INCIDENTI MORTALI IN EDILIZIA. SONO SETTE LE VITTIME DI AGOSTO
30.08.10 Sette infortuni mortali e decine di incidenti gravi e gravissimi: questo è il tragico conto del mese di agosto nei cantieri italiani. Gli infortuni mortali, molti dei quali causati da cadute dall'alto, si sono verificati nelle zone di Salerno,...
INCIDENTI MORTALI IN EDILIZIA. SONO SETTE LE VITTIME DI AGOSTO
30.08.10 Sette infortuni mortali e decine di incidenti gravi e gravissimi: questo è il tragico conto del mese di agosto nei cantieri italiani. Gli infortuni mortali, molti dei quali causati da cadute dall'alto, si sono verificati nelle zone di Salerno, Latina, Brescia, Firenze, Ancona, Cuneo, Bologna. Immediata la reazione del sindacato nei territori.
Per Fillea - Filca - Feneal di Brescia e Vallecamonica Sebino, dove il 23 agosto è morto cadendo da una scala Michele Gasparotti, la richiesta "che vengano implementati maggiormente e capillarmente le visite nei cantieri edili di Brescia e della provincia" e che le istituzioni diano risposte " concrete a questo stillicidio giornaliero, attraverso leggi e risorse che mettano in condizione gli organi preposti di operare con efficacia."
Per Ezio Giorgi, segretario generale Fillea Latina, dove il 24 agosto è morto Giacomo Tronfi cadendo da 12 metri "dalle prime ricostruzioni, in corso di verifica da parte degli ispettori dell'Asl di Latina, sembra che il lavoratore deceduto, padre di un dipendente dell'azienda edile "De Angelis Marco" di Pomezia che stava effettuando il sopralluogo, non risultasse in forza a nessuna delle aziende presenti in quel momento sul sito produttivo. Si tratterebbe quindi di un lavoratore irregolare.E' il quinto edile morto in provincia di Latina. Al 24 agosto si contano, nella nostra provincia, tanti morti in edilizia quanti ce ne sono stati in tutto il 2009."
Per la Fillea Toscana e Firenze, dove il 20 agosto Niang Elhadji è morto schiacciato da un muletto ribaltatosi,l'operaio "lavorava per conto di una’azienda di Marina di Pietrasanta specializzata nella messa in posa del marmo. Purtroppo e per l’ennesima volta qualcosa non ha funzionato, sembra infatti che il lavoratore fosse irregolare e al nero e che, il muletto con cui stava lavorando fosse sprovvisto delle più elementari norme di sicurezza." Per Antonio Ledda e Flavia Villani, segretari generali della Fillea Toscana e Firenze "le scarse condizioni di sicurezza e l’irregolarità del lavoro si abbattono prevalentemente sui soggetti più deboli, privi di tutele e di diritti fondamentali a causa di normative inique come la legge sull’immigrazione di questo paese."