20.02.14 "Si contano i danni, diretti e indiretti, alle infrastrutture, alle case private, alle attività commerciali, all'agricoltura, in Emilia Romagna, nel Lazio, in Toscana, in Veneto e in Liguria fino alla Sicilia per le alluvioni e le frane della fine di gennaio, inizio febbraio. Il paradosso del Belpaese è che si conosce la fragilità del suo territorio ma tutti hanno le mani legate." E' quanto scrive Jolanda Bufalini nel reportage pubblicato dall'Unità il 17 febbraio che racconta gli effetti negativi dei vincoli troppo stretti dati dal "patto di stabilità". Nel racconto la situazione di Catania, raccontata dal segretario generale Claudio Longo

 "le opere di messa in sicurezza, sarebbero molto urgenti, a cominciare dall'adeguamento antisismico, poiché Catania è entrata - incredibilmente - nelle mappe sismiche solo nel 1965 quando la città aveva già vissuto l'espansione edilizia e speculativa del boom economico."

 

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