EDILIZIA E SOSTENIBILITA'. SCHIAVELLA: PRECONDIZIONE LA LEGALITA'
16.05.11 Stop al consumo irresponsabile del territorio, affermare una nuova strategia di sviluppo urbanistico sostenibile: sindacati e costruttori, a due anni dalla nascita degli Stati Generali delle Costruzioni, hanno lanciato il 14 maggio scorso a Roma u...
EDILIZIA E SOSTENIBILITA'. SCHIAVELLA: PRECONDIZIONE LA LEGALITA'
16.05.11 Stop al consumo irresponsabile del territorio, affermare una nuova strategia di sviluppo urbanistico sostenibile: sindacati e costruttori, a due anni dalla nascita degli Stati Generali delle Costruzioni, hanno lanciato il 14 maggio scorso a Roma una proposta di alleanza ad amministratori locali, associazionismo, mondo delle professioni.
Per Walter Schiavella, segretario generale della Fillea Cgil quella degli Stati Generali è una scelta radicale “abbiamo affermato che la sostenibilità è l'unica strada per tenere insieme l'interesse del settore a quello del Paese, declinando questa scelta sul versante ambientale, economico, sociale ed assumendo la centralità della qualità e regolarità del lavoro. Ma tutto ciò è possibile se la competizione si gioca su un terreno chiaro di regole efficaci ed esigibile, se si afferma la legalità come precondizione dello sviluppo. Esattamente l'opposto di quanto fatto finora dal Governo, che alla crisi ha risposto con una strategia chiara e precisa: nessun investimento in cambio dell'abbassamento di regole e controlli. Uno scambio scellerato su cui il governo, stavolta si, ha mantenuto tutte le sue promesse, demolendo regole ed allargando le maglie dei controlli. Queste scelte hanno favorito una mutazione del mercato, avvantaggiando le imprese irregolari a scapito di quelle sane e strutturale, favorendo la crescita del tasso di illegalità complessiva nel settore e, cosa più grave, stimolando una pericolosa penetrazione delle mafie. La loro attenzione verso l'edilizia negli ultimi anni si è estesa a tutto il paese. Le mafie seguono l'odore dei soldi, che nell'edilizia significa seguire il mercato degli investimenti pubblici, che negli ultimi anni si è spostato, con le poche opere attivate, al Nord. Le mafie hanno utilizzato la disponibilità di capitali - prosegue Schiavella - il controllo dei monopoli naturali (cave e calcestruzzo), l'intermediazione illegale di manodopera per drogare i ribassi, affogare le imprese sane, riacquisirle o penetrarle in maniera apparentemente legale. Non siamo più alle denunce di infiltrazioni, ma siamo di fronte all'evidenza di una presenza radicata delle mafie al Nord.”
E proprio perché il crimine “conduce al declino e il declino attiva il crimine” prosegue il leader Fillea “per sconfiggerlo non può bastare il lavoro fondamentale di Magistratura, Forze dell'ordine e organismi ispettivi, ma occorre affermare un clima di legalità a cui le forze sociali, in primis, debbono contribuire con l'assunzione di questa come priorità strategiche della loro azione e passa attraverso scelte concrete e coerenza. E' questo il senso dell'obiettivo che ci siamo posti e che ormai è vicino: definire un Avviso comune tra sindacati, costruttori e tutta la filiera delle costruzioni sulla legalità con l'obiettivo di contrastare le mafie nel settore delle costruzioni anche attraverso un maggiore coinvolgimento delle parti sociali.”
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