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13.03.14 Si è concluso il 27 febbraio 2014 il Congresso territoriale della Fillea Ragusa. Di seguito la relazione del segretario uscente Paolo Aquila, riconfermato alla guida della struttura dal nuovo direttivo eletto al termine del congresso.
“ Lavoro è vita , senza il lavoro esiste paura e insicurezza” John Lennon Care Compagne e cari compagni , innanzitutto voglio ringraziare gli ospiti presenti in sala che hanno voluto gentilmente accogliere il nostro invito e a loro voglio esprimere la mia personale gratitudine e di tutta la FILLEA. Saluto la delegazione della C.N.A. composta da Vittorio Schininà e Giuseppe Santocono ; Saluto la delegazione della FENEAL UIL nei compagni Nicola Spadaccino e Giorgio Gintoli e Lalle Spadaccino , miei stimati compagni . Un particolare benvenuto al nostro congresso di categoria al compagno Giorgio Bandiera segretario generale della UIL di Ragusa . E' presente la delegazione dell' ANCE rappresentata dal presidente provinciale dott. Sebastiano Caggia e dal direttore ing. Giuseppe Guglielmino . Con vero piacere e soddisfazione saluto la delegazione della FILCA CISL composta dal segr. Generale delle prov. Siracusa e Ragusa Paolo Gallo , e i componenti della segreteria FILCA. Gli Enti bilaterali della provincia di Ragusa , funzionano , garantiscono servizi , attività a sostegno della sicurezza e della formazione , ma anche a sussidio e tutela dei lavoratori edili e delle loro famiglie . I nostri Enti Bilaterali , Cassa Edile ed Ente Sfera , rimangono un punto di riferimento certo ed irrinunciabile per il settore edile , per imprese e lavoratori . Ed oggi , abbiamo qui , con noi e li ringrazio di cuore , i rappresentanti della Cassa Edile di Ragusa il Presidente Giuseppe Grassia e il direttore Giovanni Avola e per l' ENTE SFERA il presidente Fabrizio Chessari e il direttore ingegnere Pippo Canzonieri . Voglio inoltre esprimere la mia gratitudine al compagno Mario Ridulfo della segretaria FILLEA Sicilia per essere oggi qui con noi , chiamato a concludere questo nostro congresso . Mario , devi sapere che sono veramente orgoglioso di averti insieme a noi . In questi giorni di congressi di categorie provinciali non era per niente scontato avere con noi il segretario provinciale della CGIL compagno Giovanni Avola e lo ringrazio di averlo qui a fargli presiedere il nostro congresso . Infine il mio saluto a tutti voi delegate e delegati , lavoratrici e lavoratori presenti in sala , vi ringrazio non solo per la vostra presenza in questo nostro congresso provinciale , ma anche per quello che rappresentate nei luoghi di lavoro per impegno a rendere sempre più forte la FILLEA di Ragusa . I delegati eletti nelle 19 assemblee di base siamo in 52 di cui otto donne ; le assemblee congressuali di base oltre al voto sui documenti ed alle elezioni dei delegati , ci hanno fornito la straordinaria opportunità di incontrare millecentosettantacinque lavoratori nostri iscritti con cui abbiamo parlato , discusso e interloquito nei posti di lavoro e nelle sedi sindacali . Una grande opportunità di confronto e di maggiore conoscenza delle condizioni di vita e di lavoro reali e quotidiane , delle speranze , aspettative e necessità che tanti lavoratori hanno espresso , e da subito dobbiamo ripartire da quanto queste assemblee ci hanno trasmesso in termini di richieste e di aspettative per rilanciare la nostra azione di lotta per il lavoro . L'Uomo che vuole lavorare e non trova lavoro è forse lo spettacolo più triste che la disuguaglianza possa offrire sulla terra . Abbiamo misurato le diseguaglianza nei momenti di confronto anche aspro e duro , ma franco e vero . A volte la percezione di lavoratori disoccupati , con l'impellente bisogno di lavorare , di avere risposte urgenti è stata del tipo “ anche quelli della FILLEA fanno chiacchiere e non hanno la consapevolezza delle difficoltà e dei disagi che attanagliano noi disoccupati e lavoratori con una famiglia da sostenere e proteggere. Come affermava Gandhi : “ la felicità non viene dal possedere un gran numero di cose , ma deriva dall'orgoglio di avere un lavoro ; la povertà si può vincere con un sistema costruttivo ed è di fondamentale importanza combattere l' ingiustizia anche a costo della propria vita “ La disoccupazione che dura da troppo tempo , le entrare economiche che ridotte oppure ancora peggio nulle , la disperazione delle famiglie , scatena la voglia a di intraprendere iniziative di lotta concrete al fine di conquistare il lavoro . Senza lavoro si perde la dignità , il lavoro prima di tutto , da quì si deve ripartire oppure prevarrà la rassegnazione e la sfiducia . Care compagne e cari compagni , abbiamo lottato per contrastare gli effetti di una crisi esplosa nel 2008 con le caratteristiche di crisi finanziaria e si trasformata in crisi economica e sociale , come uno tsunami travolge e devasta il mondo del lavoro . Una crisi così lunga , pesante , terribile che ha devastato le attività produttive , che ha prodotto disoccupazione e povertà . La CGIL oltre a richiedere al Governo interventi adeguati a contrastare una fase così drammatica ha indetto in questi anni una serie di scioperi e di manifestazioni , azioni di lotte e proteste finalizzate a svegliare la Politica , le Istituzioni , il Governo . La FILLEA sia con iniziative nazionali che regionali e provinciali ha attivato varie rivendicazioni e proposta , perchè la ripresa della economia , dello sviluppo , dell' occupazione e' fortemente connessa alla ripresa del nostro settore . Anche la FILLEA a Ragusa si e' resa protagonista di iniziative a contrasto della situazione di disagio occupazionale ed economico che attanaglia i lavoratori e le loro famiglie . Voglio ricordare la grande iniziativa , la prima in Sicilia degli stati generali delle costruzioni in provincia di Ragusa il 17 dicembre del 2010 , la marcia lenta del 14 aprile 2011 , la manifestazione al porto di Pozzallo per sostenere lo sblocco del progetto della stazione passeggeri oramai abbandonato e dimenticato e resuscitato attraverso al nostra inziativa , lo sblocco di diversi importanti progetti bloccati dall'allora presedente dell' U R E G A che non convocava