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IRREGOLARITA'.

SCHIAVELLA, FILLEA CGIL: FENOMENO DILAGANTE



16.02.11 “Il 66% delle imprese ispezionate sono irregolari, il 57% dei lavoratori non in regola sono completamente in nero, crescono del 139% le irregolarità in materia di appalti e somministrazione illecita, del 45% gli illeciti in materia di sicu...

IRREGOLARITA'.

SCHIAVELLA, FILLEA CGIL: FENOMENO DILAGANTE



16.02.11 “Il 66% delle imprese ispezionate sono irregolari, il 57% dei lavoratori non in regola sono completamente in nero, crescono del 139% le irregolarità in materia di appalti e somministrazione illecita, del 45% gli illeciti in materia di sicurezza sul lavoro, del 150% le violazioni dello Statuto. Se rapportiamo questo dato relativo a 250mila imprese controllate nel 2010 alla totalità delle imprese, cioè oltre cinque milioni, ci rendiamo conto che siamo davanti ad un fenomeno che non rappresenta più un elemento marginale del sistema delle imprese ma un dato strutturale. Mi aspetterei dunque dal Ministro una sola affermazione, e cioè che da domani verranno rafforzati gli organici e le risorse per gli organismi ispettivi per puntare nel giro di pochi anni a controllare tutte le imprese su tutto il territorio nazionale. Al contrario dal Ministro oggi è stato lanciato lo stesso invito di un anno fa, ovvero che il sistema ispettivo non faccia le unghie alle zanzare, ma si occupi delle irregolarità più eclatanti.”

E’ quanto afferma Walter Schiavella, segretario generale della Fillea Cgil, commentando i dati presentati oggi sull'attivita' ispettiva del Ministero del Lavoro, Inps, Inail ed Enpals.

Per il leaer degli edili Cgil “siamo davanti ad un dilagare di irregolarità e di frammentazione del sistema produttivo che sta riducendo all’angolo l’impresa sana, e questo anche grazie alla spinta deregolativa del Governo, che anziché rafforzare le regole sulla qualità dell’impresa, del lavoro, degli appalti, ha consentito alle imprese di attivare misure anticrisi fai da te attraverso l’abbattimento dei costi del lavoro, per la sicurezza e la riduzione dei diritti” e la riduzione delle risorse destinate all’attività ispettiva, il blocco delle assunzioni e del turn over, soprattutto in presenza di organici già pesantemente sottodimensionati “sembrano rappresentare una sorta di lasciapassare per il fai da te.”

“Che cosa significa non fare le unghie alle zanzare?” si domanda Schiavella “quali sarebbero le violazioni più odiose su cui concentrare l’attività? Parliamo solo dei lavoratori completamente a nero oppure rientrano in questo scenario anche i 37mila lavoratori, cresciuti del 7% rispetto al 2009, che nei cantieri italiani lavorerebbero part time ma sappiamo che dietro si nasconde elusione contributiva? Oppure le centinaia di migliaia di ditte individuali che in realtà sono muratori costretti ad aprirsi la partita Iva? Quell'invito del Ministro a non fare le unghie alle zanzare potrebbe sottrarre almeno 6miliardi di euro alle casse pubbliche – conclude Schiavella – al contrario ci farebbe piacere che il Governo ed i suoi ministri facessero gli interessi del paese, delle leggi, delle imprese sane, dei lavoratori."

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