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11.03.14 Si è concluso il 1 marzo 2014 il Congresso territoriale della Fillea Aosta. Di seguito la relazione del segretario uscente Gabriele Matterana. Al termine del congresso, il nuovo direttivo ha eletto il nuovo segretario generale, Ezio Dufour.
PREMESSA Un saluto ai delegati presenti al nostro Congresso Regionale, ai gentili ospiti che sono presenti oggi, e alle Organizzazioni Sindacali che hanno accettato l'invito e dopo la relazione di apertura ci porteranno i loro saluti. Sono lieto della presenza del compagno Enrico Piron Segretario per l'Organizzazione della Fillea Nazionale che è presente alla nostra assise congressuale e che porterà un contributo con le conclusioni. Ringrazio della presenza del Segretario Generale CGIL, Domenico........ dopo le assemblee di Base su tutto il territorio Regionale, siamo quì oggi a concludere un percorso e a rinnovare le cariche della nostra Organizzazione, oggi dopo i passaggi procedurali, eleggeremo il nuovo Segretario Generale della Categoria. È un congresso svolto nella più grande crisi della storia del nostro paese, dove purtroppo non ne vediamo la fine, un congresso a tesi contrapposte, dove i lavoratori hanno scelto e discusso nelle assemblee di base. Il nostro documento prima firmataria Susanna Camusso a cui la nostra categoria nazionale ha collaborato alla stesura ha avuto oltre il 96°/o dei consensi, non abbiamo sostenuto gli emendamenti al documento, perché il documento di maggioranza ha assunto la quasi totalità dei contributi della nostra categoria. Una crisi che necessità di risposte immediate, cogenti, nel solco della nostra autonomia . Un congresso in un momento difficile per i lavoratori che rappresentiamo e quì, definiamo le azioni per i prossimi anni che saranno certamente, non semplici. Iniziamo il XVIII Congresso della nostra organizzazione in un momento di crisi internazionale e nazionale, di distacco dalla politica e dalle fascie intermedie di rappresentanza, ci troviamo nostro malgrado ad affrontare un cambio di passo delle politiche conservatrici europee e nazionali, incentrate su autoprotezione e distacco dai problemi dei cittadini e dei lavoratori. La CGIL pone nel suo documento di maggioranza 11 azioni, azioni per invertire il declino del nostro paese, per dare dignità al lavoro, ai settori produttivi, quelle necessarie azioni perché nel paese si liberino risorse per una inversione di tendenza, contro l'inadeguatezza dei Governi che si sono succeduti, e di questa economia finanziarizzata, lontana dai cittadini, dai lavoratori, dai pensionati, poco incline a dare prospettive di crescita " per il Lavoro". Senza una risposta certa ai lavoratori ancora nei cicli produttivi, ai disoccupati, ai precari, nella crisi di tipo recessivo, il destino e il futuro di intere fasce di popolazione sarebbe segnato da esclusione sociale pesando sul futuro delle prossime generazioni. Abbiamo bisogno di un cambio di tendenza nelle politiche economiche, quindi, politiche espansive e non come oggi depressive. La risposta è un rinnovato ruolo "pubblico" nelle politiche industriali e infrastrutturali, fondato su innovazione e ricerca , qualità dell'ambiente e finalizzato alla ripresa dell'occupazione. Appare evidente la necessità di un rilancio degli investimenti, per superare la cns1, almeno quanto il rigore dei conti, anche perché le opere pubbliche sosterebbero la domanda in uno dei settori con le maggiori capacità anticongiunturali quale l'edilizia. La Cgil, e la Fillea in questi anni hanno elaborato una piattaforma alternativa al progetto paese e non hanno dimenticato la piazza, ricordo l'iniziativa del dicembre 2011, gli "stati generali" delle costruzioni, la manifestazione unitaria del 3 marzo 2012, la presentazione del Piano del Lavoro della Fillea nel