MORIRE SUL LAVORO
Mannino è rimasto lì, tra la disperazione dei colleghi e il dolore dei parenti, della moglie che si è precipitata sul posto appena ha appreso del dramma. Lei e suo marito abitavano a Passo di Rigano. Il traffico nella zona ha subito pesanti ripercussioni per permettere l`intervento dei pompieri e delle forze dell`ordine.
Un incidente, certo, ma il dubbio è che questo dramma si poteva evitare, come tanti altri.
«Sicuramente ci sono responsabilità da accertare» affermano «la manovra è stata effettuata in assenza del manovratore, in uno spazio ridotto. Probabilmente c`è stata un`interferenza nella fase lavorativa: Mannino, che non si è accorto della manovra e il camion che aveva una visuale idotta».
Giovanni Mannino era iscritto alla Cisl. Solidarietà per la tragedia che ha colpito la famiglia Mannino e tutti i lavoratori impegnati al cantiere del Tram di Palermo viene espressa da Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil. I lavoratori doneranno alla famiglia dell`operaio due ore del loro salario.
I segretari delle tre organizzazioni sindacali di categoria Mario Ridulfo, Paolo D`Anca e Angelo Gallo, «in attesa che si accertino le responsabilità», chiedono all`azienda di «sospendere l`attività del cantiere per qualche giorno, anche per far partecipare tutti e 120 gli operai al funerale di Giovanni Mannino. «Abbiamo chiesto all`azienda - concludono - di sospendere le attività lavorative nei prossimi giorni fino quando non si accertano le dinamiche. L`azienda sta valutando la nostra richiesta. Tutti i lavoratori del cantiere della Sis sono concentrati in parte qui, in via Leonardo Da Vinci, in parte nella sede di Roccella. Al cantiere della Sis per il tram la vittima era assunta come manovale a tempo indeterminato, per la durata del lavoro, con 1.300 euro di stipendio al mese.
«Basta con le morti bianche. Le istituzioni locali convochino prima possibile un incontro urgente e si istituzionalizzi un tavolo tecnico permanente, per discutere della crisi del settore edile e di come garantire condizioni di lavoro ottimali ai lavoratori. Nel 2013 non si può morire così», dicono il segretario generale della Cisl Palermo-Trapani, Minimo Milazzo, e il segretario generale della Filca Cisl Palermo-Trapani,Antonino Cirivello.
«Si muore o si rischia di morire perchè non sono garantite le condizioni essenziali di sicurezza per svolgere un lavoro: questo è inaccettabile perchè non si parla di numeri ma di persone».
Un`indagine, affidata alla magistratura e ai carabinieri, è stata già aperta. E tutti aspettano le risposte.