la Commissione per istruirli e definirli , le varie iniziative a sostegno della infrastrutturazione viaria nella nostra provincia. In questa provincia tante volte lavoratori e imprese si sono trovati insieme insieme per rivendicare il lavoro , lo sviluppo gli investimenti . Voglio ricordare le manifestazione per lo sblocco delle autostrade Ragusa-Catania e Siracusa-Gela culminate con la manifestazione della finta inaugurazione della Rosolini-Modica , pensata con una coreografia e una regia che ha , coinvolto i sindaci dei Comuni interessati e che si sono prestati alla farsa dell' inaugurazione , poi improvvisamente è arrivato con una decappottabile rossa fiammante un deputato “ CETTO LAQUALUNQUE” accompagnato da miss Sicilia che ha tenuto un discorso molto divertente ma significativo . Certo c'erano le OO.SS. la FILLEA con il segretario reg.le Franco Tarantino , i segretari nazionali di FILCA e FENEAL , ma l'effetto straordinario lo ha reso il finto deputato che a divertito molto , se ne parla ancora anche a livello regionale . Pensate che a fine manifestazione un lavoratore che doveva rientrare in un comune della nostra provincia mi ha chiesto indicazione per percorrere l'autostrada... ci ha creduto … voleva percorrere l'autostrada che non c'è , ha creduto che veramente si festeggiasse la realizzazione di un'opera rivendicata da quaranta anni. Voglio ricordarvi l'azione tenace ed insistente che abbiamo tenuto per sbloccare finanziamento della banchina passeggeri al porto di Pozzallo, con nostra soddisfazione ci siamo riusciti anche con il sostegno dell'allora onorevole Roberto Ammatuna che ringrazio per la disponibilità e impegno dimostrato. Inoltre il nostro intervento nei confronti dell' U R E G A di Ragusa che con grave responsabilità del presidente di allora , non convocando le commissioni per istruire i progetti , di fatto bloccava in maniera spudoratamente ostruzionistica l'avvio dei cantieri di importi importanti . E quando , negli incontri che come FILLEA avevamo deciso di effettuare con i Sindaci e gli Uffici tecnici , abbiamo registrato lamentele ed espressioni “ dovete chiedere all'UREGA” perchè lì bloccano tutto …. Beh , ce ne siamo occupati e ritengo abbiamo fortemente contribuito a fare sbloccare progetti per milioni di opere immediatamente cantierabili e a fare cambiare le cattive abitudini dell'allora presidente. Infine abbiamo incontrato e stiamo incontrando i Sindaci stiamo incontrando i Sindaci della nostra provincia per invitarli a sottoscrivere il nostro protocollo “ Lavoro e Legalità “ . Protocollo che intende impegnare le Amministrazioni a tutelare la manodopera locale da una parte e dall' altra a contrastare le varie forme di illegalità che nei cantieri si consumano , a partire dal lavoro nero . Stiamo registrando disponibilità da parte dei Sindaci , aspettiamo comunque risposte concrete nella direzione del lavoro e delle protezioni sociali . Siamo quindi in campo per disputare una partita difficilissima , per il lavoro , il lavoro sicuro , il lavoro legale , il lavoro di qualità, perchè solamente il lavoro restituisce dignità alle persone . Le imprese più disinvolte , i padroni, gente con pochi scrupoli approfittano del bisogno , della necessità di lavorare dei nostri operai , praticano lo sfruttamento non riconoscono il salario contrattuale oppure non regolarizzano l'assunzione , e arrivano persino ad estorcere quote di salario come l'assegno nucleo familiare o l'accantonamento cassa edile . Un caso emblematico si e' verificato alcuni mesi fa , credo a novembre 2013 , a seguito di una segnalazione alla guardia di finanza di Ragusa . Segnalazione di quattro operai edili di un cantiere con finanziamento pubblico , risorse europee e regionali per la costruzione di alloggi per cooperative , contestano alla impresa una serie di illegalità penali ed amministrative . Infatti l'impresa chiedeva la restituzione dell'accantonamento della cassa edile , l'impresa utilizzava manodopera in nero , utilizzava manodopera in grigio scurissimo ( assunti per due ore al giorno ) ed oggi i lavoratori hanno perso il lavoro e l'impresa sta subendo una causa di lavoro e . Non si tratta di un caso isolato perchè in questo periodo di crisi , in tanti ci marciano , approfittano dei dipendenti ed approfittano attivando false procedure di cassa integrazione sopratutto in deroga . Per contrastare le illegalità , lo sfruttamento e' necessario che i lavoratori si ribellino , ma anche che gli Uffici Ispettivi funzionino. Ma anche le Associazioni datoriali , sopratutto ANCE e CNA , per i casi più gravi , dovrebbero praticare nei confronti dei loro associati meno benevolenza , meno protezionismo , non devono comportarsi come le ambasciate che difendono i propri concittadini a prescindere , anche in presenza di gravi illegalità , invece dovrebbero persino decidere di espellere dalla associazione in presenza di pratiche di lavoro nero o vere e proprie azioni estorsive di parte del salario . Questa è la sfida che da qui lancio ad ANCE e CNA non solo per tutelare meglio i lavoratori , ma per difendere da sleale concorrenza le tantissime imprese sane e corrette che rispettano i diritti dei propri operai . Tante volte il lavoratore subisce per non perdere il lavoro , ma purtroppo esiste anche il fenomeno in cui il lavoratore chiede di lavorare in NERO per poter contestualmente godere della indennità di disoccupazione e dell'ammortizzatore sociale in genere. Tante volte si realizza una alleanza tra impresa e lavoratore per truffare la collettività . Certamente il lavoratore che assiste alle ruberie e alla corruzione praticata da molti politici e imprenditori , come ad esempio i 25 incarichi di Mastrapasqua ex presidente INPS con altre un milione di euro di compenso oltre gli altri 24 incarichi presidenziali ben renumerati ed come se non bastasse rubano … rubano , ruberie e truffe , ormai non ci scandalizziamo più , non ci indigniamo , ma oltre a prendere atto di tutte le malefatte , l'indifferenza coinvolge le coscienze oramai assuefatte e purtroppo la maggioranza della gente pensa che “ chi ruba poco è fesso “ ; in presenza di tutto questo cattivo esempio i lavoratori ritengono più che legittimo darsi