16.06.15 Oggi tutte le Federazioni edili europee, tra cui Fillea Filca Feneal, lanciano congiuntamente una campagna contro il fenomeno delle società fittizie. La campagna, con raccolta di firme on line, è organizzata da 76 organizzazioni sindacali - guidate dalla Fetbb - in 34 paesi per denunciare e contrastare quelle società che non svolgono attività economiche vere e proprie, ma vengono utilizzate per eludere l’applicazione dei CCNL.

"Sulla scorta delle nostre esperienze" si legge nel comunicato della Fetbb e di tutti i sindacati aderenti "rileviamo che sempre più spesso si fa ricorso a tali società come strumento per dare origine al dumping sociale e alla frode. A questo proposito, si tratta soprattutto di frodi sociali su vasta scala.
Nel quadro della legislazione europea vigente, chiunque può facilmente costituire una società in un altro paese senza essere oggetto di controlli e senza che la società svolga effettivamente un’attività economica. Con frequenza ancora maggiore accertiamo che associazioni criminose e individui disonesti fondano società fittizie in paesi in cui la contribuzione sociale è bassa e non vi sono controlli né sulle attività delle imprese né sul versamento dei contributi sociali. Ne sono un esempio Irlanda, Regno Unito, Cipro, Estonia, Bulgaria, Slovenia, solo per citarne alcuni.
Dal momento che il problema delle società di comodo è in sostanza causato da una politica comunitaria che lascia molto a desiderare, è a livello politico che deve essere risolto" per questo i sindacati propongono "una revisione radicale sia della vigente direttiva europea sulla prestazione di servizi sia del regolamento sulla sicurezza sociale. Oltre a ciò, si chiede anche l’istituzione di un sistema di registrazione europeo per tutte le imprese e che tutti i lavoratori dispongano di un numero di sicurezza sociale europeo. Le ultime due richieste agevolerebbero il controllo sulle imprese straniere e sui lavoratori.
A livello nazionale i controlli devono essere effettuati in maniera più rigorosa, per accertare se una società sia attiva o fittizia.
L’azione europea è rivolta espressamente contro la proposta di legge dell’Unione europea che obbliga gli Stati membri ad autorizzare la costituzione all’estero, ad opera di soggetti non identificati, di società con un capitale di 1 EURO. Qualora la proposta di legge fosse approvata, in futuro diventerebbe ancora più semplice generare dumping sociale e frode. Questa proposta di legge deve dunque essere cancellata!"

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