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APPALTI / AUTORITY

SCHIAVELLA, FILLEA CGIL: DA RELAZIONE UNA IMPLICITA BOCCIATURA DEL DECRETO SVILUPPO





15.06.11 “E' una implicita bocciatura delle scelte contenute nel decreto sviluppo e della filosofia che guida l'azione economica del governo” è quanto afferma Walter Schiavella, segretario general...

APPALTI / AUTORITY

SCHIAVELLA, FILLEA CGIL: DA RELAZIONE UNA IMPLICITA BOCCIATURA DEL DECRETO SVILUPPO





15.06.11 “E' una implicita bocciatura delle scelte contenute nel decreto sviluppo e della filosofia che guida l'azione economica del governo” è quanto afferma Walter Schiavella, segretario generale della Fillea Cgil a commento del Rapporto 2010 dell'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi, forniture “che individua una forte criticità nel ricorso all'affidamento senza gara degli appalti - prosegue Schiavella - rafforzando in tal modo un mercato bloccato dove al 10% delle imprese viene affidato il 28% degli appalti pubblici. Ed il Governo cosa fa? Anziché ripristinare regole di una democrazia economica vera, inserisce nel decreto sviluppo un innalzamento della soglia per l'affidamento senza gara, che vorrà dire sottrarre un altro pezzo consistente al mercato libero, consegnandolo ad un mercato opaco e fortemente inquinato.”

Per il numero uno Fillea “occorre invece rafforzare il sistema delle regole, che vuol dire qualificazione di impresa, riforma del sistema degli appalti, superamento del massimo ribasso, contrasto alla irregolarità, premialità per le imprese che investono in qualità e sicurezza, lotta senza quartiere alle infiltrazione della criminalità organizzata nel sistema delle costruzioni e nel mercato degli appalti pubblici, che rappresentano il boccone più ghiotto per le mafie, soprattutto in tempo di crisi.”

L'Autorità conferma anche " tutte le nostre critiche al Governo nella gestione della ricostruzione dell'Aquila, su cui la stessa Autority registra come l'adozione di procedure in deroga si sia protratta anche successivamente ad una prima fase emergenziale. E' da farsi, allora, una domanda - conclude Schiavella - cosa accadrà per i lavori dell'Expo 2015, visti i gravi ritardi nella partenza dei bandi? Il Governo ascolterà l'invito dell'Autority o lascerà passare il tempo, per poi risolverla con procedure di emergenza?"

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