27 NOVEMBRE 2010. IL FUTURO E' DEI GIOVANI E DEL LAVORO
MANIFESTAZIONE NAZIONALE CGIL A ROMA
SCHIAVELLA, FILLEA: IN PIAZZA SARANNO DECINE DI MIGLIAIA I LAVORATORI DELLE COSTRUZIONI

25.11.10 Restauratori, operai, tecnici, impiegati dell'edilizia, del legno, dei laterizi, del marmo, uomini e donne di tutte le età...

27 NOVEMBRE 2010. IL FUTURO E' DEI GIOVANI E DEL LAVORO
MANIFESTAZIONE NAZIONALE CGIL A ROMA
SCHIAVELLA, FILLEA: IN PIAZZA SARANNO DECINE DI MIGLIAIA I LAVORATORI DELLE COSTRUZIONI

25.11.10 Restauratori, operai, tecnici, impiegati dell'edilizia, del legno, dei laterizi, del marmo, uomini e donne di tutte le età e nazionalità, col caschetto giallo e gli striscioni dei territori, tutti dietro un camion che racconta la giornata di mobilitazione dei lavoratori delle costruzioni con lo slogan “Buongiorno Italia. Oggi 27 novembre, Ritorna il Futuro!”, stampato a caratteri cubitali su una pellicola - a chiaro richiamo del film culto di Zemeckis - piena di facce sorridenti.

Gli edili della Cgil daranno vita ad uno loro spezzone all'interno del corteo confederale che partirà alle 10 da Piazza della Repubblica, dove confluirà gran parte dei lavoratori e delle lavoratrici delle costruzioni provenienti dai territori di tutta Italia, come spiega il segretario generale Walter Schiavella “vogliamo dare visibilità a questo pezzo del mondo del lavoro troppo spesso dimenticato, fatto di saperi, di fatica, di sacrifici, su cui vengono accesi i riflettori solo in occasione di tragedie” racconta Schiavella “ma anche perché vogliamo condividere con tutti i nostri iscritti, con tutti i lavoratori e le loro famiglie, una giornata straordinaria di lotta e di speranza per tutti noi, per le giovani generazioni, per il mondo del lavoro, per il futuro del Paese intero. Le costruzioni sono il settore industriale più colpito, con i suoi 250mila posti di lavoro persi, i cantieri fermi e le opere pubbliche promesse mai mantenute, e soprattutto il chirurgico attacco del governo a diritti, sicurezza, regole e qualità del lavoro e dell'impresa” prosegue il leader Fillea “questi lavoratori, come sempre, sono pronti a fare la propria parte per costruire il futuro che questo paese merita, e la loro presenza massiccia sabato ne sarà ulteriore conferma.”

Ma per gli edili Cgil ci sarà poco tempo per riposare, perché a distanza di pochissimi giorni dal 27 novembre saranno di nuovo in piazza, stavolta con il mondo delle imprese, per una manifestazione senza precedenti nella storia italiana, che vedrà il 1 dicembre gli edili Cgil Cisl Uil insieme a costruttori, cooperative, artigiani e tutta la filiera delle costruzioni in piazza Montecitorio. Una manifestazione che per il numero uno Fillea “è legata a quella del 27 da un filo profondo di coerenza e dallo stesso obiettivo: denunciare il fallimento di questo governo, assente sia sul piano delle politiche a sostegno del settore e della ripresa sia sul piano degli interventi per mettere ordine in un settore che, proprio a causa della crisi e dell'assenza di investimenti veri, rischia di tornare indietro di vent'anni e di essere terreno fertile per l'espansione di irregolarità, illegalità ed interessi criminali. Le vittime dell'irresponsabile politica di destrutturazione del governo sono i lavoratori e le imprese sane” conclude Schiavella “ i lavoratori e la Fillea ne hanno coscienza da molto tempo. Per altri c'è voluto più tempo, ma meglio tardi che mai. ”

vai al video comunicato di Walter Schiavella



27 NOVEMBRE, IL FUTURO E' DEI GIOVANI E DEL LAVORO. 2 CORTEI SFILERANNO NELLE VIE DELLA CAPITALE A PARTIRE DALLE ORE 9.30. A SAN GIOVANNI IL COMIZIO DI SUSANNA CAMUSSO

