FILLEA POLLINO: ANTONIO DI FRANCO E' IL NUOVO SEGRETARIO GENERALE
12.11.10 Antonio Di Franco è il nuovo segretario comprensoriale della Fillea - Cgil Pollino - Sibaritide - Tirreno. E’ stato eletto, all’unanimità, nel corso della riunione del comitato direttivo della categoria che si è svolta presso il Joly Hotel...
FILLEA POLLINO: ANTONIO DI FRANCO E' IL NUOVO SEGRETARIO GENERALE
12.11.10 Antonio Di Franco è il nuovo segretario comprensoriale della Fillea - Cgil Pollino - Sibaritide - Tirreno. E’ stato eletto, all’unanimità, nel corso della riunione del comitato direttivo della categoria che si è svolta presso il Joly Hotel di Castrovillari. Antonio Di Franco subentra a Giuseppe Guido, che, nelle settimane scorse, dopo aver diretto per più di un lustro la Fillea comprensoriale, è stato eletto componente della segreteria comprensoriale della Cgil. Roberto Marrazzo. Nella stessa riunione di direttivo, è stato eletto, sempre all’unanimità, presidente del comitato direttivo della Fillea comprensoriale.
“La piattaforma di sviluppo di questo comprensorio - ha sostenuto il neo segretario della Fillea - pone al centro le questioni che attengono al rilancio del turismo, al distretto agroalimentare di qualità, al recupero delle aree interne a rischio spopolamento e alla valorizzazione del patrimonio archeologico. Al servizio di questa idea di sviluppo ci sono necessariamente - ha evidenziato Antonio di Franco - le questioni che attengono alle reti infrastrutturali”. Il neo segretario della Fillea, nella sua relazione, ha posto, altresì, l’attenzione sull’importanza strategica della realizzazione dell’aeroporto della sibaritide per l’intera provincia di Cosenza, sui ritardi dell’ammodernamento della 106, sulla prossima apertura, in questo territorio, dei cantieri sull’autostrada, “lavori per circa un miliardo di euro e dovrebbero occupare circa 1000 lavoratori”, sulla costruenda diga dell’Esaro, “un cantiere aperto da circa 35 anni su cui si sono già spesi circa mille miliardi di vecchie lire e su cui l’attuale governo regionale dice che non è possibile, pur rimando un progetto strategico, portarlo a termine perché mancano i fondi”, sulla cementeria e sul sito archeologico di Sibari, non tralasciando altre questioni di primaria importanza, tra cui, l’emergenza legalità e quella del dissesto idrogeologico”.