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04.07.16 Si aprono mercoledì prossimo le Giornate nazionali della bilateralità edile la due giorni di riflessione, di confronto e di dibattitto tra le parti sociali: associazioni imprenditoriali e sindacati dei lavoratori delle costruzioni. Il 6 e il 7 luglio prossimi, a Roma presso l’Auditorium Antonianum , le Giornate sono promosse dalla Commissione nazionale delle casse edili (CNCE), dal FORMEDIL, l’ente di coordinamento delle scuole edili del sistema bilaterale delle costruzioni, e dalla Commissione nazionale per la prevenzione infortuni, l’igiene e l’ambiente di lavoro (CNCPT).  Al centro del dibattito delle Giornate un rilancio del sistema bilaterale di settore alla luce della riforma del lavoro operata dal Jobs Act e delle nuove politiche attive del settore. 

Tra gli obiettivi della manifestazione fare il punto sullo stato di salute del sistema bilaterale di settore, alla luce della situazione produttiva dell’edilizia e delle prospettive di ripresa economica del Paese, nella convinzione che per sostenere il cambiamento e rendere effettiva la ripresa, occorrono politiche capaci di rilanciare gli investimenti pubblici e privati che accompagnino la modernizzazione del Paese. Le Giornate tra l’altro cadono a pochi giorni dalla presentazione della piattaforma per il nuovo CCNL delle costruzioni presentato alle parti datoriali da Feneal-UIL, Filca – CISL e Fillea-CGIL. La tavola rotonda prevista per giovedì 7 pomeriggio, che vedrà la partecipazione del Presidente dell’ANCE Claudio De Albertis e dei tre segretari generali di settore delle tre Confederazioni sindacali, Vito Panzarella, Walter Schiavella e Franco Turri, sarà l’occasione per definire il futuro del sistema bilaterale all’interno del più generale scenario delle relazioni industriali. Alla tavola rotonda interverrà anche Cesare Damiano, Presidente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati. 

Ad aprire i lavori il 6 pomeriggio sarà il presidente del Formedil Massimo Calzoni per il quale “la gravissima crisi che continua a caratterizzare il sistema produttivo edile costituisce un fattore rilevante rispetto alle difficoltà del Paese a creare le necessarie condizioni per invertire il processo recessivo in corso e per una crescita stabile.” Secondo il presidente del Formedil il profondo cambiamento in atto nel mercato italiano delle costruzioni, sia sul fronte della domanda che per quanto riguarda la riorganizzazione delle imprese, impone al settore la ricerca di una nuova identità. 

“Da un lato vi è una crescente consapevolezza che il sistema delle imprese e il modello di welfare che è alla base della bilateralità debbono rinnovarsi attraverso processi di razionalizzazione e di riorganizzazione, aumentando la sua capacità di rispondere alle nuove esigenze che imprese e lavoratori ci chiedono, dall’altro appare essenziale un confronto forte con il Governo e le forze politiche per un “progetto costruzioni”. Ovvero per un grande piano di investimenti che guardando alla sostenibilità come paradigma rinnovi e riqualifichi il nostro patrimonio immobiliare, soprattutto pubblico, così come la rete infrastrutturale e delle opere essenziali per una maggiore competitività del Paese. Di fronte a una generale esigenza di maggiore industrializzazione la richiesta è di una politica industriale di settore che contempli qualità del lavoro, regolarità, forte selezione delle imprese migliori, più capaci e più capitalizzate, così da creare nuova ricchezza, aumentare la produttività e ampliare l’offerta occupazionale.” 

Nei due giorni interverranno tra gli altri il presidente della CNCE Carlo Trestini, il presidente e il vicepresidente del CNCPT Marco Garantola e Dario Boni e il vicepresidente del Formedil Francesco Sannino. 

Per Sannino “le Giornate sono l’occasione per fare il punto sul processo di riorganizzazione in corso a livello territoriale degli enti che compongono il sistema bilaterale delle costruzioni e definire insieme, come parti sociali, le linee guida che debbono orientare l’azione di tutti nei prossimi mesi. Egualmente, la presentazione da parte dei sindacati dei lavoratori della piattaforma contrattuale 2016-2019 costituisce a nostro parere un’ottima base da cui partire per ridefinire il ruolo della bilateralità in funzione della profonda trasformazione che sta caratterizzando il settore delle costruzioni nel nostro Paese.” 

Fonte: Ufficio Stampa Cnce 

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