Per sostenere le lotte dei lavoratori e dei pensionati, e per guardare al futuro dei giovani, la CGIL promuove una grande manifestazione nazionale per il 27 novembre a Roma. Una mobilitazione che segna un passaggio fondamentale nel grande impegno messo in campo dalla CGIL in questo autunno. Un impegno che ha visto la protesta di ampi settori della società: dal modo della conoscenza, a quello del pubblico impiego, per arrivare alla giornata di lotta dei metalmeccanici del 16 ottobre scorso.
Sabato 27 novembre, la CGIL chiama tutte e tutti a manifestare a Roma, per chiedere più 'diritti e più democrazia', per rimettere al centro il lavoro, la contrattazione, per rivendicare sviluppo, equità e giustizia sociale e per imporre scelte che facciano uscire il Paese dalla crisi. Una crisi che per milioni di lavoratori si fa sempre più insostenibile. Il Governo, accusa la CGIL, nei due anni trascorsi della crisi economica, non si è preoccupato né dell'emergenza occupazionale, né del rilancio del sistema produttivo, l'unica azione avanzata è stato il sistematico attacco ai diritti del lavoro.
Tanti i temi al centro della mobilitazione, innanzitutto il lavoro stabile e dignitoso, minacciato ancor più oggi dall'approvazione del collegato lavoro; la riforma degli ammortizzatori sociali, da tempo proposta dalla CGIL, che possa tenere insieme inclusività, equità nella contribuzione e sostenibilità economica; la contrattazione, che sta subendo un gravissimo attacco con le scelte della FIAT, di Federmeccanica e del Governo. Altri temi centrali: l'equità fiscale, il welfare, il Mezzogiorno, il diritto alla conoscenza.
Due i cortei previsti nella capitale, che partiranno alle ore 9 da Piazza della Repubblica e Piazzale dei Partigiani e che insieme confluiranno a Piazza San Giovanni. Una manifestazione dopo la quale, come ribadito dal Comitato Direttivo del 16 e 17 settembre, “misurate le risposte”, la CGIL “deciderà la prosecuzione della mobilitazione ed il sostegno alla Piattaforma, anche attraverso lo Sciopero Generale”.

LA FILLEA CGIL NEL CORTEO DI PIAZZA DELLA REPUBBLICA
Per caratterizzare la presenza dei lavoratori delle costruzioni, la Fillea Cgil sarà presente con un proprio striscione ed un camion nel corteo che parte da Piazza della Repubblica alle ore 10.00. In questo spezzone di corteo confluiranno le delegazioni Fillea territoriali, munite delle proprie bandiere e degli striscioni.
Il punto di ritrovo per tutte le delegazioni è l’ ingresso del Museo Nazionale Romano ( fronte stazione Termini ) dove verranno consegnati i gadget per la manifestazione. Qui i capidelegazione riceveranno i caschetti gialli, il simbolo della nostra presenza alla manifestazione, per la distribuzione ai propri lavoratori.