gennaio 2013 e lo sciopero generale dell'edilizia,del 13 dicembre 2013. Il nostro territorio La situazione in Valle d'Aosta, dopo anni di grandi lavori, ricordo, il collegamento autostradale Aosta-Morgex e poi Morgex­ Courmayeur, la ricostruzione dopo l'alluvione, del 2000. La grande disponibilità finanziaria della Regione Autonoma , in capo all'Assessorato Opere Pubbliche, è solo un ricordo, subisce una contrazione forte, per la riduzione marcata degli investimenti. Una riduzione significativa pari al 70°/o delle opere da finanziare, e tagli lineari su tutti i paragrafi di spesa dell'ultima finanziaria Regionale. L'esternalizzazione dei lavoratori edili presso le OO.PP circa 80 lavoratori, ha significato, dopo le grandi contestazioni delle OO.SS, una maggiore precarietà dei soggetti deboli e ultrasessantacinquenni; creando situazioni di difficile risolvimento, ha prodotto la guerra tra operai in cassa integrazione nelle aziende e lavoratori salvaguardati dalla clausola sociale e assunti per periodi brevissimi. Una immissione nel mercato del lavoro di maestranze , in un momento accentuato di crisi, ha prodotto una deregolamentazione e una solitudine sociale di vaste fasce della popolazione. Gli ammortizzatori sociali in deroga, sono stati rifinanziati, gli accordi riproposti sino a giugno. Certamente non avranno l'impostazione che abbiamo chiesto come CGIL, spesso ostacolata da altre parti sociali. Ribadiamo con forza che nel rinnovo dell'accordo regionale sugli ammortizzatori, si attui un allargamento della platea a cui si rivolge, per far utilizzare i fondi stanziati, e per evitare che risorse vengano in maniera strumentale, fatte passare come un "risparmio", o peggio, ancora come una finta ripresa. Il Settore delle Costruzioni che in questi anni ha fatto da traino e volano dell'economia regionale con quella funzione anticiclica, oggi, vede ridotti i finanziamenti, il mercato immobiliare è fermo, la mancanza di liquidità alle im prese e di chi non ha più reddito o chi ne perso parte, deve fare i conti con le bollette e non pensa certo ad acquistarsi la prima casa; le banche continuano a ridurre i prestiti. Cassa Edile Idati cassa edile indicano nel 2013 una riduzione della massa salari, indice di minori entrate e quindi minori presenze di lavoratori nella stessa, un dato non ancora definitivo. Nel 2012 invece per un maggiore controllo chiesto dalle organizzazioni sindacali, vi è stato un incremento di circa lmilione di euro. Prima poteva essere determinato da comportamenti poco virtuosi di alcune imprese che denunciavano meno ore, ora la contrazione è di tutta evidenza provocata dal mancato riassorbimento delle maestranze presso le aziende di origine, dopo la fermata invernale. Un dato negativo è la diminuzione dei lavoratori iscritti alla cassa edile. Dal 2007 a oggi, oltre 900 lavoratori, non hanno ripreso a lavorare. solo in quest'anno ne abbiamo persi circa 200. Le aziende iscritte alla cassa edile nel 2012 con almeno una denuncia presentata sono 778 di cui 646 Valdostane e 132 di fuori regione. Il totale di lavoratori dipendenti con almeno un'ora lavorata è di 4618 unità Calano i lavoratori migranti, 1342 con almeno un'ora lavorata di cui 739 extracomunitari. Il totale ore lavorate nell'anno 2012 e di 4.387.750 contro un 2011 dove le ore erano pari a 4.446.727. (una differenza pari a circa - 58.977,00 ) Il totale monte salari è aumentato ,rispetto al 2011, da 66.914.026 a 67.863.074 , quindi una differenza pari a circa + 949.810,00 euro. Idati 2013 confermano una continua emorragia. Analisi del mercato del lavoro in Valle Gli effetti della cns1 economica si sono fatti sentire in Valle d'Aosta, non siamo esenti dalle difficoltà economiche e sociali nella Regione come nelle altre parti del paese. Il 2012 è stato un anno difficile per il nostro