STOP CAPORALATO. PRIMO SUCCESSO DELLA CAMPAGNA. IN SENATO PRESENTATO DDL
LAVORO: PRESENTATO DDL IN SENATO, CAPORALATO SIA REATO PENALE. PENE DA CINQUE A OTTO ANNI DI CARCERE PER SFRUTTATORI 'MERCATI DELLE BRACCIA'


26.07.11 Aprire le porte del carcere ai 'caporali', e cioe' agli intermediari, che nei campi e nei...

STOP CAPORALATO. PRIMO SUCCESSO DELLA CAMPAGNA. IN SENATO PRESENTATO DDL
LAVORO: PRESENTATO DDL IN SENATO, CAPORALATO SIA REATO PENALE. PENE DA CINQUE A OTTO ANNI DI CARCERE PER SFRUTTATORI 'MERCATI DELLE BRACCIA'


26.07.11 Aprire le porte del carcere ai 'caporali', e cioe' agli intermediari, che nei campi e nei cantieri di tutta Italia, vendono e sfruttano, in modo illecito, oggi come cinquant'anni fa, l'attivita' lavorativa di centinaia di migliaiadi persone.
E' questo l'obiettivo del disegno di legge 'Misure volte alla penalizzazione del fenomeno d'intermediazione illecita di manodopera basata sullo sfruttamento dell'attivita' lavorativa' presentato oggi nella sala del Direttivo del Gruppo del Partito Democratico al Senato,e che prevede, in particolare, l'introduzione del reato penale per il caporalato, con pene tra cinque e otto di reclusione.
"Questo non e' un provvedimento emergenziale ma strutturale, specifico, che abbiamo deciso di fare -ha spiegato la senatrice del Pd Colomba Mongiello, prima firmataria del ddl insieme ad oltre 30 senatori di tutti gli schieramenti politici- per risolvere il problemadel caporalato una volta per tutte. Chiederemo di calendarizzare subito il provvedimento, anche stamattina abbiamo avuto nuove adesioni, vogliamo accelerare l'iter".
Alla conferenza stampa hanno preso parte i sindacati di categoria dell'agroindustria e dell'edilizia, Flai Cgil e Fillea Cgil, che da mesi stanno portando avanti la campagna 'Stop Caporalato', per chiedere appunto che il caporalato sia considerato reato penale, e che stimano in circa 550 mila le 'vittime' del caporalato in agricoltura ed edilizia.
Un'attivita' riconosciuta dalla Mongiello. "Sono particolarmente lieta -ha detto- di essere qui con i segretari generali di Fillea e Flai che, se posso permettermi, sono cofirmatari ideali di questo provvedimento".Un provvedimento che punta a fermare un fenomeno che ha saputo cambiare 'pelle' nel corso degli anni, mantenendo, purtroppo, la caratteristica dello sfruttamento: "I vecchi mercanti di braccia -ha spiegato Mongiello- si sono specializzati sul piano etnico. Ogni rivo del fiume di dramma che giunge in Italia dall'Africa o dall'Est-Europa e' 'gestito' da un caporale compatriota. Specializzazione etnica, ma anche figura 'multi-nazionale', che avvia gli uomini nei campi o nei cantieri e le donne sui marciapiedi, che tratta con gli agrari e dall'altra con la criminalita' organizzata, che controlla il mercato del sesso a pagamento".
In particolare l'articolo 4 del ddl "introduce l'articolo 603-bis del codice penale (intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro) che punisce con la reclusione da cinque a otto anni e con la multa da 1.000 a 2.000 euro per ciascun lavoratore impiegato, chiunque svolga un'attivita' organizzata di intermediazione, reclutando manodopera o organizzandone l'attivita' lavorativa caratterizzata da sfruttamento, mediante violenza, minacciao intimidazione, approfittando dello stato di bisogno o di necessita' del lavoratore".
Il provvedimento punta anche a favorire misure di integrazione dei lavoratori, con l'articolo 2, "che stabilisce misure volte all'integrazione dei lavoratori stranieri e dei lavoratori disoccupati o svantaggiati in genere attraverso protocolli d'intesa stipulati fra Stato, regioni, enti territoriali e le organizzazioni sindacali comparativamente piu' rappresentative". E ancora l'articolo 3 "prescrive l'istituzione di corsi di lingua italiana per i lavoratori stranieri la cui promozione e' demandata alla competenza del ministero del Lavoro e delle politiche sociali in accordo i centri per l'impiego".

Stefania Crogi, segretaria generale della Flai Cgil, che ha partecipato alla presentazione del ddl, ha sottolineato il "raccordo" tra l'azione del sindacato e la politica. "Raffigurare il caporalato come reato -ha detto a LABITALIA- e' una vittoria di civilta': questo ddl deve assolutamente andare avanti, noi continueremo tutte le nostre iniziative nei prossimi mesi a supporto dell'iter del disegno di legge, che prevedera' la reclusione minima di cinque anni per chi somministra manodopera in questo modo illegale. La cosa importante, inoltre, e' che nel provvedimento vengono raffigurati anche particolari casi in cui per sfruttamento si intende non solo il caporalato, ma anche la non applicazione del salario contrattuale o delle norme di sicurezza, e anche condizioni di schiavitu'".


Soddisfatto anche Walter Schiavella, segretario generale della Fillea Cgil, gli edili del sindacato di Corso d'Italia. "E' una risposta importante -ha detto a LABITALIA- a un problema che la Cgil, la Fillea e la Flai avevano sottoposto all'attenzione dell'opinione pubblica, dei lavoratori e delle istituzioni. Un problema che riguarda una carenza dell'attuale legislazione per il contrasto all'intermediazione illegale di manodopera, in un momento nel quale la crisi fa diventare questo fenomeno quanto piu' attuale. Quindi una norma che punisse un reato perquanto tale, con pene severe, e non con un ammenda, era quanto meno necessaria".
Quindi secondo Schiavella "la proposta che avevamo presentato alle forze politiche e' riassunta sostanzialmente in questa norma di legge che oggi viene presentata e inizia il suo iter. La nostra campagna 'StopCaporalato', che ha raccolto decine di migliaia di firme, anche sul web, durera' fino a dicembre. Auspichiamo che il ddl trovi l'adesione e il sostegno -ha concluso Schiavella- di tutte le forze politiche in modo da diventare presto norma". FONTE: LABITALIA/ADNKRONOS

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TESTO: "MISURE VOLTE ALLA PENALIZZAZIONE DEL FENOMENO DELL'INTERMEDIAZIONE ILLECITA DI MANODOPERA BASATA SULLO SFRUTTAMENTO DELL'ATTIVITA' LAVORATIVA". DISEGNO DI LEGGE d’iniziativa dei senatori MONGIELLO, DELLA MONICA, CARLONI, NEROZZI, PASSONI, GHEDINI, CHITI, AMATI, STRADIOTTO, PIGNEDOLI, ANTEZZA, TREU, BUBBICO, BARBOLINI, GARRAFFA, TOMASELLI, Mariapia GARAVAGLIA, DE SENA, VITA, CHIAROMONTE, Mauro Maria MARINO, INCOSTANTE, AGOSTINI, SANTINI, PINOTTI, MUSI, CHIURAZZI, SBARBATI, ASTORE, LUSI, MAZZUCONI, DI GIOVAN PAOLO, CASELLI<BR>