QUALITA’, LEGALITA’, SICUREZZA. LE RAGIONI DEI LAVORATORI DELLE COSTRUZIONI
Le politiche economiche di questo Governo sono sotto gli occhi di tutti: licenziamenti, aziende che chiudono, salari più leggeri, aumento del lavoro nero e grigio, nessun investimento per rilanciare l’economia e l’edilizia, per far aprire migliaia di piccoli cantieri a causa del blocco delle risorse degli Enti locali prodotto dai vincoli del patto di stabilità. La crisi economica e la colpevole assenza del Governo sia sul piano economico che sul piano dei controlli e delle regole, rischiano di trasformare il settore delle costruzioni in una giungla senza più regole, dove lavoro nero, caporalato, sfruttamento, mancanza di sicurezza stanno diventando l’unico strumento attraverso il quale le imprese si proteggono dalla crisi. Il rischio è che dalla crisi se ne uscirà con un rafforzamento di quella parte illegale del settore, spesso gestita dalla criminalità organizzata, e con la messa all’angolo delle imprese sane.
RILANCIARE LE COSTRUZIONI PER RIAVVIARE L’ECONOMIA
Chiediamo di avviare le grandi opere infrastrutturali necessarie ad avvicinare l’Italia al resto d’Europa ed il Mezzogiorno al resto del Paese, liberando finalmente le risorse previste dal Cipe, che il Governo ancora non rende disponibili. Chiediamo che vengano spesi i fondi degli Enti Locali per le piccole opere necessarie alle comunità locali, che il Governo ha bloccato con il Patto di Stabilità. Chiediamo un Piano Casa serio, con risorse vere, che dia risposte all’emergenza abitativa nelle grandi aree urbane del Paese e che consenta di intervenire sulla qualità del mercato, oggi distorto dal peso della speculazione. Chiediamo l’avvio di un piano straordinario per la messa in sicurezza del territorio, per metà a rischio sismico ed idrogeologico, con priorità per l’edilizia scolastica, per il patrimonio pubblico e per i centri storici.
SENZA IL MEZZOGIORNO NON C’E’ FUTURO PER IL PAESE
Chiediamo di avviare nelle 8 regioni del Mezzogiorno un piano straordinario di opere infrastrutturali (stradali e ferroviarie) le cui risorse sono già individuate ma ancora non rese moneta contante dai ritardi del Cipe. Un piano che consentirebbe di far partire subito opere per 9 miliardi, che in 4 anni produrrebbero 70mila posti di lavoro e che garantirebbero al Sud di avere importanti infrastrutture che ridurrebbero il divario con il nord del Paese.
ILLEGALITA’: EMERGENZA NAZIONALE
La crisi sta producendo effetti dirompenti sul mercato del lavoro delle costruzioni, caratterizzato da una enorme frammentazione d'impresa, dalla presenza di forti interessi della criminalità organizzata sul sistema degli appalti pubblici, dalla riduzione dei finanziamenti per le opere pubbliche e dal persistere del sistema d'asta al massimo ribasso: sempre più imprese ricorrono al lavoro nero e grigio, scendendo a patti con chi gestisce gli appalti e partecipando alle gare con ribassi di oltre il 50%. Gli effetti di questa distorsione sono sotto gli occhi di tutti: da una parte il dumping realizzato dalle imprese che operano in condizioni di illegalità estromette dal mercato le imprese sane, quelle che rispettano le leggi ed il lavoro; dall’altra peggiorano le condizioni dei lavoratori, più sfruttati, spesso ridotti in schiavitù, senza tutele né diritti né sicurezza.
Chiediamo che lo Stato svolga il suo ruolo fino in fondo nel regolare il mercato delle costruzioni e nel controllarne la regolarità, attraverso: una legge sulla qualificazione delle imprese, il Durc per congruità, il superamento delle gare al massimo ribasso, il sostegno ed il rafforzamento dell’attività investigativa che magistrati e forze dell’ordine stanno svolgendo per fermare l’espansione delle mafie all’interno del settore delle costruzioni, una vera e propria emergenza nazionale.
Chiediamo il rafforzamento delle attività ispettive di controllo sulla regolarità contributiva e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Sfruttamento della manodopera, caporalato, infortuni e morti sul lavoro sono il frutto di una sempre più diffusa tendenza ad eludere le norme, con il conseguente abbassamento dei diritti dei lavoratori e della qualità del lavoro.

IL VIDEO COMUNICATO DI WALTER SCHIAVELLA

VOLANTONE FILLEA
VOLANTONI E SPOT CGIL NAZIONALE