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18.06.15 "E` stato travolto da un cumulo di terra, crollato nello scavo dove stava lavorando, Giorgio Aurelio Cristallo, 53 anni, di Levata, frazione di Bosco Marengo. Una tragedia alla quale è difficile dare un senso o, quanto meno una spiegazione." Questo il racconto del Secolo XIX sull'ennesima tragedia sul lavoro, avvenuta a Serravalle Scrivia, provincia di Alessandria.

Il racconto prosegue:
Cristallo, operaio della ditta Boggeri di Cabella, stava eseguendo i lavori di rifacimento della fognatura nel comune di Serravalle Scrivia, nel quartiere Ca del Sole. La squadra stava lavorando in trincea, per allargare la rete che, nel quartiere sviluppatosi a ridosso dei centri commerciali, era insufficiente. Nell`eseguire gli scavi gli operai sono protetti da una paratia in legno. Ieri, verso le 15,30 qualcosa è andato storto: «Giorgio si è sganciato dalla paratia di protezione, per allungarsi e sporgersi qualche centimetro, per spostare un trave di legno. In quel momento si è staccato un blocco di terra che lo ha travolto», racconta un collega di lavoro.
«Era a pochi metri da me, abbiamo tentato di tutto, ma non c`è stato più nulla da fare». Sul posto sono arrivati in pochi minuti i medici del 118 e i vigili del fuoco. Fino all`ultimo i colleghi hanno sperato di estrarlo ancora vivo dalla terra. Giorgio era immobile, sotto terra, sembrava respirare. Ma, una volta liberato il corpo dai detriti, i medici non hanno potuto fare altro che accertarne il decesso. «Politrauma toracico» riporta il referto. Il suo petto non ha retto al peso della terra che si è staccata dalla trincea e lo ha travolto. «Si è sporto solo qualche centimetro. La frana si è staccata proprio in quel momento», ripete un altro collega. Non se lo spiega nessuno come sia potuto accadere. Tenteranno di ricostruire la dinamica i carabinieri del comando di Novi Ligure, accorsi sul posto insieme ai tecnici dello Spresal, il servizio di prevenzione sui luoghi di lavoro dell`Asl. Secondo i colleghi Giorgio indossava i presidi di sicurezza, scarpe, casco, cinture. La terra gli è crollata sul petto, rendendo inutili le scarpe e il asco. «Ancora prima che arrivassero i soccorsi, abbiamo iniziato subito a togliere i detriti, con il badile, con le mani, con tutto quello che avevamo», raccontano ancora i compagni di lavoro. Cristallo era uno degli operai più esperti e lavorava da anni per la Boggeri, ditta di costruzioni tra le più note della zona. Mai avrebbe commesso qualche imprudenza. L`unica gli è stata fatale. Lascia la moglie e un figlio, ancora giovane. Nato in Venezuela, ha abitato a Pozzolo Formigaro, anche dopo sposato. Più recentemente lui e la sua famiglia si erano trasferiti in una frazione di Bosco Marengo, Levata, poco distante da Pozzolo. Poco tempo per il tempo libero, il lavoro e la famiglia venivano prima di tutto. Stava facendo dei lavori di ristrutturazione nella propria abitazione, quando non era al lavoro in cantiere. E` possibile che il magistrato non disponga neppure l`autopsia, vista la dinamica dell`incidente e che la famiglia possa fissare la data dei funerali. Il cantiere di Ca del Sole, intanto, resta sotto sequestro.

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