Agenda FilleaFlickr FilleaTube twitter 34x34 facebook 34x34 newsletter mail 34x34 busta paga 40x40Calcola
la tua busta paga

domani ci sara logo 1200

 09.07.15 "L`edilizia nel Siracusano - è proprio il caso di dirlo - crolla. Vanno giù i numeri degli interventi e degli addetti al settore. Con una situazione critica nella zona industriale ma anche nell`edilizia pubblica e in quella privata. E` insomma un quadro a tinte fosche quello dipinto dai sindacati Feneal-Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil, oltre che dall`Ance, Associazione nazionale costruttori edili." E' il racconto del quotidiano La Sicilia, edizione Siracusa.
L'articolo prosegue:
 
Le tre segreterie sindacali guardano con particolare preoccupazione alla situazione dei lavoratori edili nella zona industriale. E lo fanno sostenute da cifre allarmanti: i lavoratori in questione sarebbero scesi da circa 800 a meno di 300 nel giro di 7 anni. Sono insomma «ridotti al lumicino», per usare le parole dei 3 segretari generali, Saveria Corallo, Paolo Gallo e Salvatore Carnevale. «La burocrazia - aggiungono - continua a tenere il settore con il feno a mano tirato e i pochissimi investimenti annunciati non partiranno prima del 2016».
E i tre segretari tuonano: «E` arrivato il momento di promuovere una piattaforma unitaria per il rilancio della zona industriale che tenga conto dei bisogni di tutti i lavoratori. Per questo proponiamo una grande assemblea, non solo per porre la questione al centro dell`attenzione politica, ma anche per raccogliere idee e proposte di rilancio contrattuale e industriale».
Ma per quanto difficile, la situazione della zona industriale non sarebbe così grave come quella dell`edilizia pubblica e privata. Perlomeno a detta del presidente dell`Ance, Massimo Riili, il quale spiega: «I bandi di gara per le opere pubbliche tra il 2010 e il 2014 sono crollati da 38 a 19 milioni di euro, con un taglio netto del 50% degli appalti assegnati». Non più confortanti i dati sulle imprese edili attive «passate - dice Riili - da circa 1.500 a poco più di 1.000 in 5 anni, con un crollo del 30% circa per spontanea chiusura o per dissesto aziendale».
Quanto al numero degli operai edili della provincia, a detta di Riili, è sceso da 9.000 nel 2010 a 5.500 oggi, con un crollo superiore al 40%, confermato dalla massa salariale erogata dalle imprese edili ai loro operai che passa da 60 milioni di euro circa a 40, con una caduta percentuale del 40%».
I motivi sono chiari: «I bandi di gara delle opere pubbliche - chiarisce Riili - sono pressoché scomparsi dalla Gazzetta Ufficiale per l`ormai acclarata incapacità della classe politica che continua a disperdere miliardi di euro messi a disposizione della comunità europea per mancanza di progetti cantierabili e di un disegno strategico complessivo».
A detta del presidente dell`Ance dovrebbe quindi crescere la capacità di utilizzare i fondi europei. Ma l`assessore comunale alle Infrastrutture, Alfredo Foti aggiunge: «Un certo rallentamento è innegabile, ma come amministrazione non stiamo certo con le mani in mano. Al contrario cerchiamo di spendere i fondi a nostra disposizione e di intercettarne di nuovi». Ecco qualche esempio: «C`è un finanziamento - rileva Foti - di circa 730 mila euro per l`istituto di via dei Mergulensi, diversi sono gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria di strade e scuole, mentre a breve procederemo con i lavori di riqualificazione del porticciolo di Ognina e di ampliamento della bretella di Targia».
Al via anche lo Sportello unico per l`edilizia, attivato dall`assessorato all`Informatizzazione e modernizzazione attraverso un portale web che consentirà a professionisti e cittadini di monitorare lo stato dell`arte della pratica e di ovviare a eventuali richieste di integrazioni. L`edilizia privata, a detta del presidente Ance, avrebbe invece risentito della crisi generale dell`economia «per cui nessuno pensa a cambiare casa o a separarsi dalla famiglia dove continua a vivere anche da adulto. E per arginare questa realtà - conclude Riili - bisognerebbe pensare ad aiuti di natura fiscale che dovrebbero prevedere l`azzeramento di ogni imposta negli atti di compravendita di immobili nuovi e, possibilmente, un coraggioso contributo economico a chi collabora per il rinnovamento delle città».



NEWSLETTER

Vuoi essere sempre informato sulle attività Fillea? Compila il modulo sottostante e riceverai periodicamente la nostra newsletter.

captcha 

facebook youtube twitter flickr
agenda busta paga mail newsletter