da fare perchè la condizione sociale in cui versano non permette loro di farsi scrupolo … Bisogna moralizzare questo Paese fondato sul furto e sulla truffa . Bisogna che a partire da noi stessi ci si conquisti a una maggiore responsabilità civica . Jhon Kennedj appena eletto ebbe a pronunciare le famose parole “ non chiedetevi cosa potrà fare il vostro Paese per voi , ma chiedetevi cosa potete fare voi per il vostro Paese “ Per una nuova prospettiva sociale e di ripresa economica io credo che tutti noi dobbiamo rinunciare a qualcosa che magari , ieri , anche solo per motivi ideologici e per piena convinzione abbiamo strenuamente difeso . Forse oggi se dalla spesa pubblica al Welfare , dalla possibilità di fissare un tetto massimo a pensioni e retribuzioni ( in Germania i manager non possono guadagnare più di dodici volte dei loro dipendenti , in Italia guadagnano mille volte di più ; e fissare in circa cinque – sei mila euro mensili il tetto massimo delle pensioni di gente che è stata molto fortunata nel lavoro . Credo che una equa soluzione sarebbe quella di potenziare gli ammortizzatore sia per durata sia per valore economico al fine di trasformare il periodo di indennità sostitutiva al reddito con una vera disponibilità al lavoro , e quindi nel caso che non si verifichi la possibilità di essere assunti presso altra azienda , si possa essere disponibili presso le amministrazioni comunali di residenza per lavori utili alla collettività . Uniformare e Potenziare gli ammortizzatori sociali , per un principio di uguaglianza tra i lavoratori , bisogna approdare alla universalità dei diritti ma non al ribasso , ma potenziandoli . Considero inoltre che senza l'azione ispettiva che da una parte deve scoraggiare tutte quelle imprese che effettivamente non hanno esuberi , si tratta tante volte di piccolissime imprese che attivano la cig in deroga ed invece i lavoratori non rimangono nemmeno un giorno a casa e forse magari svolgono qualche ora di straordinario non retribuita . Ma quando arrivano quelli dell' ispettorato del lavoro , i lavoratori non devono scappare altrimenti si fa l'interesse di chi li sfrutta . Certo , ma quando arrivano quelli dell'ispettorato del lavoro ? Complicato a sapersi dato che gli Uffici ispettivi preposti ai controlli nei luoghi di lavoro sono ridotti alla targhetta sulla porta , oramai ci siamo ridotti di male in peggio , la Regione e il Governo non investono in una materia così sensibile , necessaria e che potrebbe risultare garanzia di maggiore entrate dato che si tratta di recupero di evasione contributiva. La FILLEA regionale ha avviato una campagna di denuncia contro i tagli di risorse in favore dei nuclei ispettivi e provincia per provincia oltre ai manifesti pubblici . Abbiamo incontrato i capi degli ispettorati del lavoro per solidarizzare e capire di più sulle circostanze e la volontà politica di azzoppare un servizio strategico . Inoltre nel 2011 la FILLEA nazionale ha costituito l'osservatorio per la legalità che in questi anni si è occupato particolarmente della problematica legata ai beni sequestrati alla mafia e alle aziende sequestrate alla mafia , con la finalità di salvaguardare i livelli occupazionali e le attività produttive . Il presidente allora era il compianto Pier Luigi Vigna e dopo la sua scomparsa il presidente è Giuseppe Ayala collaborato dai compagni Totò Lo Balbo , responsabile delle questioni sulla legalità , ed inoltre Walter Schiavella nostro segretario nazionale e Franco Tarantino segretario FILLEA Sicilia ed altri . Come si capisce , un organismo molto importante per i nomi e gli argomenti . Voglio ora illustrare l'andamento dei dati in cassa edile in questi anni anni di crisi. La nostra cassa edile nel 2007 registrava una presenza di operai attivi iscritti di 7007 , nell'anno del precedente congresso erano scesi a 5881 e nel 2013 una ulteriore caduta li porta a 3634 . In Sicilia poi va peggio che nel resto d'Italia , basta considerare che la perdita di iscritti in cassa edile dei lavoratori attivi tra il 2012 e il 2013 in Italia e' del meno 12 % nel 2013 e in Sicilia del meno 24% . E' del tutto evidente che in modo proporzionale tutti gli altri indicatori scendono in proporzionale misura e quindi la massa salari che nel 2007 era di oltre 58 milioni di euro passa nel 2010 a 42.181.000 e nel 2013 precipita a 24.222.00 . Una considerazione a parte va fatta comunque riguardo agli iscritti edili alla FILLEA ed anche ai sindacalizzati . Nel 2010 gli iscritti alla FILLEA raggiungo la punta massima con 1776 unità pari al 54,15% su iscritti FLC e il 30,20 di tutti gli attivi , mentre il totale dei sindacalizzati rappresenta 55,77% quindi 44,23% non e' iscritto ad alcuna organizzazione sindacale . Nel 2013 , considerato che il numero degli operai complessivamente è crollato , gli iscritti alla FILLEA di Ragusa risultano 1414 pari al 52,14 su iscritti FLC ed il 34,30 di tutti gli attivi ; ma i sindacalizzati raggiungono complessivamente il 74,63% degli attivi mentre i non iscritti rappresentano 25,37% . Questo risultato credo sia dovuto al patto di non aggressione sottoscritto nel 2011 con la FILCA. In allegato sono stati riportati dati piu' completi dal 2009 al 2013 che per ragione di sintesi ho evitato di riportare in questo ragionamento . Mi sento comunque di affermare che la FILLEA , pur nella drammaticità della continua e progressiva perdita di lavoro , non arretra e conquista il consenso e la fiducia dei lavoratori . Il lavoro in edilizia , gli investimenti finalizzati alla riqualificazione dei fabbricati esistenti e alla riqualificazione dei centri storici dal punto di vista dell' energia pulita , rinnovabile , alternativa molte volte abbandonati con fabbricati obsoleti , investire sull'esistente senza occupare ulteriore suolo è strategicamente necessario , utile , intelligente . I Sindaci possono giocare un ruolo determinante e non devono distrarsi riguardo alla presentazione di progetti , richieste finanziamenti , ed ogni altra iniziativa utikle a conquistare investimenti strategici . La difesa del suolo , dei rischi idrogeologici , dell'ambiente e dei beni archeologi ed architettonici sono per la FILLEA azioni altrettanto necessari e