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PUGLIA. STATI GENERALI DELLE COSTRUZIONI INCONTRANO LA REGIONE .

APPROVATO DOCUMENTO ED INSEDIATO TAVOLO PERMANENTE



TESTO DEL DOCUMENTO APPROVATO

La crisi attuale colpisce duramente il settore delle costruzioni sia a livello nazionale che regionale. Nell’ultimo anno sono stati persi 200.000 posti di...

PUGLIA. STATI GENERALI DELLE COSTRUZIONI INCONTRANO LA REGIONE .

APPROVATO DOCUMENTO ED INSEDIATO TAVOLO PERMANENTE



TESTO DEL DOCUMENTO APPROVATO

La crisi attuale colpisce duramente il settore delle costruzioni sia a livello nazionale che regionale. Nell’ultimo anno sono stati persi 200.000 posti di lavoro a livello nazionale, 20.000 nella nostra Regione e ben 1.000 imprese hanno cessato l’attività. Le prospettive per i prossimi anni non danno segnali di ripresa e quindi emerge con forza la necessità di definire interventi strutturali di sostegno al settore a livello regionale. Gli Stati Generali delle Costruzioni di Puglia, costituitisi nel 2009, hanno quindi richiesto l’apertura di un confronto diretto con la Regione, che ha accolto tale istanza. Pertanto il 27 ottobre 2010 si è costituito un tavolo permanente di confronto Nell’ambito di tale primo confronto sono state affrontate le principali criticità del settore e sono stati analizzati i primi esiti delle iniziative poste in essere dalla Regione ed in particolare:

1) FONDI FAS/FESR

Il mancato utilizzo dei Fondi FAS e FESR programmati per la nostra Regione costituisce una grave penalizzazione economica sia in termini di opportunità di lavori persi per le imprese, che di occupazione e di miglioramento della dotazione infrastrutturale utile ed indispensabile per lo sviluppo dell’economia regionale.Allo stato attuale è ancora in corso la ricognizione con il Ministero per i fondi FESR 2000 – 2006 finalizzata a riprogrammare le somme eventualmente non spese.La conclusione di tale fase è propedeutica all’impiego dei Fondi FESR relativi al 2007 -2013, sulla quale tuttavia, gravano le regole del Patto di Stabilità interno che non consentono alle Regioni di poter spendere la quota relativa al cofinanziamento e quindi di poter accedere ai Fondi programmati.In definitiva ad oggi non vi è certezza sulla disponibilità delle risorse europee stanziate per la Puglia.

2 RITARDO NEI PAGAMENTI DELLA P.A.

Le regole del Patto di Stabilità e l’impossibilità di accedere ai finanziamenti comunitari determinano gravi ritardi nei tempi di pagamento della Pubblica Amministrazione che arrivano per taluni Enti ad oltre sei mesi. In definitiva le imprese sostengono la mancanza di finanziamento dello Stato e della Regione.

3 SEMPLIFICAZIONE NELLE PROCEDURE DELLA P.A.

Il sovrapporsi delle norme in materia di edilizia ed urbanistica sia a livello regionale che nazionale e le carenze di personale delle P.A. soprattutto nei Comuni determina incertezze e tempi di attuazione non compatibili con quelli di un investimento economico e soprattutto con l’attuale esigenza di accelerare la spesa per dare lavoro alle imprese e risposte alla disoccupazione crescente nel settore.Molte opportunità favorite da leggi regionali di iniziativa pubblico-privata vengono vanificate dall’attività dei Comuni impreparati all’attuazione delle stesse leggi.Infine molte sono le opere, anche deliberate dal CIPE incagliate nei procedimenti amministrativi di attuazione.

4 GARE AL MASSIMO RIBASSO

La crisi del settore, la riduzione dei bandi di gara accentuano il ricorso al massimo ribasso che spesso si traduce in offerte che non hanno congruità economica e di mercato che aprono il fronte a patologie conseguenti quali il lavoro nero, l’evasione dei contributi e, quindi, la possibilità di infiltrazione da parte di organizzazioni malavitose.



Analizzate le suddette criticità del settore si è convenuto che in un momento di crisi come l’attuale è indispensabile un confronto diretto e continuo per meglio regolare il rapporto tra Pubblica Amministrazione, imprese e lavoratori per cogliere insieme le opportunità e porre in essere tempestivamente le iniziative più opportune. In quest’ottica si è espresso apprezzamento per la prima misura specifica posta in essere dalla Regione con il programma 100 cantieri. Sono infatti 100 opere di piccola dimensione che interessano in maniera omogenea tutto il territorio Regionale così come richiesto dagli Stati Generali, caratterizzati dall’essere immediatamente cantierabili e quindi con disponibilità certa di risorse.

