13.03.14 "Recentemente il congresso della Camera del lavoro di Torino ha approvato un ordine del giorno contro la realizzazione della Tav. Fin qui nulla di straordinario, nei congressi territoriali si stanno approvando numerosi documenti che andranno all`esame del congresso nazionale." Così esordisce Walter Schiavella nell'intervento che oggi viene ospitato sulle pagine dell'Unità..
INFRASTRUTTURE. PERCHE' LA CGIL DEVE SCEGLIERE LA TAV
di Walter Schiavella
Recentemente il congresso della Camera del lavoro di Torino ha approvato un ordine del giorno contro la realizzazione della Tav. Fin qui nulla di straordinario, nei congressi territoriali si stanno approvando numerosi documenti che andranno all`esame del congresso nazionale.
Ma il tema evidentemente colpisce più di altri, ed allora qualcuno grida ad un cambiamento di linea della Cgil, trasferendo impropriamente sul voto di una camera del lavoro, pur importante e significativo, una valenza generale. In questi stessi giorni, in altre istanze congressuali, si stanno approvando ordini del giorno proposti dalla Fillea sul tema più generale delle grandi infrastrutture che occorrono al paese, odg che arriveranno al congresso nazionale e avranno una valutazione finale e decisiva. Per parte nostra, come ovvio li sosterremo, convinti che il paese abbia bisogno anche di infrastrutture come la Tav; nel farlo non cesseremo però di lavorare ad una sintesi confederale, sperando di arrivare a decisioni condivise. Inutile ricordare che in maniera ideologica, nonostante le scelte dei precedenti congressi, altri hanno operato come se quelle scelte non ci fossero mai state. Per noi la confederalità ed il voto del congresso nazionale Cgil sono e restano il timone identitario della nostra categoria. Siamo convinti che sia arrivato il momento che tutti tornino ad attenersi a questa regola, oggi ampiamente elusa.
Nel merito della questione Tav, credo utile sgombrare il campo da una serie di luoghi comuni. Il nostro paese si colloca in Europa al secondo posto, dopo la Spagna, con il 91% del volume totale del trasporto merci su gomma. Completare la rete Alta Capacità/Alta Velocità significa ridurre drasticamente i consumi e l`inquinamento.
Due dati su tutti: con la Tav To- Lione si prevede una riduzione annuale di emissioni di gas serra pari ad una città di 300 mila abitanti, ed un traffico di camion ridotto di 600mila unità all`anno. Passare dalla gomma al ferro quindi è una scelta strategica proprio dal versante della sostenibilità ambientale, così come è altrettanto strategica la scelta di ridurre il gap infrastrutturale del nostro paese con l`Europa. Sulla Tav, sono stati commessi molti errori, a cominciare dallo scarso e tardivo coinvolgimento della popolazione, al contrario di quanto fatto dai nostri cugini francesi. Errore che ha prodotto la giusta preoccupazione delle comunità locali, ma anche molte strumentalizzazioni, non ultime quelle delle lobbies del trasporto su gomma o dell`asfalto a pedaggio. Qui voglio fare una domanda: per quale motivo nessuno si mobilita contro un altro cantiere che insiste sul territorio, quello per il raddoppio della galleria autostradale del Frejus? Parlo di quella A32 Torino Bardonecchia che risulta essere l`autostrada più cara d`Italia, e che probabilmente con la Tav rischierebbe di vedersi ridotto il traffico di camion. E allora, attenzione ad additare come nemici dell`ambiente la Fillea e chi sostiene la realizzazione del progetto low cost della Tav TO/LI e del Terzo Valico. E soprattutto, attenzione a prendere di mira chi nel cantiere Tav ci lavora, con le minacce, con gli insulti, con la caccia alle streghe.
Tornando quindi alla Fillea e al dibattito in Cgil sulla Tav, lo dico chiaro: non prendiamo lezioni da nessuno. Sul terreno delle scelte ambientali la nostra categoria, nel pieno della crisi più nera dal dopoguerra ad oggi, ha avuto il coraggio di fare una scelta unilaterale, rifiutando ogni ricatto occupazionale, scegliendo la via della sostenibilità: la nostra proposta è smettere di costruire case e di consumare territorio, ma recuperare il patrimonio edilizio, tutelare e mettere in sicurezza il territorio, investire sull`efficientamento energetico. Ridurre la contrapposizione sulla Tav ad un conflitto tra ambientalisti, la Fiom, e cementificatori, la Fillea, è una semplificazione priva di senso. Esattamente come quella di chi continua a rappresentare il nostro dibattito interno come uno scontro Cgil-Fiom. Fino a che ci fermeremo agli slogan, saremo utili solo a suggerire titoli ai giornali ma non si farà giustizia di un dibattito molto più ricco e articolato. Il Paese, le nostre comunità locali, i lavoratori, la Cgil meritano di più.