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CAMBIARE PASSO, RIMETTERE AL CENTRO LA CRESCITA, IL LAVORO, I DIRITTI

SETTIMANA DI PRESIDI IN CAMPANIA





13.12.10 Parte il 15 dicembre una iniziativa della Fillea Campania, con presidi a Napoli ed in altre province campane. Si comincia il 15 dicembre, dalle ore 10 alle ore 13.30, presidio del Comitato...

CAMBIARE PASSO, RIMETTERE AL CENTRO LA CRESCITA, IL LAVORO, I DIRITTI

SETTIMANA DI PRESIDI IN CAMPANIA





13.12.10 Parte il 15 dicembre una iniziativa della Fillea Campania, con presidi a Napoli ed in altre province campane. Si comincia il 15 dicembre, dalle ore 10 alle ore 13.30, presidio del Comitato Direttivo Regionale presso la sede della Giunta Regionale in Via Raffaele De Cesare lato ingresso riservato al pubblico. Il giorno 20 a Benevento, il 21 a Napoli, il 22 a Salerno e a Avellino, il 23 a Caserta.

I motivi dell'iniziativa nel documento della Fillea Campania:

"Nel maggio del 2009 il Governo, incalzato da tutte le Organizzazioni Sindacali e da tutte le Associazioni imprenditoriali (gli Stati Generali dell’Edilizia), assunse impegni precisi su provvedimenti da varare per far fronte alla grave crisi che il settore dell’edilizia viveva in quel momento.

Impegni a oggi del tutto disattesi. Sugli ammortizzatori sociali, sulla legalità e la trasparenza degli appalti, sul Patto di Stabilità e lo sblocco delle risorse, sulla semplificazione delle regole e la regolarità, sulla piaga dei ritardati pagamenti: temi e questioni poste, ma senza alcuna risposta.

Da allora la crisi si è aggravata, le difficoltà congiunturali e anticicliche, stanno diventando patologiche e strutturali.

Alcuni dati significativi della crisi in Campania: 20 mila posti di lavoro persi dall’ottobre 2009, triplicato il ricorso alla Cassa Integrazione, preoccupante diffusione del lavoro nero, del caporalato, di una diffusa e pervasiva illegalità, un peggioramento delle condizioni di lavoro e di sicurezza sui cantieri, un sistema d’impresa decimato dal ritardo dei pagamenti, dal credito, dall’usura criminale e camorristica, dal massimo ribasso, ma anche imprese che s’illudono di risolvere la crisi ricorrendo a espedienti d’illegalità contrattuale, dichiarando meno ore in Cassa Edile e all’INPS, assumendo in part-time camuffato. In Campania regna ormai da due anni un immobilismo deleterio ed è del tutto inefficace l’azione di governo della Giunta Regionale, subalterna alle politiche economiche del governo, che penalizzano il Mezzogiorno e la Campania, come dimostrano lo “scippo” dei FAS e la decurtazione della spesa destinata. L’ennesima “beffa” del CIPE dello scorso 18 novembre ne è una conferma palese.

Utilizzare lo sforamento del Patto di Stabilità, a giustificazione dell’inerzia dell’attuale Giunta, per “riprogrammare” le risorse, con il rischio di perderle, è un danno per la Campania, per lo sviluppo, per la crescita. La Fillea torna a chiedere al Presidente Caldoro, di adottare, senza indugi, la delibera d’impatto che consente al CIPE di trasferire le risorse necessarie per l’avvio dell’Alta Capacità Napoli/Bari tratta Cancello-Frasso Telesino. E così come già fatto nel corso della campagna dei “99 cantieri” del 2009 e 2010, chiede di dar vita ai cantieri del Programma Europa Più, del parco progetti, degli accordi di reciprocità, dell’intervento sull’asse Città Medie, dei sedici Grandi Progetti.

Realizzare opere utili per riqualificare le nostre città, ristrutturare i centri storici, per la tutela del patrimonio storico-artistico-archeologico, per la messa in sicurezza del territorio e dell’ambiente per un Piano Casa ecosostenibile, che parli al diffuso bisogno abitativo dei lavoratori, delle giovani coppie, degli immigrati, che non inneschi speculazioni e nuove rendite fondiarie urbane. Su tutte queste questioni attendiamo da mesi di essere convocati e discutere il da farsi.

La Fillea Regionale e le strutture territoriali, d’intesa con la CGIL Campania e le Camere del Lavoro, hanno inteso convocare i propri organismi dirigenti, per le riunioni di bilancio fine anno, presso le Istituzioni, per sollecitare un’inversione di tendenza in favore del lavoro, della buona occupazione e riconsegnare al settore delle costruzioni la sua funzione anticiclica e di motore dello sviluppo."



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