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ISTAT. NEL 2009 POVERTA' STABILE, MERITO DEGLI AMMORTIZZATORI



26.07.10 In luglio l’Istat ha pubblicato i dati relativi alla povertà in Italia nel 2009. Nel 2009 l’incidenza della povertà relativa è pari al 10,8%, mentre quella della povertà assoluta risulta del 4,7%. Tenuto conto dell’errore campionario, la pove...

ISTAT. NEL 2009 POVERTA' STABILE, MERITO DEGLI AMMORTIZZATORI



26.07.10 In luglio l’Istat ha pubblicato i dati relativi alla povertà in Italia nel 2009. Nel 2009 l’incidenza della povertà relativa è pari al 10,8%, mentre quella della povertà assoluta risulta del 4,7%. Tenuto conto dell’errore campionario, la povertà risulta stabile rispetto al 2008. Nel 2009, il Mezzogiorno conferma gli elevati livelli di incidenza della povertà raggiunti nel 2008 (22,7% per la relativa, 7,7% per l’assoluta) e mostra un aumento del valore dell’intensità della povertà assoluta (dal 17,3% al 18,8%), dovuto al fatto che il numero di famiglie assolutamente povere è rimasto pressoché identico, ma le loro condizioni medie sono peggiorate.

L’incidenza di povertà assoluta aumenta, tra il 2008 e il 2009, per le famiglie con persona di riferimento operaia, (dal 5,9% al 6,9%), mentre l’incidenza di povertà relativa, per tali famiglie, aumenta solo nel Centro (dal 7,9% all’11,3%).

L’incidenza diminuisce, invece, a livello nazionale, tra le famiglie con a capo un lavoratore in proprio (dall’11,2% all’8,7% per la povertà relativa, dal 4,5% al 3,0% per l’assoluta), più concentrate al Nord rispetto al 2008.

(…) Il motivo per il quale la povertà non è cresciuta nell’anno della crisi va ricercato nella lettura fornita dal Rapporto Annuale dell’Istat sul mercato del lavoro e la deprivazione nel 2009; in tale periodo, infatti, l’80% del calo dell’occupazione ha colpito i giovani, in particolare quelli che vivono nella famiglia di origine, mentre due ammortizzatori sociali fondamentali hanno mitigato gli effetti della crisi sulle famiglie: la famiglia, che ha protetto i giovani che avevano perso l’occupazione e la cassa integrazione guadagni, che ha protetto i genitori dalla perdita del lavoro (essendo i genitori maggioritari tra i cassaintegrati).

Fonte: Istat, luglio 2010

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