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03.07.15 "Anche ieri mattina si sono presentati al cantiere i quindici operai che il 29 giugno hanno iniziato un braccio di ferro con la ditta di Benevento «Sicurbau sri» per riavere il proprio posto di lavoro, perso dopo uno sciopero quello stesso giorno. L`impresa si occupa della costruzione della galleria «Lercara» nell`ambito del raddoppio della ferrovia Palermo-Agrigento. Ad aspettarli però non c`erano consegne e mezzi, bensì quindici lettere con cui la stessa ditta li licenziava." E' il racconto del Giornale di Sicilia, che prosegue "nessuno di loro ha però voluto avere consegnate le missive che ora, secondo quanto riferito degli stessi operai, saranno spedite loro a casa.

L'articolo prosegue:

 

In risposta a questo atto i lavoratori (di Castronovo di Sicilia, Casteltermini, Agrigento e di altri centri dell`Agrigentino e del Palermitano) hanno dato vita a un presidio davanti al cancello del cantiere. Con loro, a cercare di aprire un tavolo di trattativa, i sindacati di categoria Filca Cisl, Fillea Cgil e Feneal Uil con Paolo D`Anca, Francesco Piastra e Raffaele Montaperto.

«Chiediamo il reintegro immediato dei lavoratori, allontanati illegittimamente dal posto di lavoro dopo aver scioperato per i loro diritti», dicono unanimemente. Trai motivi per cui i lavoratori hanno incrociato le braccia, secondo gli stessi sindacati, il mancato pagamento della mensilità dello scorso maggio, la mancata applicazione del contratto di lavoro e delle nonne di sicurezza.

Dall`altra parte il parere contrario alla riassunzione espresso dalla Sicurbau che avrebbe allontanato i lavoratori dalle squadre del cantiere perché non avrebbero rispettato le consegne di lavoro causando così anche un danno alla stessa ditta. In attesa di un incontro fissato per giovedì prossimo alle 11,30 all`Ufficio provinciale del lavoro di Palermo, fra azienda ed ente appaltante, sono stati allenati tutti i massimi organi competenti.

«L`auspicio delle organizzazioni sindacali è che questa situazione abbia un epilogo positivo al più presto», dicono i rappresentati. Intanto è stato organizzato anche un incontro col prefetto, chiamato dalle organizzazioni di categoria a intervenire sulla questione e a cui è stata inviata una lettera dove si descrive la situazione.

«Da diverso tempo denunciamo irregolarità di legge e di contratto, nonché il mancato rispetto delle norme di sicurezza all`interno della galleria», sottolineano i segretari di Fillea, Filca e Feneal Francesco Piastra, Dino Cirivello e Angelo Gallo. «Le maestranze, pur lavorando più di otto ore al giorno, ri-cevono una paga difforme, che non tiene conto delle ore svolte in regime di straordinario. Il lavoro si protrae oltre le otto ore e fino a undici. Si sono registrati picchi in alcuni casi di 18 ore di lavoro consecutive», aggiungono i sindacati  «Lavoratori di primo livello pagati circa 2 euro in meno rispetto alla soglia contrattuale, buste paga pura formalità, con importi non corrispondenti al lavoro svolto». Le opere rrlative alla galleria naturale «Lercara», a singola «canna» e a semplice binario, dovranno essere consegnati entro il prossimo mese di settembre.

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