strategici . Assistiamo inermi alla vendetta della natura su le malefatte dell'uomo . Poi la potenza dell'acqua , delle alluvioni , degli uragani devasta , allaga , distrugge , uccide … Così come uccide l'inquinamento ambientale . Quante terre dei fuochi la popolazione subisce senza rendersene pienamente conto ? Un PAESE civile può far finta di niente , può omettere di intervenire , di soccorrere , di risanare e infine contrastare con norme più che severe ? Bisogna inoltre prevenire il rischio sismico con interventi strutturali a tutela degli edifici pubblici sopratutto nelle aree ad alto rischio e a partire da SCUOLE e OSPEDALI , impegnare una spesa congrua e per la prevenzione antisismica e' conveniente rispetto a quanto costerebbe la ricostruzione dei danni disastrosi degli effetti distruttivi e tragici del terremoto , senza considerare la perdita di vite umane che magari al momento della tragedia l'opinione pubblica e le Istituzioni esprimono tantissima solidarietà e poi tutto si dimentica , tutto passa e restano ferite le popolazioni colpite dal sisma nella scelleratezza del mancato investimento preventivo . Infine la questione infrastrutture . Da questo punto di vista la distanza tra il cento-nord- ed il centro sud rimane abissale , incolmabile , anzi oggi ancora di più . Affermare che senza la ripresa economica e produttiva del meridione , non ci potrà essere una vera ripresa del PAESE , non mi convince . La questione meridionale e' stata posta e riproposta senza che poi si sia veramente e concretamente pervenuti a reali soluzioni . Io sono tra quelli che tra la possibile costruzione del ponte Messina-Reggio Calabria e una vera infra strutturazione della Sicilia per quanto riguarda la viabilità stradale e ferroviaria , io ho sempre creduto che fosse prioritario infra strutturare la Sicilia . Noi a Ragusa da alcuni decenni siamo in speranzosa attesa che qualche metro di autostrada attraversi la nostra Provincia . Non e' stata e non e' un atteggiamento passivo né fatalista , ma dai tempi della VERTENZA RAGUSA negli anni 80 ad oggi la CGIL che ha sempre ritenuto la realizzazione delle autostrade SIRACUSA-GELA e RAGUSA-CATANIA strategiche per lo sviluppo , l'economia della provincia e per l'occupazione e quindi si batte , si e' battuta e si batterà al fine di garantire alla popolazione e alla economia ragusana queste importanti infrastrutture . Insieme alla realizzazione delle due autostrade , alla circostanza che oggi l'aeroporto di Comiso rappresenta una straordinaria realtà per i risultati già ottenuti e per quello che rappresenta nel panorama aeroportuale e per le ricadute economiche che ancora potranno consolidarsi , c'e' da tenere in debito conto gli investimenti ( 40.000.000 di euro ) per il completamento del porto di Pozzallo , non siamo soddisfatti dato che ancora per le autostrade bisogna aspettare quasi un anno e per il porto bisogna riandare in gara perchè l'impresa detentrice dei lavori e' stata inquisita per mafia , ed inoltre la questione ferroviaria ad oggi e' completamente abbandonata e non si bisbiglia di investimenti per brevi tratti , di investimenti di raddoppio e tanto meno di alta velocità , lo dico con amara ironia. Quindi convinto della necessità di investire per infrastrutturare bene la Sicilia , ero per il no al momento al ponte . Le mie certezze sono messe in dubbio da altra filosofia di pensiero che sostiene che oramai e' tardi dato che la produzione agricola di Israele ha sottoscritto accordi decennali con i PAESI nord-Europei , i paesi di consumo e che quindi se consideriamo la circostanza di un impegno di spesa che per la Ragusa-Catania passa dalla gestione del privato ad un investimento assicurato dal ministro Lupi , ritengono che non ne valga la pena , che certamente le autostrade si realizzeranno , ma per loro e' come costruirle nel deserto , come gettare milioni di euro dalla finestra , una spesa inutile , meglio dare i soldi ai ragusani e invitarli a trasferirsi altrove. Vi rendete conto di quale e quanto disprezzo verso la Sicilia e anche per la nostra provincia? Io voglio ancora credere che le potenzialità della nostra provincia e della Sicilia sono enormi , io voglio ancora credere che non c'e' Italia senza il mezzogiorno e senza la Sicilia , io voglio ancora credere che la Sicilia sia vittima di una classe dirigente nazionale e regionale che negli anni non ha investito per lo sviluppo e la ricchezza dei siciliani , ma ha investito per accaparrarsi il consenso elettorale attraverso l' assistenzialismo , le raccomandazioni a cittadini sudditi , si è favorito il demerito a danno di un miglior funzionamento della pubblica amministrazione . Quando negli anni 50 il bandito Giuliano si dichiarava separatista in quanto voleva la Sicilia 50^ stella degli americani , io provocatoriamente dico che forse aveva ragione . Penso che se affidassimo la totale gestione della nostra regione ai cinesi o ai tedeschi o anche agli americani , la Sicilia diventerebbe una importantissima realtà economica , turistica , produttiva , ricca …. invece ci dobbiamo misurare con la disoccupazione , le povertà , la burocrazia , la mafia , la desertificazione delle aree industriali , la cattiva politica . Tutto questo rappresenta quello che dovrebbe essere nel settore edile e non e' , ancora no , ma so che con le nostre azioni , con le nostre lotte , con le nostre iniziative , con le nostre proposte , sapremo indurre la politica , le istituzioni , gli enti , le imprese a scelte più coraggiose e decisive per lo sviluppo e il lavoro. Nel nostro Paese registriamo una serie di primati negativi riguardo ai livelli di corruzione che viene stimata ad oltre 100 miliardi annui , come anche l'evasione fiscale oltre 110.miliardi di euro l'anno , e le attività della malavita organizzata . Siamo un Paese che soffre per le retribuzioni tra le piu' basse in Europa , ma con il costo del lavoro troppo alto . Siamo un Paese in cui il 10$ della popolazione possiede la metà della ricchezza e potrebbe pagare per risanare il debito pubblico senza impoverirsi . Siamo un Paese che non riesce ad attrarre investimenti , al contrario le imprese italiane fuggono , delocalizzano. Non sappiamo difendere il