14.03.14 Il tavolo della Presidenza, oltre ai Centro Regolatori, è stato allargato con la presenza di 5 compagni “storici” andati in pensione.

In questo ambito in modo particolare è stato ringraziato pubblicamente, a nome della Fillea Provinciale di Salerno, il compagno Carmine Simone che ha fatto parte dell’Apparato, con un Contratto di Collaborazione Volontario e Gratuito, fino allo scorso anno. Compagno che ha fatto del senso di militanza ed appartenenza il proprio verbo, forgiando col proprio esempio e soprattutto con la propria esperienza, gli altri giovani compagni dell’Apparato. In definitiva è stato un Congresso molto partecipato, svoltosi nella zona dei templi di Paestum, che ha contato tra delegati ed invitati, più naturalmente gli ospiti, circa un centinaio di persone. Tra i molteplici interventi delle compagne e dei compagni è emerso inequivocabilmente il disagio rispetto all’attuale Sistema Pensionistico che, di fatto, ha creato un ulteriore allungamento per il raggiungimento dei requisiti. E per un Settore come il nostro la Riforma Fornero non ha fatto altro che aggravare ulteriormente la situazione posto che, con “certezza” matematica, ogni lavoratore in edilizia nella propria attività lavorativa riesce a totalizzare non più del 50/60% di contribuzione rispetto agli anni effettivamente lavorati. Altro dato che è emerso dalla discussione è riferito alla sigla firmata dalle Parti Sociali dell’ultimo “Regolamento Attuativo” rispetto all’Accordo di Rappresentanza. Gli interventi hanno evidenziato favorevolmente due aspetti: la riappropriazione del proprio ruolo da parte della R.S.U. ed il fatto che con questo accordo per il futuro si metterà fine ad accordi separati. E’ intervenuta anche la compagna Responsabile del C.A.F. di Salerno che ha messo in evidenza il costante lavoro in sinergia tra la Categoria ed i Servizi Fiscali della CGIL, mettendo in risalto il ruolo di “front office” che l’intero Apparato della Fillea di Salerno svolge quotidianamente sull’intero vasto territorio della Provincia. Tra gli altri interventi va sottolineato quello di alcune compagne che hanno evidenziato la questione di genere che in questo frangente di crisi profonda si è acuito ancora di più nel mondo del lavoro con il perdurare di una cultura maschilista ancora piena di pregiudizi e che spesso si traduce in tentativi di emarginazione o ridimensionamento degli spazi. E’ stato rilevato positivamente l’alta percentuale delle compagne presenti ed impegnate con diversi ruoli all’interno della FILLEA di Salerno: per una Categoria come la nostra, con una netta prevalenza del genere maschile, non era del tutto scontato.