
13.06.16 Con la scomparsa di Paolo Leon, “perdiamo un grande economista keynesiano, amico e sodale di Federico Caffè per quasi trent’anni”. Con queste parole la Cgil ricorda il grande economista scomparso sabato sera a Roma. Parole e dolore cui si unisce tutta la Fillea. “Gli siamo riconoscenti – continua la breve nota di corso d’Italia – per il lavoro svolto e per il patrimonio di studi, idee e proposte che ci lascia”.
Nato a Venezia nel 1935, Leon aveva studiato prima in Italia e poi a Cambridge con Richard Kahn, al quale dovrà la sua impronta keynesiana, che sarà una guida decisiva per la sua comprensione del pensiero dell’economista americano. Molto vicino a Federico Caffè, dopo diversi incarichi alla Banca Mondiale, rientra in Italia nei primi anni settanta e insegna Economia dello sviluppo alla facoltà di Scienze Politiche di Bologna, con Beniamino Andreatta. Socialista, diresse l'Arpes, il Crel e il Cles, fu cofondatore dell'Università di Roma Tre, proprio con Caffè, e consulente della Cassa per il Mezzogiorno, dei ministeri del Bilancio, del Lavoro e dell'Ambiente.
Fonte: rassegna.it
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