nostro made in Italy perche' il governo non sostiene veramente il lavoro , le imprese , i lavoratori . In altri Paesi garantiscono detassazioni sul lavoro molto convenienti ed assegnano aree su cui costruire le fabbriche con spese minime o nulle e con burocrazia assente . Fare impresa in questi Paesi diventa facile , sbrigativo … senza contare la importanza dei livelli infrastrutturali materiali ed immateriali , dei servizi , dei costi energetici che nella valutazione della scelta sulle arre geografiche dove investire risulta determinante . E non possiamo continuare a raccontarci che e' stata colpa del Berlusco- nismo . Si e' vero venti anni di Berlusconi hanno arretrato il Paese , nella perdita dei valori , nella educazione alla evasione fiscale , nel curare l'apparire e le chiacchiere , nello spendere i soldi delle aree sottoutilizzate del meridione e della Sicilia in favore della Lega nord e delle aree dell' Italia nord-orientale , nel garantire ministeri ad incapaci sudditi personali che nella vita privata probabilmente erano finiti , umanamente falliti , messi lì difendere gli esclusivi interessi del loro duce ops del loro capo … insopportabili.... No , non e' stato solo colpa esclusiva del Berlusconismo . Si tratta di una patologia piu' antica, piu' articolata , piu' complicata . I meccanismi sono strettamente legati alla necessità del consenso elettorale attraverso il clientelismo , l'assistenzialismo , il favoritismo e quindi le sudditanze a prescindere , e quindi una società di raccomandati e a volte incapaci perchè viene mortificato il merito e premiata la sudditanza ,la Politica occupa ogni spazio e si ricicla e si rinnova sempre ,mantenendo inalterati i privilegi , un tempo li chiamavamo i professionisti della politica oggi , dopo venti anni di governi di destra , si sono trasformati in sciacalli . Siamo approdati a giorni in cui la protesta si manifesta con i movimenti dei FORCONI oppure con I CINQUE STELLE , certamente intercettano il malumore e il malessere di grandi platee di cittadini , ma dobbiamo renderci conto della instabilità che producono . A queste condizioni non può esistere il bilateralismo . Tre forze politiche equivalenti che tra loro si annullano . I grillini si arroccano nel rinunciare a qualsiasi alleanza e si ritengono i moralizzatori del Paese . Si sono comportati come quelli che , dopo aver corteggiato una bella ragazza e finalmente la ragazza ci sta , intende cedere , loro non si presentano all' appuntamento … e purtroppo magari quella se ne va col primo che capita … Berlusconi … Alfano … chiunque sia certamente non il tipo giusto . Speriamo che con una nuova legge elettorale che con il sistema del ballottaggio tra le prime due forze , così come avviene per la elezioni dei sindaci , si superi finalmente questa evidente incongruenza . Renzi assicura che fra poche settimane sarà approvata la riforma elettorale . Lo spero . Non vorrei apparirvi qualunquista né banale , non vorrei essere percepito approssimativo nei miei ragionamenti sulle questioni della politica , vorrei semplicemente affermare la necessità non piu' derogabile di praticare concretamente un cambio di passo finalizzato agli investimenti per lavoro e sviluppo , al contrasto alle evasioni ed elusioni , al contrasto alle illegalità , e ottenere investimenti per il lavoro , abbassare il costo del lavoro e innalzare i salari . Abbassare le tasse ai lavoratori e pensionati e invece tassare le rendite , i patrimoni , le ricchezze , insomma deve pagare chi ha di piu'. Il sistema pensioni voluto dal governo Monti , in un fase sociale e politica in cui la faceva da padrone il panico , in un momento in cui si e' temuto il precipizio , il fallimento dell' Italia e quindi si sarebbero determinate conseguenze inimmaginabili per l' intera Europa e non solo per l' Italia , quel momento di panico generale ha permesso alla Fornero e a Monti di imporre una riforma pensionistica assurda e ingiusta, la peggiore legge sulle pensioni in Europa . Al di là degli effetti causati ad oltre trecentomila ESODATI cui nel modificare le regole preesistenti li ha lasciati senza salario e senza pensione , c'e' da considerare il danno in termini di diritto e in termini di misura che viene causato ai giovani. Andranno in pensione a 70 anni e avranno pensioni ridicole rispetto alla circostanza che dal 2012 il calcolo sarà esclusivamente retributivo , e non avranno nemmeno la garanzia del trattamento minimo , ossia un terzo del salario dei metalmeccanici . Gli edili , gli operai , i lavoratori non possono accettare , subire , condividere questa legge ingiusta , odiosa , e discriminatoria . Bisogna veramente reagire e costituire tutte le iniziative per recuperare un diritto alla pensione non oltre 62 anni senza penalizzazioni , con la garanzia del trattamento minimo e senza penalità. Lo diciamo non per pura forma , tanto nel documento congressuale e' una azione completa e importante , no lo diciamo perchè' nelle nostre assemblee di base la questione della necessità di rivedere la norma Fornero sulle pensioni e' stata molto sentita e discussa. Del resto i nostri operai dopo quell'età di 62 anni sempre meno trovano occupazione nei cantieri e rimanere oltre cinque anni in attesa di ricevere la meritata pensione e' alquanto complicato , impossibile . Il disperato gesto del suicidio del compagno Pino Burgarella che da disoccupato non trovava lavoro e proprio un anno fa decise di togliersi la vita con in mano il libretto della costituzione l'art. 1 della Costituzione dovrebbe almeno essere d'insegnamento. Quante persone , quanti lavoratori , quante imprese si devono ammazzare per rimediare ad una macelleria sociale che ormai affossa le famigle nel disagio e nella povertà? Se il settore edile soffre di una crisi micidiale , gli altri settori non sono da meno . A una delegata presente in sala che preoccupata del suo futuro lavorativo , della sua azienda , della condizione sociale e delle prospettive di ripresa economica e di mercato , ho dovuto rispondere che a oggi una possibile ripresa di mercato e' basata sulla necessità della fine , della chiusura di altre imprese. Voglio dire che oggi il mercato non si può' permettere gli attuali competitori