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18.05.14 "Undici cantieri edili sottoposti a verifica hanno permesso di rilevare la presenza di sedici lavoratori privi di alcuna tutela assicurativa e previdenziale. Per tre imprese è stata disposta la sospensione delle attività imprenditoriali, avendo  riscontrato una percentuale di lavoratori in nero pari o superiore al 20% della stessa forza presente nel cantiere a tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro." Il racconto del Quotidiano di Sicilia sui controlli effettuati dai Carabinieri

Sono questi i risultati principali ottenuti nell`ultimo blitz effettuato dai carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro, nell`ambito di servizi finalizzati a prevenire gli infortuni e le cosidette «morti bianche», ma anche per reprimere le violazioni in materia di sicurezza sul lavoro e contrastare il fenomeno del lavoro nero, d`intesa con il dirigente della Direzione territoriale del lavoro Fausto Piazza.
«Di controlli se ne sono fatti e ne verranno ancora - recita una nota del comando Provinciale dell`Arma - e di sanzioni ne sono state inflitte e di contravvenzioni elevate, così come 10 denunce  in stato di libertà dei titolari dei cantieri n cui sono state riscontrate le violazioni».
Purtroppo, continua a riscontrarsi la costante prassi di taluni datori di lavoro,  stato di necessità del lavoratore subordinato - specie in questi tempi di difficoltà  economiche - accetta un impiego «in nero» pur di portare qualcosa a casa con conseguenti immaginabili rischi sotto il profilo infortunistico - spesso il lavoratore non risulta adeguatamente formato, informato e addestrato alle mansioni che gli vengono affidate - e all`atto del pensionamento s si troverà «scoperto» n quando l`Inps non gli riconoscerà la pensione che ha giustamente maturato, non ritrovando i versamenti contributivi ersatigli. Le ispezioni sono state condotte con non poca difficoltà atteso che per prevenire i controlli alcune ditte stanno sperimentando metodi e tecniche per evitare gli stessi: ai lavoratori si impone di «chiudersi» all`interno dei cantieri e vigilare el caso di arrivo degli organismi di vigilanza.
I lavoratori dipendenti, vengono influenzati psicologicamente ed istruiti a «scappare» dal cantiere al momento el controllo. Durante gli ultimi controlli i militari dell`Arma hanno rilevato un approccio «distratto» o superficiale a ueste tematiche, assoggettate ad esigenze di risparmio. Addirittura qualcuno si inventa imprenditore, si reclutano ersone in difficoltà economica e si parte per lavorare senza alcun minimo requisito legale.
Tutto questo genera una disparità e, quindi, una concorrenza sleale del mercato del lavoro: da un lato le aziende trutturate trovano difficoltà nel reggere il confronto con aziende totalmente sommerse che offrono prezzi di mercato assi, dall`altro si verifica il rischio che le aziende sane "affossino" nel fallimento o si adeguino ad una gestione irregolare `impresa. A conclusione delle attività odierne sono state contestate: 81 mila euro di sanzioni amministrative e 36 contravvenzioni
per un totale di euro 247.264 euro di ammende. Il recupero contributivo agli enti previdenziali ed assistenziali è tato di 15.200 euro. Per quanto concerne le sospensioni imprenditoriali, i datori di lavoro per ottenere a riapertura delle rispettive attività dovranno regolarizzare i dipendenti irregolari, versare parte delle sanzioni e versare i contributi previdenziali e assistenziali obbligatori evasi. Solo adempiute ali incombenze, i militari del Nil permetteranno la riapertura dell`attività.

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