10.11.15 Protesta dei lavoratori edili in Consiglio regionale questa mattina. Sono circa un centinaio le persone che si sono presentate in via D’Annunzio al grido di “Pane e lavoro”. A quindici giorni dal primo faccia a faccia, gli edili sono tornati in Regione per chiedere conto dell’impegno preso dalla giunta Toti
di incontrare le aziende che che hanno preso in appalto alcuni interventi importanti che a breve partiranno in città (dai lavori contro il dissesto idrogeologico a quelli per il terzo valico).
“Serve un’accelerazione degli impegni assunti – dicono le parti sociali – e il sindacato deve essere coinvolto, visto che sappiamo che la giunta incontrerà le aziende, ma senza di noi”. Il lavoro c’è, dicono gli edili, ma “i lavoratori genovesi non vengono coinvolti: ci aspettavamo un segnale immediato con un primo assorbimento di lavoratori, che da anni sono in una situazione di indigenza e difficoltà”. “Quando ci sono degli investimenti pubblici sul territorio – dice Fabio Marante della Cgil – questi lavoratori che sono inoccupati da tempo, ma che non hanno perso la dignità, devono lavorare. Vogliamo sapere questa mattina quante persone verranno assunte. Altrimenti non ce ne andiamo”.