ROMA, TOR BELLA MONACA. FILLEA LAZIO: ALEMANNO LA SMETTA CON GLI ANNUNCI SENZA PROSPETTIVA



30.08.10 L'annuncio del sindaco di Roma Gianni Alemanno sulla demolizione di Tor Bella Moanaca non ha "un minimo di progettualità nè di prospettiva" e "se pure pensato per rilanciare il settore delle costruzioni romano, oggi...

ROMA, TOR BELLA MONACA. FILLEA LAZIO: ALEMANNO LA SMETTA CON GLI ANNUNCI SENZA PROSPETTIVA



30.08.10 L'annuncio del sindaco di Roma Gianni Alemanno sulla demolizione di Tor Bella Moanaca non ha "un minimo di progettualità nè di prospettiva" e "se pure pensato per rilanciare il settore delle costruzioni romano, oggi profondamente in crisi, o utile per la ripresa occupazionale, va esattamente nella direzione opposta, se non altro, ammesso e concesso che fosse realizzabile, per il solo fatto dei tempi di attuazione". Lo dice in una nota Roberto Cellini, segretario generale della Fillea Roma e Lazio.

Per Cellini "ci vorrebbe da parte del primo cittadino della capitale pi moderazione e senso di responsabilit e dalla sua giunta comportamenti pi trasparenti nell`assegnazione degli appalti nella conduzione dei cantieri e pi realistici sullo sviluppo ordinato della città. Penso che dovrebbero ripartire da una seria politica urbanistica e utilizzare gli strumenti che ci sono, a cominciare dal PRG, senza condizionamenti e pressioni corporative o lobbistiche che spingono per soluzioni derogatorie".

"Con una riforma della strumentazione urbanistica e con il concorso della Regione Lazio si potrebbero perseguire scelte strategiche, programmando poli di eccellenza che trasformerebbero la città dall`interno, collocando i due terzi dei nuovi interventi sulla trasformazione dell`edilizia esistente", continua il sindacalista. "Per incentivare ci le soluzioni potrebbero essere diverse. Si potrebbe ipotizzare, ad esempio, che i finanziamenti statali per infrastrutture e attrezzature comunali, potrebbero essere erogati solo alle città che rispettano una certa quota di riqualificazione urbanistico-edilizia. Oppure eliminare il vincolo del patto di stabilità dei bilanci per quei Comuni che raggiungano negli indirizzi di piano un minimo di trasformazioni della città esistente e, come valore sociale, una quota delletrasformazioni andrebbe riservata all`Ers e destinata ai ceti economicamente meno abbienti da sempre emarginati nelleperiferie".

"Da parte nostra nessun ostracismo a eventuali interventi anche radicali di riqualificazione urbana, che produrrebbero anche unabuona occupazione, attirando nel settore i nostri giovani oggi fortunatamente sostituiti da lavoratori stranieri, come sanno bene gli imprenditori del settore. Ma il suggerimento da parte di chi conosce il settore delle costruzioni e le periferie romane al sindaco di Roma - conclude la Fillea Cgil - quello che decisioni di questo tipo vanno costruite con il consenso e il coinvolgimento di associazioni rappresentative di settore e dei cittadini romani".



Fonte: Omniroma