e quindi in presenza di un ridimensionamento del mercato , a costi invariati la competizione la sopravvivenza aziendale nel saper investire in ricerca e innovazione . Quindi superare la sindrome dello sciacallaggio , della morte tua – vita mea , della competizione al ribasso , delle procedure dillegali , ma invece sapere approfittare di questi momenti difficili per misurarsi in una sana e innovativa competizione al rialzo . Quindi migliorare la qualità del prodotto , abbattere costi energetici , investire in ricerca , investire in innovazione , conquistare mercato . Ho cominciato a scrivere questa relazione nel riferimento politico del governo Letta , da ieri e' stato costretto alle dimissioni in quanto sfiduciato dal suo stesso partito politico . C'è una velocità nella agenda della politica che non fa il paio con la efficacia e la efficienza necessaria al nostro Paese , ma anzi assistiamo a forme di cannibalismo all'interno della stessa forza politica finalizzate esclusivamente alla gestione del potere e alle ambizioni personali. Le opposizioni , in vario modo ci faranno rivivere un deja vu sulla mancata legittimazione del voto . Ormai abbiamo imparato a non prenderli sul serio . Matteo Renzi prima dichiara che non avrebbe mai accettato un incarico da Presidente del Consiglio dei Ministri senza aver vinto le elezioni e poi prende le stesse scorciatoie già praticate da suoi predecessori . Uno squallore . Voglio sperare e un pochino credere che questa sua sfrenata ambizione possa anche produrre almeno la metà di quello che dice di voler fare e sarebbe utile per il Paese . Se così non sarà , veramente saremo al capolinea , veramente si rischierebbe l' insurrezione armata , veramente la società italiana potrebbe ribellarsi , veramente rischieremmo di assistere alle stesse scene che in questi giorni sono state vissute in Ucraina per altre ragioni. Una grandissima responsabilità che con il tipo di alleanza possibili presenti in Parlamento , e' più facile la delusione che ottenere risultati . Sarebbe stato piu' giusto fare approvare la legge elettorale al governo Letta per poi andare al voto e avere come risultato una maggioranza di governo omogenea nella falsariga della elezione dei sindaci . In questa situazione di grave crisi della politica italiana , l'Europa , una Europa della finanza e delle banche , una Europa che impone rigide regole di profilo economico finanziario che penalizzano l'Italia , come la Spagna , il Portogallo , la Grecia deve cambiare pelle , deve trasformarsi. Leghisti e qualunquisti teorizzano la fuoriuscita dall'Europa e dall' euro , fsarebbe un grave errore , invece è necessario costituire una Europa federale , gli Stati Uniti d'Europa , riformare la BCE sul modello della Federal Reserve americana con funzioni che di sostegnoalle politiche sociali ,alle politiche dello sviluppo e della occupazione . Occorre che l'Europa si faccia carico di avviare di un progetto di protezione e “ garanzia giovani “ , che si faccia carico di una legislazione comune per i Paesi che la compongono in tema di fisco , sviluppo e occupazione . Credo che i Padri costituenti dell' Unione Europea a partire da Altiero Spinelli hanno sognato e voluto creare non una Europa egoista , ma una Europa solidale . Solo con una Europa politicamente unita con regole comuni ,con Welfare unificato , solidale e federata per risultare competitiva nei mercati internazionali , altrimenti avremmo una Europa di alcuni Paesi ricchi e un'altra Europa dei Paesi in cui tra patto di stabilità , divieti finanziario-contabili e prevaricazioni delle banche , la società , la popolazione non solo sempre più riterrà utile e giusto uscirne , ma la ripresa economica non ci sarà e diventerà condizione ordinaria l'arretramento verso le povertà e la disoccupazione. . In questi anni abbiamo avuto maggiori possibilità di accedere nelle aziende , chiamati per sottoscrivere varie forme di ammortizzatori a causa degli esuberi segnalati dai datori di lavoro . Dalla Cassa integrazione ordinaria a quella in deroga , dal contratto di solidarietà alla cassa integrazione straordinaria e purtroppo anche , in tante circostanze alla mobilità , ai licenziamenti... Quindi anche Imprese particolarmente chiuse nei confronti delle Organizzazioni sindacali ci hanno consentito di sindacalizzare i lavoratori , e si sono costituite normali relazioni sindacali . Penso a diverse aziende lapidei di Comiso , realtà in cui nel passato il marmo ha rappresentato un settore economico importantissimo e che purtroppo la crisi sta distruggendo un settore che registra un numero considerevole di aziende di varie dimensioni in cui risultano occupati da 50 operai in alcune a poche unità in altre . Un settore che tranne in una importante azienda , ha usufruito di ogni tipo di ammortizzatore pur di mantenere in forza i lavoratori e purtroppo qualche volta sono intervenuti i licenziamenti . Un settore in cui a volte in qualche piccola impresa abbiamo riscontrato la mancanza dell'energia elettrica , tagliata per morosità con espressioni disperate dei titolari riguardo alla scarsa speranza per il futuro . Confarma di un comune destino tra impresa e lavoratori. Mi auguro che nei prossimi mesi si possa sottoscrivere un contratto di bacino del settore di secondo livello e che si possano tenere in equilibrio reciproci interessi . Abbiamo lanciato qualche proposta , qualche ipotesi , se le aziende più importanti del settore , nel reciproco interesse , valuteranno positivamente , potremo avviare un proficuo confronto . Un altro settore in cui a causa della crisi abbiamo avuto l'opportunità di conquistare le agibilità sindacali e' quello dei manufatti in cemento , settore dei laterizi . E con dinamiche e percorsi molto diverse abbiamo purtroppo registrato la quasi chiusura o meglio un fortissimo ridimensionamento in termine degli occupati , dei dipendenti nei quattro maggiori siti della provincia. Eravamo partiti con la Sgarioto prefabbricati che nel 2009 ha posto in mobilità più della metà dei dipendenti , poi la CP SYSTEM nel 2012 , si avvia una procedura per 16 operai su circa quaranta , ma poiché i lavoratori non ricevevano la retribuzione dal mese di maggio ed eravamo a