
10.11.14 PISA. EDILIZIA IN CADUTA LIBERA, SINDACATI ILLUSTRANO I DATI DA BRIVIDO
Fino a pochi anni fa era il settore trainante dell'economia locale e nazionale. Oggi l'edilizia è invece un enorme buco nero che risucchia centinaia di aziende e migliaia di lavoratori. Rispetto al biennio 2007-2008, nei primi sette mesi del 2014 in provincia di Pisa si è registrata una flessione di circa il 35% degli addetti al settore. La media dei lavoratori impiegati nel comparto delle costruzioni nel 2008 era pari a 4.122 unità, scesa a 3.257 nel 2012 e a 2.978 nello scorso anno. Nei primi sette mesi del 2014 si registra invece una media di 2.689 addetti. Una contrazione di circa il 29% si registra invece nel numero di aziende presenti sul territorio provinciale. Nel biennio 2007-2008 si contava una media di 1.042 imprese. Nel 2012 il dato è calato a 837 e ulteriormente diminuito nel 2013 quando la media è stata pari a 787 imprese. Nei primi sette mesi del 2014 il dato è di 747.
Fonte: Il Tirreno, edizione Pisa
Fino a pochi anni fa era il settore trainante dell'economia locale e nazionale. Oggi l'edilizia è invece un enorme buco nero che risucchia centinaia di aziende e migliaia di lavoratori. Rispetto al biennio 2007-2008, nei primi sette mesi del 2014 in provincia di Pisa si è registrata una flessione di circa il 35% degli addetti al settore. La media dei lavoratori impiegati nel comparto delle costruzioni nel 2008 era pari a 4.122 unità, scesa a 3.257 nel 2012 e a 2.978 nello scorso anno. Nei primi sette mesi del 2014 si registra invece una media di 2.689 addetti. Una contrazione di circa il 29% si registra invece nel numero di aziende presenti sul territorio provinciale. Nel biennio 2007-2008 si contava una media di 1.042 imprese. Nel 2012 il dato è calato a 837 e ulteriormente diminuito nel 2013 quando la media è stata pari a 787 imprese. Nei primi sette mesi del 2014 il dato è di 747.
Fonte: Il Tirreno, edizione Pisa
09.11.14 BRESCIA. COOPERATIVA TERRA SEBINA, LAVORATORI SENZA STIPENDIO, IL SIT-IN NON SPEZZA LO STALLO
Sono tornati ieri mattina a protestare davanti la casa del titolare della cooperativa i dipendenti di Terra Sebina che vantano arretrati dello stipendio risalenti addirittura all'ottobre 2012.Una delegazione di lavorato-ri è stata ricevuta dall'imprenditore che ha spiegato come i nuovi ritardi nei versamenti delle spettanze siano da attribuire a lungaggini burocratiche legate all'erogazione del credito da parte delle banche. L'impresario ha sottolineato anche come gli appartamenti messi in vendita per ripianare i debiti della cooperativa non abbiano al momento mercato. Il rischio insomma sarebbe quello di vedere il ricavato della cessione degli immobili completamente assorbito dalle ipoteche con nessun beneficio pratico per i lavoratori.
Fonte: Bresciaoggi
08.11.14 TRAPANI. SINDACATI CONVOCANO I SINDACI: RISPETTARE GLI ACCORDI
I sindacati hanno inviato a diciotto sindaci del territorio altrettante lettere nelle quali sollecitano una serie di incontri finalizzati a dare il via ai cantieri delle opere pubbliche rapidamente cantierabili, ossia con progetto esecutivo e già finanziate. Un'iniziativa dettata dalla crisi che si è pesantemente abbattuta sull'edilizia e sul suo indotto determinando l'inattività delle imprese (in crescente aumento quelle costrette a chiudere) la perdita del posto di lavoro, (dal 2008 a oggi di circa 6000 operai) e la diminuzione della massa salariale che, rispetto al 2013, è scesa di circa 3 milioni di euro.
Fonte: Giornale di Sicilia, edizione Trapani
08.11.14 BRIANZA. LA MATTEO GRASSI AL CAPOLINEA, VIA ALLE LETTERE DI LICENZIAMENTO PER I 63 LAVORATORI
Sono state consegnate amano ieri a Monza le lettere di licenziamento per i 63 dipendenti della Matteo Grassi. Già dal pomeriggio di lunedì gli ex dipendenti dell'azienda giussanese nata nel 1880 e che ha prodotto le sedute delle sale di diversi aeroporti del mondo, possono rivolgersi ai patronati brianzoli per far domanda per l'apertura della procedura di mobilità. Sono passati diciotto mesi da quando la crisi ha colpito anche una delle aziende che in passato sono state tra le più fiorenti non sono in Brianza, ma in tutto il mondo per la produzione di sedute e della lavorazione della pelle.
