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30.12.12 Per l'ennesima volta la Fillea lancia l'allarme sulla drammatica situazione in cui versa il settore delle costruzioni. Lo fa con il suo segretario generale Walter Schiavella, che in una intervista all'agenzia Agi annuncia prospettive drammatiche anche per il 2013 "ancora non si vede luce in fondo al tunnel". L'allarme lanciato dalla Fillea viene ripreso dalla stampa nazionale e dai tg nazionali..

 

COSTRUZIONI:CGIL, IN 4 ANNI VIA 500.000 POSTI; 2013 DRAMMATICO =
(AGI) - Roma, 29 dic. - Costruzioni "in ginocchio": dal 2009 a oggi si e' consumata "la tempesta perfetta", nel settore hanno perso il lavoro 120.000 persone l'anno, 328 al giorno. In tutto si tratta di 500.000 posti tra edilizia, materiali da costruzione, cemento, lapidei, industria del legno e arredo. A lanciare l'allarme e' il segretario generale della Fillea Cgil, Walter Schiavella. E le prospettive per il 2013 "sono drammatiche, non si vede la luce in fondo al tunnel". "Si tratta - dice Schiavella all'AGI - del terribile bilancio dello tsunami che ha spazzato via 1/3 dell'Italia delle costruzioni".
I dati congiunturali di crisi, la piu' devastante dal dopoguerra, segnano un record negativo storico per le costruzioni, che vede nero da 19 trimestri consecutivi. "Abbiamo perso il 30% della produzione ed il 40% degli investimenti pubblici, tra il 2008 ed il 2010 il crollo del fatturato complessivo e' stato di oltre il 16%. Abbiamo 60.000 imprese fallite e 500.000 posti di lavoro persi, la meta' nel solo settore dell'edilizia, dove registriamo una caduta verticale rispetto al 2008 di tutti i valori: - 240.000 gli addetti, - 400.000.000 le ore lavorare, - 2 miliardi la massa salariale".
 In quattro anni si e' consumata, aggiunge Schiavella, "una tempesta perfetta, scatenata dall'insieme di due fattori di crisi: uno congiunturale, provocato dalla bolla immobiliare del 2008, e uno strutturale, cioe' la crisi di un modello industriale vecchio e obsoleto, che non ha saputo capitalizzare gli anni di crescita del settore per rafforzare la qualita' delle imprese, sia in dimensione che in investimenti finalizzati alla ricerca e innovazione dei materiali e delle filiere".
Per questo la crisi delle costruzioni in Italia e' stata per Schiavella piu' forte che negli altri paesi europei, che hanno potuto invece contare su "un sistema delle imprese piu' strutturato che, sostenuto da politiche attive dei governi, ha saputo intervenire per tempo sui modelli industriali, innovandolo nella direzione della sostenibilita'".  Gli ultimi dati dell'edilizia provenienti dalle Casse Edili dimostrano che "rispetto al 2008 abbiamo un calo del 31% degli addetti, del 35% delle ore lavorate e del 25% della massa salari. Dati che al Sud raggiungono punte massime, con il triste primato negativo di Sassari, dove si registra -47% di ore lavorate e addetti e -39% di massa salari. Segue Taranto, con -47% di ore, -35% addetti e -38% massa salari, poi Salerno con -41% ore, -38% operai e -31% massa salari. Questi non sono dati di una semplice crisi ma, se non si interviene immediatamente, di un tracollo sistemico".
 Gli unici numeri che continuano a crescere sono quelli dell'evasione ed elusione contributiva, delle aziende coinvolte in indagini su appalti sporchi o di quelle sequestrate nel corso di indagini antimafia, e come sempre i numeri sulle irregolarita' del lavoro e sugli infortuni mortali, come ricorda il leader Fillea. "I dati presentati recentemente sulle ispezioni nell'edilizia ci dicono che il 59% delle imprese sono irregolari, mentre i dati sui morti sul lavoro nelle costruzioni che ci fornisce l'Osservatorio Indipendente di Bologna ci segnalano 144 morti in quasi 10 mesi" contro gli 86 dei primi sei mesi del 2011, nonostante il crollo di occupati e di ore lavorate.
Per Schiavella il governo "continua a non azzeccarne una per rilanciare il settore delle costruzioni. Con gli ultimi provvedimenti, le semplificazioni e la legge di stabilita', il Governo ha messo insieme una doppietta micidiale, che molto ricorda l'azione del precedente governo: niente soldi ed interventi che abbassano le regole ed i vincoli in un settore devastato dall'illegalita'".

 

Repubblica.it (la notizia pubblicata in home page)

Tg3 del 29 dicembre ore 19
RaiNews24 del 29 dicembre ore 17. Ospite Mauro Livi

 

 

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