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1407.15 Tragedia ieri mattina nel cantiere dell`ospedale di Rovereto, allestito per la realizzazione del nuovo reparto di dialisi. Un operaio di 39 anni, di origini serbe, ma residente a Treviso, è precipitato da un`impalcatura. Un volo di cinque metri che purtroppo non ha lasciato via di scampo all`uomo. Soccorso, i medici hanno tentato di operarlo, ma è morto poco dopo. Ne dà notizia il Corriere del Trentino.
 
L'articolo:
 
È precipitato per cinque metri. Un volo purtroppo fatale per un operaio di origini serbe, residente a Treviso, Miodrag Jankovic, di 39 anni. L`uomo è morto poco dopo l`infortunio in ospedale. I medici hanno tentato l`impossibile per strapparlo al triste destino, ma le lesioni alla testa erano purtroppo gravissime e neppure l`intervento chirurgico d`urgenza, effettuato all`ospedale Santa Maria del Carmine, è bastato a salvare il trentanovenne.
La tragedia si è consumata in pochi attimi, verso le nove del mattino, nel cantiere allestito presso il nosocomio roveretano per la realizzazione del nuovo reparto di dialisi.
L`operaio, dipendente della ditta di Conegliano Ge.Co group srl da qualche mese, secondo una prima ricostruzione dell`incidente da parte dei carabinieri della compagnia di Rovereto e degli ispettori del lavoro dell`Uopsal, stava smontando alcuni pannelli su un`impalcatura quando è forse scivolato o ha perso l`equilibrio ed è precipitato nel vuoto. È caduto per cinque metri. Sono stati i colleghi di lavoro i primi ad accorrere in suo aiuto e ad allertare la centrale operativa del n8. I soccorsi sono stati tempestivi. In pochi minuti nel cantiere sono arrivati i sanitari del n8 con due automediche e da Trento si è alzato in volo l`elicottero di Trentino Emergenza Tutto inutile purtroppo.
Le condizioni del giovane operaio sono subito apparse gravissime ed è stato trasportato d`urgenza all`ospedale e sottoposto a un delicato intervenuto chirurgico, ma poche ore dopo l`incidente il cuore del trentanovenne si è fermato, purtroppo per sempre.
Una tragedia che ha colpito molto i colleghi di lavoro e l`azienda per cui l`operaio lavorava. «Con i nostri dipendenti - spiegano dalla sede veneta siamo parte di un`unica famiglia, si collabora tutti per gli stessi fini. È un grande dolore. Siamo sconvolti. Lavorava con noi da qualche mese, un bravissimo ragazzo». Nella società si pensa a un improvviso malore ma ora saranno gli ispettori del lavoro a ricostruire l`esatta dinamica dell`incidente e capire se sono state rispettate tutte le norme di sicurezza. Il cantiere al momento è stato posto sotto sequestro in attesa degli accertamenti.
Nel frattempo sull`episodio intervengono anche i sindacati. «Il tragico infortunio sgomenta e preoccupa la Uil del Trentino - si legge in una nota - sconcerta inoltre che l`incidente sia avvenuto in un cantiere entro aree controllate dell`Azienda sanitaria, l`amministrazione provinciale a cui è demandato i servizio di controllo sulla sicurezza del lavoro».
La Uil chiede più controlli e sprona l`assessora Donata Borgonovo Re. «Serve maggiore attenzione anche in fase di appalto e avvio dei cantieri per evitare questi tremendi episodi».
Esprime preoccupazione anche la Fillea Cgil. «Morire sul lavoro è un fatto gravissimo - si legge- la troppa insicurezza non è dovuta, però, a un`assenza di norme, ma soprattutto ai ritmi di lavoro, sempre più stringenti. Non si tiene mai conto abbastanza del fatto che dietro a un appalto affidato al massimo ribasso si nasconde la compressione del costo di lavoro».

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