novembre , e venivamo da un lungo sciopero durato un mese , in diversi hanno deciso di dimettersi per giusta causa , ora la ditta è con solo cinque dipendenti superstiti , poi la SICEP che in presenza di un esubero pesante , per evitare di compromettere ogni futura prospettive , avvia una procedura di mobilità che lascia a casa due terzi dei dipendenti , ossia circa quaranta su sessanta , e richiama con contratto a tempo determinato i suoi ex dipendenti man mano che conquista commesse , non ha mai ritardato il pagamento delle retribuzioni e siè ridimensionata in attesa di tempi migliori , infine il Gruppo TIDONA prefabbricati , rappresentato da quattro aziende : la Tidona rsl , la Tidona spa , la LT costruzioni e la TSA . Nell'ultima settimana di gennaio , un mese fa , in una situazione di ritardato pagamento delle retribuzioni di novembre , dicembre e gennaio e in un continuo e permanente percorso di recupepro credito dei lavoratori , come una doccia fredda arriva la comunicazione di avvio procedura licenziamento collettivo per chiusura attività di tre delle quattro ditte e la quarta la s.p.a. Viene affittata da una nuova azienda ciostituitasi di recente e che ha riassunto alcuni lavoratori a tempo determinato . Anche in questo caso registriamo un ridimensionamento che porta la forza lavoro da circa 119 dipendenti complessivi a circa trentacinque . Una vera e propria macelleria sociale che ha una ricaduta negativa sulle economie delle famiglie dei lavoratori coinvolti dai licenziamenti , ma anche sulla economia dell'intera provincia . Per dire che anche questo settore non gode di buona salute in un contesto in cui le banche con una scelta particolarmente restrittiva nel riconoscere il credito alle imprese , i committenti che non corrispondono nei tempi dovuti i costi della produzione consegnata , i competitori che pur di accaparrarsi la commessa fanno ribassi che non lasciano margini di ricavi e il costo del lavoro ossia le tasse sul lavoro che si mantengono molto alte non ultima l'incidenza dell' IMU sui capannoni aziendali e l'alto costo energetico , rendono difficile , quasi impossibile il fare impresa , e per questo tante imprese chiudono o delocalizzano . Anche in provincia di Ragusa le attività produttive e industriali tendono a chiudere si va verso una disertificazio-ne , imprese storiche come ANCIONE metalmeccanica, come l'ass. PIOMBO , come ARTE-ORTO imprese agricole chiudono , smantellano vuoi per scelte di politiche aziendali sbagliate , ma certamente vittime di questo tsunami che sta travolgendo il lavooro . Alla Metra hanno attivato il contratto di solidarietà per tutti i dipendenti . Cito imprese di altre categorie per dire che nessuno si salva . Nessuno risulta immune , fuori pericolo . Le due cementerie COLACEM della nostra provincia hanno in questi anni subito la procedura della Cassa integrazione e d anche una procedura di mobilità su base volontaria . La COLACEM rappresenta uno dei punti più alti delle attività industriali presenti in provincia . Eppure non solo anche la COLACEM si e' vista costretta ad avviare procedure per motivo di esuberi , ma non è escluso che si possa persino arrivare all'abbandono del Gruppo della presenza in Sicilia o alla chiusura di uno dei due stabilibenti . Tuttociò nella considerazione che i volumi di cemento in Italia sono scesi da 47 milioni di tonnellate a 18 milioni di tonnellate mentre i competetitori e i costi aziendali sono rimasti complessivamente invariati . Quindi , se guardiamo alle cementerie di Francia e Germania in cui con le stesse quote di mercato che si hanno in Italia vi sono pochi competitori , è del tutto evidente che l'attuale sistema italiano non regge. La COLACEM in questi ultimi anni ha scelto una politica industriale finalizzata al tentativo di mantenere in vita tutti gli otto stabilimenti che possiede in Italia. Pur registrando forti perdite economiche , ha potuto far fronte agli ultimi bilanci attraverso gli utili derivanti dagli stabilimenti esteri della Tunisia e di Santo Domingo ed anche attraverso la vendita di quote CO2 . In questo precipitare dei volumi , l 'attuale produzione rappresenta la capacità produttiva di due stabilimenti su otto . Quindi le politiche di resistere in attesa che altri competitori cedano , chiudano , come sta avvenendo per ITALCEMENTI in Sicilia e' un tentativo finalizzato ad aumentare le quote di mercato . Se non si riuscirà ad ottenere risparmi sui costi energetici anche attraverso l'utilizza del CSS , un combustibile derivante dalla differenziata ma che per poterne avere i benefici bisogna supere molti ostacoli burocratici ed ideologici , ma per le informazioni che ho pare che da un punto di vista ambientale non produca alcuna forma di inquinamento . I dirigenti della COLACEM hanno sempre dichiarato di voler scongiurare ogni forma di macelleria sociale , di considerare gli stabilimenti a vita in quanto moderni , in quanto la proprietà sa fare solo impresa e non finanza , ma in assenza di mercato ogni buon proposito , ogni progetto industriale diventa volubile . Devo infine dire che in questi mesi nello stabilimento di Ragusa si sono consumati fatti storici in negativo . Infatti alla scadenza del mandato delle RSU abbiamo avviato le procedure per le votazione del rinnovo e la maggioranza dei lavoratori non ha partecipato facendo mancare il quorum per eleggere in prima votazione le rappresentanze sindacali unitarie . La scelta di non partecipare alle votazione è la conseguenza di una mancanza di fiducia , di non sentirsi sindacalmente rap-presentati , di non riconoscersi nei candidati espressi , forse tutto questo , ma anche la reazione alla “ferita “ inferta dalla procedura della cassa integrazione di nove settimane per un massimo di diciotto giorni . Per questa vicende della cassa integrazione nella fabbrica Colacem Ragusa abbiamo subito un ulteriore perdita di iscritti e di consenso . L'assemblea dei lavoratori , iscritti e non chiedeva alle tre federazione di non sottoscrivere la procedura e sopratutto si è avuta la chiara e netta percezione che i lavoratori ci considerassero in comunella con l'azienda contro di loro . Tutto questo perchè convinti di subire l'ingiustizia della