01.10.14 “Molti di loro erano lavoratori invisibili, lavoravano in nero e solo la morte li ha resi tragicamente visibili. Dove sta il Governo mentre continua questa intollerabile strage di innocenti nei nostri cantieri?” Ha domandato stamane Walter Schiavella, segretario generale della Fillea Cgil, intervenendo ad un incontro degli edili organizzato a Napoli, città che negli ultimi giorni è stato teatro di due incidenti mortali sul lavoro, in cui hanno perso la vita Salvatore Renna, nel cantiere della Metro, e Raffaele Di Francesco, nel crollo della stazione di Pietrasanta, entrambi risultati non iscritti nelle casse edili.
“La crisi spinge la competizione al ribasso ed il governo cosa fa? Agisce in continuità col passato, una sequenza di annunci e promesse di investimenti per far ripartire il settore e le opere, che ad oggi continuano a restare chiacchiere” mentre i fatti “quelli veri e concreti, sono concentrati su un altro versante, quello della deregolamentazione ulteriore del mercato del lavoro: deroghe, indebolimento di strumenti di contrasto all’irregolarità come il Durc, attacco ai diritti dei lavoratori. Talmente spudorati da suscitare la preoccupazione delle Autorità garanti e di Bankitalia che le deroghe contenute nello sblocca Italia possano favorire la corruzione e limitare la concorrenza leale.”
“Siamo stufi delle favole e delle manipolazioni di questo governo” ha proseguito Schiavella “qualunque lavoratore, qualunque sindacato, qualunque persona sana di mente di questo paese ha sperato sinceramente che Renzi ed il suo governo potessero dare risposte convincenti e concrete per superare la crisi” ma per quel che “vediamo ogni giorno, ancora una volta il futuro dell’Italia è affidato ad un governo che non risponde alle attese.”
“La crisi spinge la competizione al ribasso ed il governo cosa fa? Agisce in continuità col passato, una sequenza di annunci e promesse di investimenti per far ripartire il settore e le opere, che ad oggi continuano a restare chiacchiere” mentre i fatti “quelli veri e concreti, sono concentrati su un altro versante, quello della deregolamentazione ulteriore del mercato del lavoro: deroghe, indebolimento di strumenti di contrasto all’irregolarità come il Durc, attacco ai diritti dei lavoratori. Talmente spudorati da suscitare la preoccupazione delle Autorità garanti e di Bankitalia che le deroghe contenute nello sblocca Italia possano favorire la corruzione e limitare la concorrenza leale.”
“Siamo stufi delle favole e delle manipolazioni di questo governo” ha proseguito Schiavella “qualunque lavoratore, qualunque sindacato, qualunque persona sana di mente di questo paese ha sperato sinceramente che Renzi ed il suo governo potessero dare risposte convincenti e concrete per superare la crisi” ma per quel che “vediamo ogni giorno, ancora una volta il futuro dell’Italia è affidato ad un governo che non risponde alle attese.”