EDILIZIA
SCIOPERO RDB, ADESIONE DEL 95%. FILLEA CGIL: ATTENDIAMO RISPOSTE DALL’AZIENDA E DAL MINISTERO. PRONTI A MANIFESTARE A ROMA
09.06.11 A Piacenza stamane lo sciopero di otto ore indetto dalle RSU del Gruppo R.D.B. e da Fillea Filca Feneal è riuscito in pieno: oltre 700 i lavoratori al presidio...
EDILIZIA
SCIOPERO RDB, ADESIONE DEL 95%. FILLEA CGIL: ATTENDIAMO RISPOSTE DALL’AZIENDA E DAL MINISTERO. PRONTI A MANIFESTARE A ROMA
09.06.11 A Piacenza stamane lo sciopero di otto ore indetto dalle RSU del Gruppo R.D.B. e da Fillea Filca Feneal è riuscito in pieno: oltre 700 i lavoratori al presidio davanti la sede centrale del gruppo, alla vigilia del Consiglio d’Amministrazione straordinario convocato per domani, in cui si decideranno le sorti dell’importante azienda di prefabbricati e prodotti per l’edilizia, il cui fatturato, a causa della profonda crisi del settore delle costruzioni e degli investimenti, registra un crollo del fatturato del 40%.
Per Giovanni Rossi, Fillea Cgil Nazionale “siamo di fronte ad un piano industriale ignoto, all’annuncio dell’aumento di capitale per 20milioni di euro che sembra più una dichiarazione di buoni intenti che azione concreta. Ad oggi i lavoratori della R.D.B. hanno una sola certezza, che il progetto di riorganizzazione aziendale passerà per il drastico taglio all’occupazione. Con questo sciopero chiediamo che i lavoratori ed il sindacato siano convocati e che azienda e Ministro per lo Sviluppo Economico facciano la propria parte.”
Per gli edili Cgil tre le priorità “il risanamento finanziario del Gruppo, e non la dismissione degli asset strategici o la chiusura di altri stabilimenti; la ricapitalizzazione finanziaria, che deve essere in parte investita in innovazione di processo e di prodotto al fine di superare la pesante crisi del settore; l’utilizzo degli ammortizzatori sociali necessari a superare questo momento di difficoltà e mantenere all’interno del Gruppo R.D.B. le professionalità esistenti.”
Il 24 giugno l’incontro con l’AD dell’azienda e poi “chiederemo un incontro al Ministro dello sviluppo economico, che sollecitiamo fin da oggi ad intervenire, dichiarando lo stato di crisi e definendo un accordo di programma, su cui c’è già la piena disponibilità degli amministratori locali, tutti presenti oggi a Piacenza e pronti a fare la propria parte per dare futuro al sito produttivo. Per questo, la mobilitazione non finirà fino a quando non avremo risposte – conclude Giovanni Rossi - pronti a portare le ragioni del lavoro davanti il Ministero.”
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