Allo stato attuale solo il 50% di tali cantieri è in corso mentre per la residua parte è stata creata una struttura di monitoraggio interna alla Regione che dovrà consentire l’apertura entro il 31.12.2010.

Al fine di intraprendere iniziative per dare risposta alla criticità analizzate si convengono le seguenti azioni da porre in essere in maniera congiunta.

1 FONDI FAS / AZIONI DI SISTEMA

La nostra Regione ed il Mezzogiorno sono in una condizione di svantaggio di sviluppo a livello di macro-regione europea . La finalità della UE di recuperare questo atavico svantaggio è di fatto vanificata dall’attuale impossibilità di accedere ai Fondi FAS a tal scopo stanziati.

E’ necessario quindi:

- Promuovere, tramite un’azione di sistema regionale di tutto il sistema delle costruzioni, una modifica alle regole del Patto di Stabilità interno per consentire alle Regioni beneficiarie di nettificare dal tetto di spesa il cofinanziamento regionale;

- Attivare un quadro di conoscenze, di approfondimenti di procedure e di aspetti sociali che consentano di condividere le problematiche che penalizzano il settore, e promuovere iniziative che nell’interesse più generale della collettività non abbiano colore politico ma siano effettivamente di sistema, trasversali a partiti, associazioni datoriali, organizzazioni sindacali ed a tutte le parti interessate.

In mancanza la Puglia potrebbe perdere 1 mld di fondi comunitari.

2 MONITORAGGIO DEL LAVORO DELLA P.A.

Per far fronte alle criticità indotte dal non efficiente funzionamento della P.A. si conviene sulla necessità di porre in essere un monitoraggio permanente presso la Regione dell’opera della P.A. e soprattutto dei Comuni, al quale saranno chiamati a partecipare rappresentanti degli Stati Generali dell’edilizia. L’obiettivo è risolvere anche tramite l’intervento diretto della Regione gli impedimenti segnalati all’attuazione delle procedure al fine di accrescere l’ attività produttiva.

3 SEMPLIFICAZIONE DELLE PROCEDURE

Il riordino normativo in materia edilizia e urbanistica è una necessità condivisa.La Regione ha creato un gruppo di lavoro che sta finalizzando una proposta di semplificazione e armonizzazione delle norme ambientali, urbanistiche ed edilizie.A tale gruppo si aggiungeranno rappresentanti degli Stati Generali per individuare le maggiori criticità sentite dagli operatori che ostacolano le attività produttive.

4 FORMAZIONE DELLA P.A.

La formazione della P.A. consente una migliore gestione della complessità che caratterizza l’attività produttiva.L’azione di monitoraggio è utile a segnalare le criticità più diffuse, la semplificazione a ridurre queste criticità, la formazione a dotare le P.A. di migliore conoscenza ed a orientarla verso un percorso di gestione delle problematiche più agevole.In merito si deve promuovere un azione concertata con l’ANCI per avviare iniziative di formazione a livello dei Comuni, mediate tramite la Regione con la disponibilità degli Enti di formazione paritetici costituiti tra le parti imprenditoriali e le organizzazioni sindacali.

5 GARE AL MASSIMO RIBASSO

Le associazioni aderenti agli Stati Generali hanno richiesto una direttiva della Regione affinché sul territorio regionale le gare siano bandite preferibilmente con l’appalto integrato o l’offerta economicamente più vantaggiosa.In ogni caso, anche in presenza di massimo ribasso è indispensabile sia assicurata una puntuale valutazione della congruità del prezzo offerto tramite commissioni di valutazione permanenti di livello regionale costituite da elevate professionalità in materia che possano affiancare gli Enti committenti sul territorio regionale nella valutazione dell’offerta congrua per l’opera appaltata che tengano in particolare riguardo la valutazione dei costi incomprimibili relativi alla manodopera.

Quanto sopra a garanzia di un funzionamento corretto del mercato.

Queste prime azioni saranno poste in essere dalla Regione e dagli Stati Generali che allo scopo istituiscono un tavolo permanente di confronto e di monitoraggio delle iniziative poste in essere.



Bari, 27 ottobre 2010



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