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La Fillea Cgil ha patrocinato, per un gruppo di lavoratori iscritti, due ricorsi al Tar del Lazio (di cui ha sostenuto tutte le spese) il cui esito, se sarà positivo, andrà ovviamente a beneficio di tutti coloro che sono soggetti alla normativa ministeriale sulla qualificazione professionale del restauratore e del collaboratore restauratore.

Il primo ricorso di luglio 2009, a quanto ci risulta è stato l'unico presentato, ha impugnato il DM 53/2009 “il regolamento per il bando di selezione dei requisiti di accesso alla qualifiche del settore restauro…”.
Il secondo di novembre 2009, insieme a tanti altri presentati, impugnava il bando e le relative circolari ministeriali, chiedendone la sospensione ed un'udienza di merito.
Il giudice non ha concesso a nessun ricorso la sospensione del bando, ma ha fissato una data per un'udienza comune a maggio 2010.
Poiché non è stata data la sospensiva - attenzione girano voci inesatte in proposito!! - ,il bando e le relative scadenze ( 30 aprile 2010) rimangono valide ed attive; il che significa che finché non vengano ufficializzate ulteriori rettifiche o cambiamenti della norma, per le quali stiamo tutti lavorando …, i termini sono validi a tutti gli effetti.
L'importanza di aver impugnato il DM 53, e il fatto che non sia stato fatto da altri pone una riflessione nel merito.
Il DM 53, inserisce arbitrariamente dei requisiti aggiuntivi per l'acquisizione del titolo di restauratore, in relazione alla responsabilità diretta nella gestione tecnica dell'intervento che di fatto penalizzano tutti coloro che hanno lavorato come restauratore non essendo titolari di impresa o non ricoprendo il ruolo specifico di capo cantiere o di direttore tecnico - come , appunto, richiede il 53/2009.
Ne consegue che contrastare il DM 53 significa in primis estendere la difesa dei diritti dei restauratori, schiacciati dalla normativa prodotta dal Mibac in questi anni, non solo alle imprese che soffrono l'esclusione dal mercato di settore a causa di paletti temporali ingiustificati, ma a tutti i lavoratori che in vario modo, e troppo spesso non per loro scelta, hanno lavorato e collaborato all'esecuzione dei restauri, senza che il loro contributo risulti da nessuna parte.
Da qui nasce l'impegno, caratterizzandosi rispetto ad altre proposte proprio per questo, che la fillea cgil, unitamente a filca cisl e feneal uil, si è presa, con tutti i lavoratori e presso il Ministero, di proporre un documento di emendamenti alla legge, che sia attento non solo a modificare la retroattività delle date, ma anche a cancellare tutti i passaggi delle norme che discriminano i lavoratori.
Apprezziamo le iniziative già in essere del CNA, del CONFARTIGIANATO che hanno presentato al Parlamento un testo da inserire nel Decreto “mille proroghe” in cui si propone un deciso slittamento delle date vincolanti per i requisiti per la qualifica e altrettanto faremo noi; così come ogni iniziativa comunque volta a far incontrare le realtà del settore verso un obiettivo comune.
Il nostro lavoro, come OO.SS. è quello di condividere con le associazioni imprenditoriali del settore il nostro documento di emendamenti che, cercando di raccogliere gli spunti ed i suggerimenti che ci sono stati proposti, vuole rappresentare anche quegli aspetti che altrimenti rischiano di essere tralasciati e che guardano alla tutela soprattutto dell'anello più debole.
Il nostro obiettivo, inoltre è quello di far vivere negli emendamenti tutti quegli aspetti che abbiamo raccolto e che i lavoratori del settore ci hanno testimoniato in tutti questi anni, valorizzando le specificità, e tentando di non disperdere le esperienze acquisite.
Contrariamente a chi ci teme come i nemici della qualità e dell'eccellenza, noi vogliamo proporre un'alternativa plausibile, che non snaturi completamente l'impianto della legge e la volontà di regolamentare seriamente il settore , ma che includa le esperienze e le valorizzi.
Per questo vi daremo informazione convocando con urgenza assemblee che faremo su tutto il territorio nazionale, al fine di condividere in modo democratico le nostre proposte di emendamento e per spiegarvi nel dettaglio le scelte e le valutazioni che abbiamo fatto. ( per le date e i luoghi contattare le strutture territoriali Fillea).
Di seguito su le stesse, con Filca e Feneal, cercheremo di trovare una più ampia convergenza con le associazioni imprenditoriali, in un tavolo nazionale che ci porterà, ci auguriamo, ad un unico tavolo al Ministero.
Vi invitiamo, inoltre, ad aderire alla Fillea ufficialmente, non solo per avere più forza nei tavoli istituzionali in cui vi andremo a rappresentare, ma soprattutto per rendere più organico, all'interno del nostro sindacato, il contributo dei restauratori alla difesa dei diritti di chi lavora o di chi vorrebbe farlo. Per consolidare una voce forte che parla di beni culturali all'interno del programma della Fillea e della Cgil, per costruire una politica efficace di sviluppo del settore.




ASSEMBLEE IN CALENDARIO:



Roma, via Buonarroti 12, I° piano ore 17 - martedì 16 febbraio

Napoli, Camera del Lavoro Cgil, ore 17.30 - 8 febbraio

Bologna, Via Marconi 67/2 Sala Celeste, ore 10.00 13 febbraio

Milano, Camera del Lavoro, Corso di Porta Vittoria 43, ore 10 -
13, 13 febbraio

Bologna, Via Marconi 67/2 Sala Verde, ore 17.30 - 20.30 15
febbraio

Siracusa, Camera del Lavoro, Viale Santa Panagia 207 Sr, ore 18,
17 febbraio

Trento, 18 feb. camera del lavoro via muredei 8, ore 20.00

Palermo, 20 feb.,via meli, 5, I piano, ore 10

Firenze: 26 feb., camera del lavoro cgil, ore 17-19

 

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