20.05.15 Investimenti in costruzioni, in un anno Italia -4,9%: ripresa rimandata al 2016. Il quadro congiunturale offerto dal rapporto Istat 2015 conferma la debolezza del comparto costruzioni, con timidissimi segnali di ripresa. L'articolo di Massimo Frontera su Edilizia & Territorio.
Il Rapporto annuale Istat sulla situazione del Paese, presentato oggi a Roma, conferma la fragilità del comparto delle costruzioni, con una perdita di investimenti e occupati proseguita nel corso di tutto il 2014. Di seguito, alcune valutazioni sintetiche tratte dal rapporto che riguardano il settore delle costruzioni.
Caduta degli investimenti in costruzioni
La quota degli investimenti sul Pil nei paesi dell'Unione economia e monetaria è passata dal 22,7 nel 2008 al 19,6 nel 2014. Tra i principali paesi europei, la contrazione maggiore, legata alla caduta del mercato immobiliare, si è registrata in Spagna (7,8 punti percentuali la riduzione della quota di investimenti sul Pil tra il 2008 e il 2014). Anche nel 2014 l'apporto degli investimenti è stato negativo. Gli investimenti lordi sono ancora diminuiti, segnando in media d'anno una flessione del 3,3 per cento e un contributo alla crescita negativo per 0,7 punti percentuali; il calo, seppure inferiore a quello del 2013, ha riguardato le costruzioni (-4,9 per cento) e gli investimenti in macchinari e attrezzature (-2,7 per cento), mentre per i mezzi di trasporto la contrazione (-1,2 per cento) ha interrotto la risalita dell'anno precedente (+4,7 per cento). La componente dei prodotti della proprietà intellettuale, infine, che con il passaggio al nuovo sistema europeo dei conti Sec 2010 è divenuta più ampia includendo la spesa in ricerca e sviluppo, ha segnato un lieve incremento (+0,3 per cento).