MERCOLEDI' 1 DICEMBRE

IN PIAZZA LA PROTESTA DEL MONDO DELLE COSTRUZIONI. APPUNTAMENTO ALLE ORE 10 IN PIAZZA MONTECITORIO



29.11.10 "Scenderemo in piazza accanto ai costruttori. non sono afftto imbarazzato e in questi giorni di preparazione della protesta abbiamo fatto un po' da consulenti. Diciamo che di ma...

MERCOLEDI' 1 DICEMBRE

IN PIAZZA LA PROTESTA DEL MONDO DELLE COSTRUZIONI. APPUNTAMENTO ALLE ORE 10 IN PIAZZA MONTECITORIO



29.11.10 "Scenderemo in piazza accanto ai costruttori. non sono afftto imbarazzato e in questi giorni di preparazione della protesta abbiamo fatto un po' da consulenti. Diciamo che di manifestazione e perrmessi da chiedere in Questura ce ne intendiamo noi più di loro." Così esordisce Walter Schiavella nell'intervista apparsa oggi in prima pagina del Corriere della Sera, rilasciata a Dario Di Vico, che titola "Se padroni ed operai sono in piazza assieme" sottolineando come il 1 dicembre "passerà alla storia delle relazioni sindacali italiane come la prima volta che padroni ed operai scesero in piazza insieme" e non una "piazza qualsiasi, ma Roma e Montecitorio, il selciato che unisce simbolicamente la Camera dei Deputati e Palazzo Chigi. Davanti, almeno simbolicamente, ai massimi rappresentanti della politica italiana l'Ance - Confindustria, Rete Impresa Italia e Cgil Cgil Uil snoccioleranno il loro elenco: 250mila posti di lavoro persi ed altri 40mila a rischio, 8mila imprese che hanno chiuso i battenti, 30% in meno di appalti pubblici, investimenti a -18% ed edilizia residenziale a - 34%. Il settore, dunque boccheggia" prosegue il pezzi del Corriere della Sera, e Schiavella denuncia le criticità di questa situazione "il finto part time ed il falso lavoro autonomo, con gli immingrati egiziani e magrebini costretti ad aprire la partita Iva per poter entrare nel cantiere."

La mobilitazione del 1 dicembre arriva dopo la straordinaria manifestazione che ha visto centinaia di migliaia di lavoratori, giovani, pensionati in piazza sabato 27 novembre sotto gli striscioni della Cgil. Due iniziative diverse che per Schiavella sono “legate a doppio filo nella coerenza degli obiettivi, ovvero denunciare il fallimento di questo governo, assente sia sul piano delle politiche a sostegno del settore e della ripresa sia sul piano degli interventi per mettere ordine in un settore che, proprio a causa della crisi e dell'assenza di investimenti veri, rischia di tornare indietro di vent'anni e di essere terreno fertile per l'espansione di irregolarità, illegalità ed interessi criminali.”

Dunque lavoratori ed imprenditori uniti, per alzare la voce e riaffermare le richieste avanzate con gli Stati Generali delle Costruzioni, nati oltre un anno fa per sollecitare il governo ad interventi concreti e tempestivi per rilanciare il settore delle costruzioni e farne il volano della ripresa per l'intero paese, all'insegna della qualità del lavoro e dell'impresa, della sicurezza, della legalità, della sostenibilità. Quegli Stati Generali che “ancora attendono la convocazione dei tavoli interministeriali promessi a gran voce dal presidente del Consiglio. L'ediliziane gli ultimi due anni ha perso oltre 250mila lavoratori e migliaia di aziende sane, vittime di una irresponsabile politica di destrutturazione del governo -prosegue Schiavella - i lavoratori e la Fillea ne hanno coscienza da molto tempo. Per altri c'è voluto più tempo, ma meglio tardi che mai.”

Appuntamento quindi il 1 dicembre, alle ore 10 in Piazza Montecitorio, con un presidio coloratissimo, centinaia di caschetti colorati e lo slogan “il futuro si costruisce insieme”.
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