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TAV. ISOLARE I VIOLENTI, AGIRE NELLA LEGALITA'. SENZA AMBIGUITA'






04.07.11 "Ieri è stata una brutta giornata per il movimento e i cittadini della Valle Susa che pacificamente volevano manifestare per esprimere, ancora una volta, la loro contrarietà alla TAV. Inaudite violenze hanno macchiato la manife...

TAV. ISOLARE I VIOLENTI, AGIRE NELLA LEGALITA'. SENZA AMBIGUITA'






04.07.11 "Ieri è stata una brutta giornata per il movimento e i cittadini della Valle Susa che pacificamente volevano manifestare per esprimere, ancora una volta, la loro contrarietà alla TAV. Inaudite violenze hanno macchiato la manifestazione, trasformandola da marcia pacifica in uno scontro per l'assalto al cantiere appena aperto." E' quanto si legge in un comunicato di Alberto Tomasso e Donata Canta, segretari generali di Cgil Piemonte e Torino, che proseguono "quando gruppi organizzati prendono il sopravvento con azioni violente ed eversive non si può dire che il movimento abbia vinto. Anzi!"

Proprio per "difendere la legittimità del dissenso, che si manifesta con mobilitazioni pacifiche, è necessario avere nettezza nell'isolare i violenti e agire nella legalità senza ambiguità. Per questo la nostra condanna è netta" proseguono gli esponenti Cgil "condanniamo chi partecipa a manifestazioni portando con sé strumenti atti ad offendere e aggredisce forze dell'ordine e operai del cantiere ai quali va tutta la nostra solidarietà.Se poi si continua con velate minacce nei confronti di chi sta dentro il cantiere, operai e forze dell'ordine, minacciando che non avranno vita tranquilla - concludono Tomassi e Canta - il solco con il dissenso democratico diventa incolmabile."



Per Walter Schiavella "I cittadini della Val di Susa hanno tutto il diritto di manifestare le loro opinioni e il loro dissenso e questo diritto va difeso innanzitutto condannando ogni manifestazione di violenza comunque espressa, tanto più quando si rivolge contro operai e forze dell'ordine. Le forme del confronto fra opinioni diverse non possono mai essere quelle dello scontro e della violenza" prosegue Schiavella "tantomeno il confronto, che deve proseguire nel massimo sforzo di sintesi fra le esigenze ambientali e di sviluppo, può impedire le scelte e la loro realizzazione soprattutto se riguardano un'opera strategica e prioritaria per assicurare sviluppo all'intera collettività nazionale."


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