Fonte: Il Cittadino, edizione Brianza Nord
07.11.14 SICILIA. SCIOPERO OPERAI DELLA CEFALU’ 20 PER IL REIMPIEGO DI 147 COLLEGNI SENZA LAVORO DA DUE ANNI
Scioperano i 38 operai del consorzio «Cefalù 20», in solidarietà con i 147 colleghi licenziati da due anni e per cui il 31 dicembre scadrà la mobilità. Ad oggi per loro, infatti, non ci sono prospettive di tornare al lavoro. La Cefalù 20 scarl, aggiudicatrice del tratto di raddoppio ferroviario, dopo un periodo di crisi finanziaria, con un indebitamento per variati milioni di euro, con appena il 50 per cento dell`opera realizzata a ottobre 2012, licenzia 147 tra impiegati operai con l`impegno che non appena darà in affidamento i cinque "macrolotti" alle aziende affidatarie che si dovevano sostituire alla Cefalù 20 nel completamento dell`opera, avrebbe sottoscritto con le aziende subentranti `impegno a fare riassumere dalle stesse circa il 50-60 per cento dei lavoratori collocati in mobilità. I lavoratori, consapevoli delle difficoltà aziendali, responsabilmente avevano accettato questo periodo transitorio in attesa che prima possibile buona parte di loro sarebbe rientrata al lavoro, ma a distanza di due anni i patti non sono stati rispettati.
Fonte: Giornale di Sicilia
07.11.14 SICILIA. AREA INDUSTRIALE DI PRIOLO. SNDACATI: PER 97 EDILI FINE DEGLI AMMORTIZZATORI. INTANTO ESPLODE IL LAVORO NERO
Sono novantasette gli operai edili impegnati con imprese che hanno appalti nella zona industriale che si trovano attualmente con la cassa integrazione in scadenza: L`allarme è stato lanciato dalla Fillea, che a parla di settore paralizzato per l`assenza di investimenti. La situazione è grave anche per quanto riguarda il ricorso al lavoro nero, che econdo i dati della segreteria provinciale della Fillea si attesta al 6o per cento, mentre sul fronte degli incidenti negli ultimi tre mesi si sono registrati tre casi in provincia, dei quali due mortali.
Fonte: Giornale di Sicilia
07.11.14 PORDENONE. NON FINISCE LA CRISI DEL DISTRETTO DEL MOBILE: ARMOBIL CHIUDE, 60 ESUBERI.
Nuovo fronte di crisi nel Distretto del mobile: Arros Group di Prata ristruttura e decide di chiudere la Armobil, una delle re aziende di quello che è considerato uno degli storici gruppi mobilieri del polo del legno-arredo. La chiusura di ttività comporta sessanta esuberi. Per i dipendenti potrebbe scattare - il negoziato con il sindacato è in corso e nei prossimi giorni potrebbe essere siglato l`accordo - la cassa straordinaria per dodici mesi. Inoltre, una decina di addetti in esubero potrebbe essere riassorbita, in tempi stretti, dalla Rossetto Arredamenti, l`azienda "capofila" del gruppo che occupa novanta addetti.
Fonte: Gazzettino di Pordenone
07.11.14 ROVIGO. ILCEA SULL’ORLO DE BARATRO, 58 LAVORATORI SENZA STIPENDIO
Che fine faranno i 58 lavoratori senza stipendio da mesi? Questa la domanda che ha posto il sindacato ai vertici Ilcea, l`azienda di San Sisto in crisi, nel corso dell’incontro presso la sede di Unindustria. Ipotesi di concordato in bianco come ultima spiaggia per l’azienda, e la speranza che esista ancor uno spiraglio legato ad un possibile acquirente. Oggi la firma della cassa integrazione in deroga in Regione a Venezia, provvedimento che varrà fino al 31 dicembre di quest`anno.
