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05.06.15 "Morte sul lavoro in un cantiere del passante ferroviario vicino a Sferracavallo. A perdere la vita Vitale Mastrangelo, operaio di 35 anni originario di Castronovo di Sicilia che lavorava per la Sis. È volato giù da un`altezza di circa 60 metri mentre sistemava una rete di contenimento su una parete rocciosa. Dalle prime indagini è emerso che nella corda di sicurezza dell`operaio mancava un nodo di coda che scongiura le cadute nel vuoto." E' il racconto  di Romina Marceca per La Repubbica edizione Palermo

IL TESTO DELL'ARTICOLO

Vitale Mastrangelo ogni mattina si svegliava alle 4, dava un bacio in fronte alla sua bambina di due anni e partiva da San Giovanni Gemini per arrivare a lavoro in orario, a Palermo. Rocciatore di esperienza si arrampicava con la sua imbracatura sui costoni rocciosi a strapiombo in uno dei cantieri della Sis e della Italferr per realizzare una piazzola dove conferire i materiali di lavorazione utilizzati per il passante ferroviario. Ieri è morto cadendo nel vuoto da un`altezza di circa 60 metri mentre sistemava una rete di contenimento sul versante che si affaccia su una cava in via Rosario Nicoletti, a pochi metri da Sferracavallo.
Anche ieri l`operaio edile, che aveva 35 anni e da 8 era in forza alla "Beta costruzioni" di Teramo, era arrivato a un`altezza da vertigini. Con lui c`erano due colleghi, che sono anche suoi cognati, e sono i testimoni sotto hock della sua morte.
«Gli è scivolato un piede e l`ho visto volare giù», ha raccontato uno dei due con la testa tra le mani. L`incidente si è verificato intorno alle 11 e dopo i primi rilievi di polizia, soccorso alpino e ispettori del lavoro, è emersa la prima anomalia: la corda di sicurezza trovata accanto al corpo di Mastrangelo, originario di Castronovo di Sicilia, non aveva il nodo di coda, cioè quello che scongiura la caduta nel vuoto. Una dimenticanza di chi? Di certo il fascicolo per omicidio colposo aperto dal pm Bruno Brucoli punta sul rispetto o meno delle norme di sicurezza all`interno del cantiere. L`imbracatura e le corde sono state sequestrate, il pm ha disposto per oggi l`autopsia.
Vitale Mastrangelo era un lavoratore che non si risparmiava. D`estate prestava servizio come operaio antincendio con la forestale. «Domenica avevamo festeggiato i due anni della sua bambina, era elice, orgoglioso della figlia che già canticchiava al microfono. Mio nipote è morto per andare a lavorare», ha raccontato una zia della vittima tra le lacrime. L`ennesima morte bianca ha scatenato le polemiche dei sindacati e un appello da parte del sindaco Leoluca Orlando che chiede: «Tutte le istituzioni devono intervenire perché vengano utilizzati tutti gli strumenti per aumentare i controlli e la sicurezza sul lavoro». La Cgil di Palermo e la Fillea Cgil di Palermo hanno annunciato che si costituiranno parte civile al processo. La Uil punta il dito contro la mancanza di controlli, verifiche e sanzioni in Sicilia e soprattutto a Palermo. «Dati alla mano servono soprattutto 300 ispettori», dicono dalla Uil. Nell`aprile del 2013 un altro operaio della Sis morì durante i lavori in via Leonardo da Vinci. Giovanni Mannino aveva 41 anni e venne travolto da un camion in retromarcia.

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