settore, tantissimi lavoratori oramai in modo trasversale sia migranti che , interni , hanno avuto forti difficoltà a trovare lavoro. Molti vittime di procedure collettive di licenziamento, i più fortunati tra virgolette in cassa integrazione ordinaria per mancanza di commesse, dopo la CIGO maltempo, ulteriormente penalizzati, dalla messa in cassa integrazione in Deroga. altri completamente scoperti.. Abbiamo chiesto alle imprese edili e alle loro associazioni di cercar di garantire stabilità ai lavoratori impegnati nelle loro aziende,spesso ci siamo riusciti bloccando licenziamenti di massa altre volte i nostri appelli sono stati inascoltati. Ribadiamo con forza il rinnovo dell'accordo regionale sugli ammortizzatori sociali ,che scadrà entro GIUGNO, e confermiamo la richiesta di allargamento della platea a cui si rivolge, pensando a un salario minimo di cittadinanza, che dia certezze ai lavoratori che hanno finito tutti gli ammortizzatori e si trovano oramai senza nessuna copertura. dati su cassa integrazione; i dati forniti daii'INPS Valle D'Aosta indicano a novembre 2013 autorizzazioni per 110 milioni di ore tra interventi straordinari, ordinari e in deroga. tra novembre 2012 e novembre 2013, si registra un aumento dell'+l,7°/o, imputabile agli aumenti degli interventi di Cigs, e CIG in deroga. mentre la cassa integrazione ordinaria fa segnare una consistente diminuzione, aumenta la mobilità e l'utilizzo della Disoccupazione ante riforma e dell'aspi e miniaspi, post riforma. In dettaglio si registra un calo delle ore autorizzate per la CIGO, che a novembre 2013 erano state 26,7 milioni , mentre quelle autorizzate a novembre 2012 erano state 33,0 milioni. Con una diminuzione pari al -19, 0/o.. in particolare diminuzione nell'industria manifatturiera in senso stretto, mentre in edilizia un +14,5 °/o; tra novembre 2012 e novembre 2013 il dato di CIGS ha avuto un aumento pari al + 14,8°/o; la cassa integrazione in deroga fà segnare un aumento complessivo pari a +4,4°/o; per quanto riguarda i dati specifici sulle DS e aspi e mini aspi, la tendenza è in forte aumento pari al + 31,2°/o. PIANO DEL LAVORO FILLEA REGIONALE Dopo alcune sollecitazioni, negli incontri con i lavoratori, spesso in coda alle assemblee per spiegare le dinamiche di cassa integrazione e di mobilità abbiamo costruito un documento sulla traccia del Piano del Lavoro della Fillea Nazionale , calandolo nella situazione Valdostana. Un elaborato, che è stato frutto di sintesi della Segreteria della Fillea, quale contributo alla Confederazione. Un contributo per cercar di dare risposte e prospettiva alla nostra gente e un contributo alla Confederazione per fare proposte concrete alla mancanza di politiche industriali da parte dell'Amministrazione Regionale. Quindi politiche industriali, concretamente innovative per contribuire ad un nuovo Welfaire. Il Lavoro deve diventare la priorità dell' Amministrazione Regionale spesso poco incline alle novità, quindi lavoro ma anche diritti universali. semplificando il documento per brevità, alcuni punti fondamentali; • riqualificazione del lavoro • attività di risanamento e bonifica, messa in sicurezza del territorio e la valorizzazione dei beni culturali • sviluppo dell' innovazione tecnologica • qualificazione degli investimenti con conseguente innalzamento della specializzazione produttiva e della qualità nell'industria e nei servizi • l'economia della conoscenza • la necessità di rideterminare gli ammortizzatori sociali effettivamente universali prevedendo la continuità di reddito tra un lavoro ed un altro. Quindi lavoro dignitoso, sicuro, legale. Lavoro di Qualità per noi significa determinare, buona organizzazione del lavoro, tema sottovalutato nella discussione sull'innovazione e sull'impiego delle nuove tecnologie. La scomparsa del modello unico organizzativo, non