20.05.15 Stagione di bilanci per la Fillea, la categoria della Cgil che, con oltre trecentomila iscritti, rappresenta i lavoratori dell’edilizia, dei materiali per la costruzione e i lavoratori del legno e arredo. In nome della trasparenza, la Fillea ha deciso di pubblicare il bilancio sul proprio sito internet: nel 2015, le entrate per contributi sindacali sono state pari a 2,9 milioni di euro, a fronte di costi per personale e attività politica per circa lo stesso importo. Nello specifico, il costo del personale è di circa 1 milione e mezzo, 350 mila i contributi dati alle strutture, oltre 300 mila le spese per formazione, attività sindacali, studi e ricerche, quote di adesione internazionale.
Un risultato ottenuto grazie anche alla forte riduzione delle spese interne, a partire dalle spese per viaggi e trasferte: una ‘’spending rewiev’’ condotta da Alessandro Genovesi, segretario con delega all’organizzazione di una categoria che da anni fa i conti con la durissima crisi che ha colpito i settori delle costruzioni. Dal 2008 a oggi, si sono persi 500 mila addetti diretti, con un aumento esponenziale dei lavoratori in cassa integrazione e in contratto di solidarietà. E per il 2016 le cose non promettono di cambiare: con la sola esclusione dei settori dei lapidei e di parte dell’industria del legno e dell’arredo, la crisi sembra intenzionata a proseguire.