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19.12.12 Nei giorni scorsi  i lavoratori Spea e Pavimental, società controllate da Autostrade per l'Italia, insieme a Fillea Filca Feneal hanno dato vita all'ennesima giornata di mobilitazione, con presidio al Ministero delle Infrastrutture, per protestare contro il taglio di posti di lavoro che si sta prefigurando nelle due società di Autostrade e per chiedere al Governo di aprire i cantieri di alcune grandi opere. La cronaca sui giornali..

 

CINQUEGIORNI

LA CARICA DEI 400 PER SBLOCCARE I CANTIERI

 

Oltre 400 lavoratori di tutta Italia di Pavimentai e Spea, società controllate da Autostrade per l`Italia, hanno partecipato al presidio organizzato dalle sigle sindacali per protestare prima davanti al Ministero delle Infrastrutture e poi davanti alla sede di Autostrade per l`Italia in via Bergamini contro le scelte delle due società, che comporteranno la procedura di mobilità per 160 dipendenti di Pavimentai ed il mancato rinnovo di 130 contratti a termine di Spea.

«E` stato una giornata sostanzialmente positiva - dice il referente di Fillea Cgil Romano Baldo presente al corteo - perché abbiamo ricevuto la rassicurazione e soprattutto l`impegno da parte del Ministero di far partire entro il prossimo mese di aprile lavori per circa un miliardo di giuro» . Interventi che saranno affidati direttamente ad Autostrade per l`Italia e che di fatto rappresenteranno una grossa "boccata d`ossigeno" per l`azienda che dunque potrà attenuare il proprio "stato di sofferenza".
D`altronde il sindacato aveva organizzato questa manifestazione chiedendo esplicitamente «di sbloccare gli iter autorizzativi che riguardano alcune importanti opere infrastrutturali  quali la Gronda di Genova, il Passante di  Bologna e le terze corsie autostradali». Ed è proprio sui  ritardi del governo nel cantierizzare opere già autorizzate e  finanziate che il sindacato ha puntato il dito: «In un paese  che non ha soldi pubblici per fare le necessarie infrastrutture  autostradali ed aeroportuali, è incredibile che si impedisca di
fatto alle concessionarie di spendere i soldi stanziati» hanno  accusato gli edili Cgil, Cisl e Uil giudicando la situazione intollerabile.
«I tanti ritardi burocratici e le troppe disattenzioni  politiche - hanno denunciato i sindacati - stanno mettendo a  rischio il futuro di centinaia di lavoratori». La manifestazione,  riprende l`esponente di Fillea Cgil Romano Baldo, «è stata  molto positiva visto che oltre ai circa cinquecento lavoratori
arrivati a Roma da tutta Italia, abbiamo saputo di manifestazioni  locali contemporanee alla nostra, come quella avvenuta a  Milano nei pressi della Borsa».

La nuova importante  scadenza sulla vicenda è molto vicina. «Il 21 dicembre - sottolinea  Baldo - incontreremo il Ministero del Lavoro da cui ci  aspettiamo un piano per Pavimentai e Spea. Nel secondo  caso, però, temiamo che ci saranno difficoltà soprattutto per  la conferma dei contratti a tempo determinato».

 

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