TRACCIABILITA’

LO BALBO, FILLEA CGIL: IL VIMINALE RICONSIDERI I CONTENUTI DELLA CIRCOLARE



21.09.10 “La Fillea CGIL ha da subito condiviso i contenuti della Legge 136, che rappresenta un ulteriore passo in avanti nel contrasto a tutte le mafie e alle attività illegali. Per questo non comprendiamo i contenuti...

TRACCIABILITA’

LO BALBO, FILLEA CGIL: IL VIMINALE RICONSIDERI I CONTENUTI DELLA CIRCOLARE



21.09.10 “La Fillea CGIL ha da subito condiviso i contenuti della Legge 136, che rappresenta un ulteriore passo in avanti nel contrasto a tutte le mafie e alle attività illegali. Per questo non comprendiamo i contenuti della circolare del Ministero degli Interni, che produce solo confusione.”

E’ quanto afferma Salvatore Lo Balbo, segretario nazionale della Fillea Cgil, in relazione alla circolare con cui il Viminale risponde alle perplessità sollevate dalle associazioni imprenditoriali sull’articolo 3 della Legge 136, contenente il Piano Straordinario contro le mafie, approvata lo scorso mese di agosto.

“Quella legge, ed in particolare l’articolo 3 sulla tracciabilità dei flussi finanziari, pone le sue fondamenta proprio nel portare a trasparenza i movimenti finanziari dalle Stazioni Appaltanti all’appaltatore e da quest’ultimo alle ditte terze e ai dipendenti” precisa Lo Balbo, che ricorda come “le esperienze già fatte hanno dimostrato che detta procedura non rappresenta un onere a carico delle aziende e garantisce loro sicurezza nei rapporti con terzi e con lo Stato.”

Per questi motivi “riteniamo incomprensibile la disarmonia tra la Legge approvata dal Parlamento che dispone la tracciabilità dei “flussi finanziari” e dei “movimenti finanziari”, e la circolare del Viminale, che invece fa riferimento ai soli contratti sottoscritti successivamente alla data in vigore della legge sucitata.” Per la Fillea una discrepanza che “lascerebbe fuori tutti i contratti sottoscritti prima del 7 settembre 2010, anche se i movimenti/flussi finanziari avverranno tra dieci anni.”

Per questo Lo Balbo chiede al Viminale di “riconsiderare i contenuti della circolare” essendo in evidente contrasto con il dettato di una “legge approvata dal Parlamento e che dunque solo da esso può essere modificata.”