07.11.14 SICILIA. AREA INDUSTRIALE DI PRIOLO. SNDACATI: PER 97 EDILI FINE DEGLI AMMORTIZZATORI. INTANTO ESPLODE IL LAVORO NERO
Sono novantasette gli operai edili impegnati con imprese che hanno appalti nella zona industriale che si trovano attualmente con la cassa integrazione in scadenza: L`allarme è stato lanciato dalla Fillea, che a parla di settore paralizzato per l`assenza di investimenti. La situazione è grave anche per quanto riguarda il ricorso al lavoro nero, che econdo i dati della segreteria provinciale della Fillea si attesta al 6o per cento, mentre sul fronte degli incidenti negli ultimi tre mesi si sono registrati tre casi in provincia, dei quali due mortali.
Fonte: Giornale di Sicilia
07.11.14 PORDENONE. NON FINISCE LA CRISI DEL DISTRETTO DEL MOBILE: ARMOBIL CHIUDE, 60 ESUBERI.
Nuovo fronte di crisi nel Distretto del mobile: Arros Group di Prata ristruttura e decide di chiudere la Armobil, una delle re aziende di quello che è considerato uno degli storici gruppi mobilieri del polo del legno-arredo. La chiusura di ttività comporta sessanta esuberi. Per i dipendenti potrebbe scattare - il negoziato con il sindacato è in corso e nei prossimi giorni potrebbe essere siglato l`accordo - la cassa straordinaria per dodici mesi. Inoltre, una decina di addetti in esubero potrebbe essere riassorbita, in tempi stretti, dalla Rossetto Arredamenti, l`azienda "capofila" del gruppo che occupa novanta addetti.
Fonte: Gazzettino di Pordenone
07.11.14 ROVIGO. ILCEA SULL’ORLO DE BARATRO, 58 LAVORATORI SENZA STIPENDIO
Che fine faranno i 58 lavoratori senza stipendio da mesi? Questa la domanda che ha posto il sindacato ai vertici Ilcea, l`azienda di San Sisto in crisi, nel corso dell’incontro presso la sede di Unindustria. Ipotesi di concordato in bianco come ultima spiaggia per l’azienda, e la speranza che esista ancor uno spiraglio legato ad un possibile acquirente. Oggi la firma della cassa integrazione in deroga in Regione a Venezia, provvedimento che varrà fino al 31 dicembre di quest`anno.
Fonte: Resto del Carlino edizione Rovigo
07.11.14 ROVIGO. GRUPPO TROMBINI: ALLA FALCO 117 DIPENDENTI ANCORA SENZA LA PROROGA DELLA CIG
Fase di stallo per i dipendenti della Falco, l`azienda di Codigoro del gruppo Trombini. "All`incontro romano di martedì scorso il commissario liquidatore ha informato la delegazione trattante che le manifestazioni di interesse che avevano fatto sì che a luglio 2014 la Cassa integrazione guadagni straordinaria potesse avere una proroga di 6 mesi, non hanno fatto passi in avanti. Gli investitori sarebbero ancora interessati ma al momento nessuno di loro è disposto a fare il passaggio successivo, ovvero mettere mano al portafoglio e iniziare il percorso per una ripartenza della produzione o una riconversione del sito produttivo. Con queste condizioni la vicenda è avviata ad un triste epilogo, il licenziamento dei 117 dipendenti Falco (35o dell`intero Gruppo Trombini) e la loro entrata nelle liste di mobilità.
07.11.14 ROVIGO. GRUPPO TROMBINI: ALLA FALCO 117 DIPENDENTI ANCORA SENZA LA PROROGA DELLA CIG
Fase di stallo per i dipendenti della Falco, l`azienda di Codigoro del gruppo Trombini. "All`incontro romano di martedì scorso il commissario liquidatore ha informato la delegazione trattante che le manifestazioni di interesse che avevano fatto sì che a luglio 2014 la Cassa integrazione guadagni straordinaria potesse avere una proroga di 6 mesi, non hanno fatto passi in avanti. Gli investitori sarebbero ancora interessati ma al momento nessuno di loro è disposto a fare il passaggio successivo, ovvero mettere mano al portafoglio e iniziare il percorso per una ripartenza della produzione o una riconversione del sito produttivo. Con queste condizioni la vicenda è avviata ad un triste epilogo, il licenziamento dei 117 dipendenti Falco (35o dell`intero Gruppo Trombini) e la loro entrata nelle liste di mobilità.
