metteremo come sempre del nostro, il resto toccherà alla Confederazione.

Si chiude cosi per il dipartimento degli impianti fissi una stagione contrattuale ricca di soddisfazioni che ha visto la Fillea protagonista e che ha portato risultati importanti per le lavoratrici e lavoratori in tutti i settori che rappresentiamo.

Dobbiamo ora sapere trasformare questo risultato in nuove iscrizioni e prepararci alla nuova stagione di rinnovi contrattuali che partirà il prossimo anno con il CCNL del cemento calce gesso e malte.

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