LA FILLEA CGIL SI PREPARA ALLA CONSULTAZIONE SULL'ACCORDO DEL 28 GIUGNO



12.07.11 “Se pur frutto, come sempre accade, di un compromesso, l'accordo del 28 giugno è coerente con i nostri indirizzi e ci fa compiere un passo in avanti. Un passo ancor più significativo se guardiamo alla tempesta che si sta addensando s...

LA FILLEA CGIL SI PREPARA ALLA CONSULTAZIONE SULL'ACCORDO DEL 28 GIUGNO



12.07.11 “Se pur frutto, come sempre accade, di un compromesso, l'accordo del 28 giugno è coerente con i nostri indirizzi e ci fa compiere un passo in avanti. Un passo ancor più significativo se guardiamo alla tempesta che si sta addensando sul nostro paese a causa dell'attacco speculativo in atto e della debolezza ed iniquità della manovra economica del Governo” Così apre Walter Schiavella il Comitato Direttivo della Fillea, la categoria degli edili Cgil convocata a Roma per discutere dello scenario economico e soprattutto dell'accordo sottoscritto da Cgil Cisl Uil e Confindustria lo scorso 28 giugno, discussione che si concluderà domani impegnando il sindacato fino a settembre per la consultazione degli iscritti.
Per Schiavella l'accordo “respinge l'attacco sferrato al ruolo del CCNL, estende l'esigibilità degli accordi di secondo livello, risolve il nodo storico della certificazione della rappresentanza e soprattutto, rispetto ad oggi, estende la democrazia sindacale, con la riconferma del voto per le Rsu, l'obbligo sostanziale al referendum per Rsa e con l'accordo endosindacale sulla democrazia.”
Sbagliato per il leader Fillea valutare questo accordo “con forzature interpretative o, peggio, politiche” ed ingiuste le accuse di tradimento “ è necessario ricondurre la discussione sul confronto di merito, con l'impegno al confronto ma nella chiarezza dei contenuti , delle regole per arrivare ad una sintesi, mantenendo fede al vincolo per tutti a rispettarla.”
Per il settore delle costruzioni il numero uno Fillea promette “una consultazione vera e di massa, che coinvolga tutti i nostri iscritti alle Case Edili e a quelli che applicano i CCNL afferenti Confindustria, sulla base del giudizio del cd nazionale e con le regole da esso stabilite” perché, ha concluso Schiavella “in una grande organizzazione confederale il pluralismo delle opinioni vale almeno quanto il rispetto delle regole.”