procedura non perchè necessaria ,a per sostenere altri stabilimenti Colacem con maggiori difficoltà come quello di Pozzallo distante pochi Km . Perchè subire sacrifici a Ragusa ? Se proprio devono chiudere lo stabilimento di Pozzallo , lo decidano ma non coinvolgano quello di Ragusa … Non è il film che si sono girato , e posso dire alla faccia della solidarietà . Antonio Gramsci ci ha insegnato che se oggi colpiscono un tuo compagno di lavoro e non ti batti per di suoi diritti , domani , quando torneranno per colpire te nessuno ti difenderà . Comunque è andata così , e mi è dispiaciuto molto , ma so di essermi comportato correttamente . Questi fatti hanno comunque innescato il secondo fatto storico dentro lo stabilimento per certi versi ancora più grave , ossia una ampia platea di lavoratori si è costituita in sindacato autonomo e quindi dentro la Colacem di Ragusa oltre ad un nutrito gruppo di non iscritti vi operano quattro sigle sindacali unica circostanza in Italia per quanto riguarda il Gruppo . Il risultato ad oggi è che siamo stati convocati per un'ulteriore cassa integrazione ordinaria che partirà l'ultima settimana di marzo e che le quattro oo.ss. gestiscono senza le tensioni della precedente non perchè sia cambiato qualcosa , ma credo che finalmente si sia approdati ad una maggiore consapevolezza riguardo alla partita in gioco . Non è la riduzione temporanea della retribuzione causata dalla procedura ,ma i posti di lavoro , il rischio ragionevole che la Colacem se non ci saranno inversioni di marcia nella direzione di maggiori volumi , di ripresa economica , potrebbe persino valutare di abbandonare la Sicilia , di chiudere entrambi gli stabilimenti della provincia di Ragusa . Non voglio creare allarmismo né tantomeno alcun panico , ma è meglio pensare al peggio che assere presi alla sprovvista ... Io sono per l'unità dei lavoratori e per la democrazia sindacale e se oggi gli operai della Colacem vogliono sperimentare questa esperienza del sindacato autonomo , ne prendiamo atto, ci misureremo anche con loro con prossime elezioni per RSU e ci confronteremo strada facendo nella speranza di poter dimo- strare il nostro leale impegno a sostegno delle reali tutele dei diritti dei lavoratori contro ogni becero egoismo personale . Mi avvio alle conclusioni , ma lasciatemi fare due ultime considerazioni . La prima riguarda i rapporti della FILLEA in termini dell'unità sindacale . Io sono tra quelli che ha sempre ritenuto necessaria e strategi – ca l'unità sindacale . Uniti si è più forti , uniti si è più credibili , uniti è meglio . Luciano Lama poneva l'unità sindacale al centro , a prescindere , senza se e senza ma . Ed io ho sempre cercato di mantenere la barra dritta verso questa stella polare . Bisogna sapere sempre anteporre gli interessi e le tutele dei lavoratori a meschini calcoli personali o immediati tornaconti , altrimenti tutto si incrina . Forse tra noi e la FILCA si è verificata questa dinamica . E da questo congresso voglio invitare i colleghi , se lo ritengono utile , ad approfondire le questioni critiche , a fare un serio tentativo per un percorso leale , duraturo , ed effettivamente unitario Cari amici della FILCA , francamente , non sono contento dei risultati raggiunti , anzi i rapporti unitari e le relazioni interpersonali per quanto mi riguarda sono alquanto peggiorati , cari amici della FILCA so che quando si sbaglia si sbaglia insieme , so che molte volte la sindrome della bottega prevale sulla nobiltà delle buone relazioni sindacali , ma da qui voglio affermare la necessità di pervenire ad una messa a punto vera , concreta , duratura , convincente della macchina che si è obbiettivamente inceppata . Non vorrei prendere atto che tra noi si potrà solo mantenere un rapporto di vicinato necessario e mal sopportato . Devo dire che con la FENEAL i rapporti unitari sono migliori , più che soddisfacenti e mi auguro che durino e si rafforzino sempre di più . Chiudo così come ho iniziato questa mia relazione scritta nei ritagli di tempo e certamente , incompleta , scontata , con sviste grammaticali e forse la giudicherete ancheun po banale . Chiudo , dicevo, con un ringraziamento finale a due persone speciali . A due persone che mi rendono agevole l'impegno sindacale in FILLEA , a Franco Cascone e Graziana Stracquadanio. Da qui voglio esprimere la mia gratitudine al compagno Franco Cascone per il contributo fondamentale che offre alla FILLEA di Ragusa . Per l'amicizia che ha saputo dimostrarmi . Franco possiede molte virtu' , tante doti , Franco è una perso-na che sa parlare ai lavoratori , è una persona di cui mi sento onorato di averlo tutti i giorni insieme a me, nel lavoro di tutti i giorni , per i lavoratori e la FILLEA , Franco rappresenta la forza della nostra categoria perchè i lavoratori li conosce tutti e tutti conoscono lui . Franco è un lavoratore tra i lavoratori . Franco ha la capacità di saper parlare la lingua dei lavoratori e i lavoratoori capiscono il suo linguaggio. In eguale misura voglio esprimere tutto il mio orgoglio per vare nel 2011 voluto in categoria la compagna Graziana Stracquadanio. E' per me un privilegio averla conosciuta ed averla in FILLEA . Graziana è una compagna che vive la CGIL come fosse la sua famiglia e i lavoratori fanno parte della sua famiglia . Graziana è una passionaria . Una donna che per i diritti dei lavoratori è pronta a rinun - ciare ai suoi , alle sue libertà . Graziana è una persona generosa. Trascura sé stessa per avere tempo per i lavoratori . Loro due sono la forza della FILLEA di Ragusa . Franco e Graziana rappresentano per la FILLEA di Ragusa un amalgama perfetto . Loro sono la nostra reale arma segreta , a loro due io esprimo tutta la mia stima , il mio affetto e quando fra pochi anni mi torneranno in mente i momenti della mia vita lavorativa , del mio impegno nella CGIL , sono sicuro che il ricordo più struggente sarà il ricordare la mia esperienza vissuta insieme a loro . Epicuro duemila anni fa affermava :“ Non abbiamo tanto bisogno dell'aiuto degli amici , ma della certezza del loro aiuto “ Io ho questa certezza . Grazie ancora . Viva La FILLEA- Viva la CGIL .

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