può tradursi nell'assenza della contrattazione e regolazione, lavoro adeguato significa stabilità lavorativa e retribuzione adeguata. La Valle d'Aosta è un territorio particolarmente delicato, dal punto di vista ambientale,ricco di biodiversità che deve essere tutelato, al pari delle persone che ci vivono, investire sull'ecoedilizia deve essere l'obbiettivo di un sindacato vicino ai lavoratori.. Il recupero dei centri rurali abbandonati, per lo spopolamento verso valle, può essere di incentivo, sia all'occupazione sia alla tutela ambientale. Creare progetti di recupero del patrimonio edilizio rurale alpino, anche tramite incentivi, per lavori di questo tipo, indurrebbe ad investire. Il fatto di ripopolare questi centri consentirebbe una sorveglianza e una manutenzione direttamente sui territori. Risparmieremo e annulleremo la dissennata ipotesi di cementificare e ridurre ulteriormente le zone permeabili, riducendo rischi che come sappiamo, sono altissimi nelle zone di montagna. Ridurre il consumo del suolo, significa riconvertire l'esistenze con una politica verde, che avrebbe bisogno di nuove figure proffessionali specializzate, e quindi di Lavoro. Un salto di qualità da un'edilizia pesante ad un'edilizia ecosostenibile. SULLA CONTRATTAZIONE nazionale e regionale A livello regionale abbiamo sottoscritto tutti e due gli accordi in data 5 marzo 2013, e la firma non è stata scontata, dopo numerosi incontri e la dichiarazione di stato di agitazione, siamo riusciti a chiudere una tornata contrattuale difficile, con aumenti salariali di tutto rispetto. Al livello nazionale dopo la firma di quasi tutti i contratti, ricordo ANCE e Cooperative, non ancora firmati, vi è stata la firma del CCNL edili artigiani,un buon rinnovo, che potrà trainare la definitiva conclusione e firma del contratto collettivo edili industria e cooperative. Il contratto Nazionale, collegato ad una buona contrattazione di secondo livello, assieme ad una riforma fiscale che ridistribuisca il reddito ai lavoratori dipendenti sono strumenti semplici e veloci per dare respiro ai lavoratori. Per noi è di primaria importanza sostenere il CCNL che deve garantire il carattere universalistico dei diritti e mantenere un reddito equivalente sia al nord sia al sud del paese. Organizzazione La nostra organizzazione conta in chiusura anno 1175 iscritti tra il comparto ed ile, legno , manufatti e cemento e lavoratori lapidei. La scelta di stare sul territorio è una prerogativa scaturita dalla conferenza di organizzazione del 2005 ed è una scelta vincente per il mantenimento del tesseramento, che in questi mesi ci ha fatto disperare. Il lavoro vertenziale è sicuramente pesante dato che la scelta di farlo in categoria crea un forte sovraccarico di lavoro sia per vertenze individuali che collettive. Tanto tempo lo si dedica alla gestione dei fallimenti che stanno aumentando, con tutto quello che ne consegue ( fondi di garanzia, procedure di CIGS, mobilità...) Pensiamo sia importante continuare il lavoro nelle sedi distaccate, e pensiamo , di lanciare una campagna nei cantieri dove dobbiamo essere ancora più presenti, per cercare nuovi iscritti pur sapendo che la sfida tra organizzazioni si fa sempre più dura . Concludo con un ringraziamento sincero a tutto il gruppo dirigente che ha condiviso e fatto valere le proprie posizioni sempre e coerentemente, in questi quattro anni, questo è il mio ultimo intervento da Segretario Generale, spero di aver contribuito a far crescere la Fillea, un grazie sincero a Ezio e Roberto e a tutti i compagni del direttivo uscente che mi hanno su pportato e sopportato.. spero che in questa difficile congiuntura, si possa lavorare tutti insieme per dare speranza e non solo parole ai NOSTRILAVORATORI Grazie e buon Congresso

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