MOBILITAZIONE STATI GENERALI. LE INIZIATIVE DI PREPARAZIONE DEL 1 DICEMBRE



25.11.10 Si moltiplicano le iniziative sul territorio promosse da Fillea Filca Fenea, Ance e filiera delle costruzioni, in preparazione della manifestazione nazionale del settore in programma il prossimo 1 dicembre a Roma.

VENETO
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MOBILITAZIONE STATI GENERALI. LE INIZIATIVE DI PREPARAZIONE DEL 1 DICEMBRE



25.11.10 Si moltiplicano le iniziative sul territorio promosse da Fillea Filca Fenea, Ance e filiera delle costruzioni, in preparazione della manifestazione nazionale del settore in programma il prossimo 1 dicembre a Roma.

VENETO

Il 26 novembre a Mestre conferenza stampa degli Stati Generali delle costruzioni del Veneto, alle 12 presso il Laguna Palace Hotel "l’incontro con i giornalisti avverrà a pochi giorni dalla mobilitazione nazionale, con adesioni da ogni regione d’Italia, degli Stati generali delle costruzioni in programma mercoledì 1 dicembre a Roma" si legge in una nota "mel corso della conferenza stampa verranno esposti i numeri della delegazione veneta che aderirà alla mobilitazione del 1 dicembre e la piattaforma comune di rivendicazione con un accento particolare sulle problematiche regionali." Presenti alla conferenza stampa Stefano Pelliciari, presidente di Ance Veneto, Paolo Fagherazzi, presidente di Confartigianato edilizia del Veneto, Roberto Strumendo, presidente Unione Cna costruzioni, Leonardo Zucchini, segretario Fillea Cgil Veneto, Federico Salvatore, segretario Filca Cisl Veneto, Alberto Ghedin, segretario Feneal Uil Veneto, Franco Mognato, responsabile settore Abitazione di Lega-coop Veneto, Antonio Zigoni, presidente del Coordinamento Triveneto di Federlegno Arredo

CAMPANIA

La Fillea Campania, invece, scrive ai segretari regionali di Feneal e Filca e al presidente di Ance Campania "La decisione di indire una manifestazione nazionale degli Stati Generali dell’Edilizia a Roma in Piazza Montecitorio il prossimo primo dicembre, rappresenta una scelta, oltre che opportuna, seria ed impegnativa.Essa viene a ridosso di una sostanziale e, per certi aspetti, irritante, latitanza del Governo rispetto agli impegni solennemente assunti nel corso della nascita degli Stati Generali dell’Edilizia a Roma nel maggio 2009.In quella occasione, tutti i soggetti della filiera dell’edilizia, responsabilmente hanno rappresentato la situazione di estrema difficoltà al limite del degrado e del collasso in cui versava e versa il settore.Il manifesto presentato allora e reiterato nelle iniziative di rammendo del maggio di quest’anno racchiude puntualmente gli aspetti della questione drammaticamente attuali.. Nella regione nostra si presentano in modo evidente tali difficoltà.Più volte riprese e denunciate dalle OO.SS. e dalle Associazioni Imprenditoriali.E non sembra “efficace” l’azione dell’attuale Giunta Regionale in direzione di una inversione di tendenza. In Campania nulla si è mosso da allora e la crisi ha già mietuto tante “vittime” tra lavoratori ed imprese, dentro uno scenario a dir poco preoccupante per il futuro della regione sul versante del lavoro, dell’ambiente (leggi rifiuti), dell’uso del territorio (leggi frane e inondazioni), dello sviluppo sostenibile, tra infrastrutture, politiche abitative, riqualificazione e sicurezza del territorio, solo per fare alcuni esempi.

Il tutto in un quadro di recrudescenza delle morti sul lavoro, degli infortuni e la pervasività della criminalità e delle camorre nel tessuto produttivo e nelle maglie degli affidamenti. L’ennesima “beffa” del CIPE dello scorso 18 novembre testimonia il disinteresse per la Campania e il Mezzogiorno, oltre che per l’intero Paese, essendo quelle decisioni semplici annunci di impegni di spesa, tra l’altro già ripetutamente reiterati.

Ciò detto, mi pare che possiamo condividere, l’esigenza di dare luogo ad un percorso d’iniziative, che coinvolgano tutti gli attori degli Stati Generali, in preparazione della manifestazione e post, che consentano di non lasciare come fatto, sia pure di grande importanza, ma isolato ed episodico la manifestazione del 1 dicembre, a partire dall’apertura di un tavolo di confronto unitario con la Regione Campania, sconfiggendo la ritrosia a tali pratiche dell’Ente.Far vivere, nelle forme e nei modi giusti, e nello spirito dell’impostazione degli Stati Generali, nella regione e sui territori, le motivazioni che sono alla base dell’iniziativa unitaria e non solo essa, potrebbe essere importante per il raggiungimento degli obiettivi condivisi per ridare al settore la sua funzione di sviluppo."