Fonte: La Voce di Rovigo
06.11.14 SICILIA. BLOCCATI I CREDITI DELLA TECNIS, 300 OPERAI SENZA STIPENDI
I lavori per la nuova darsena del porto sono praticamente ultimati. Ora si dovrebbe procedere al grande piano per l`apertura del porto alla città. Tutto bene allora? Nemmeno per idea perché i lavoratori della Tecnis sono scesi gli operai in sciopero ad oltranza per la mancata corresponsione di due mensilità. L`impresa catanese Tecnis, impegnata in randi opere infrastrutturali, ha impegnato 150 operai per la darsena e altrettanti per gli appalti dell`Interporto, della metropolitana e dell`ospedale San Marco. Tra l`altro sta realizzando la Agrigento-Caltanissetta e ha dei lotti ulla 106 jonica della Calabria. Chi ha buona memoria ricorderà che in Calabria, dove l`impresa catanese ha appalti per l`autostrada Salerno-Reggio Calabria, ha consegnato i lavori affidati in anticipo sui tempi contrattuali e ha denunciato e fatto arrestare gli estortori della zona. Sorprende che la Tecnis abbia di questi problemi che hanno causato lo sciopero el suo personale. I trecento lavoratori in sciopero hanno organizzato ieri mattina due presidi contemporanei, uno nel cantiere della metropolitana di Nesima e l`altro di fronte alla sede dell`Autorità portuale, da cui l`azienda vanta da ltre otto mesi un credito di 25 milioni di euro, un ritardo che ha evidentemente provocato all`azienda sofferenze che oggi ricadono sui lavoratori.
Fonte: La Sicilia
06.11.14 MANTOVA. EX VELA, CONFLITTI TRA AZIENDA E SOCIETA’ CHE AFFITTA GLI IMMOBILI, A RISCHIO I LAVORATORI
Rischia di essere un Natale da dimenticare quello dei lavoratori dell`azienda Se.Pre. (Serravalle Prefabbricati, n tempo conosciuta come Vela), che potrebbero pagare sulla loro pelle le conseguenze del conflitto in corso tra l`azienda e la società che affitta gli immobili. In ballo ci sarebbero 600mila euro consistenti in affitti non pagati; il tempo per trovare un accordo è poco, dato che il termine scade il prossimo 10 dicembre e, qualora ciò non avvenisse, per i dipendenti il rischio è il licenziamento.
06.11.14 SICILIA. BLOCCATI I CREDITI DELLA TECNIS, 300 OPERAI SENZA STIPENDI
I lavori per la nuova darsena del porto sono praticamente ultimati. Ora si dovrebbe procedere al grande piano per l`apertura del porto alla città. Tutto bene allora? Nemmeno per idea perché i lavoratori della Tecnis sono scesi gli operai in sciopero ad oltranza per la mancata corresponsione di due mensilità. L`impresa catanese Tecnis, impegnata in randi opere infrastrutturali, ha impegnato 150 operai per la darsena e altrettanti per gli appalti dell`Interporto, della metropolitana e dell`ospedale San Marco. Tra l`altro sta realizzando la Agrigento-Caltanissetta e ha dei lotti ulla 106 jonica della Calabria. Chi ha buona memoria ricorderà che in Calabria, dove l`impresa catanese ha appalti per l`autostrada Salerno-Reggio Calabria, ha consegnato i lavori affidati in anticipo sui tempi contrattuali e ha denunciato e fatto arrestare gli estortori della zona. Sorprende che la Tecnis abbia di questi problemi che hanno causato lo sciopero el suo personale. I trecento lavoratori in sciopero hanno organizzato ieri mattina due presidi contemporanei, uno nel cantiere della metropolitana di Nesima e l`altro di fronte alla sede dell`Autorità portuale, da cui l`azienda vanta da ltre otto mesi un credito di 25 milioni di euro, un ritardo che ha evidentemente provocato all`azienda sofferenze che oggi ricadono sui lavoratori.
Fonte: La Sicilia
06.11.14 MANTOVA. EX VELA, CONFLITTI TRA AZIENDA E SOCIETA’ CHE AFFITTA GLI IMMOBILI, A RISCHIO I LAVORATORI
Rischia di essere un Natale da dimenticare quello dei lavoratori dell`azienda Se.Pre. (Serravalle Prefabbricati, n tempo conosciuta come Vela), che potrebbero pagare sulla loro pelle le conseguenze del conflitto in corso tra l`azienda e la società che affitta gli immobili. In ballo ci sarebbero 600mila euro consistenti in affitti non pagati; il tempo per trovare un accordo è poco, dato che il termine scade il prossimo 10 dicembre e, qualora ciò non avvenisse, per i dipendenti il rischio è il licenziamento.